Autore: Redazione Centrale

  • The Chemical Brothers questa sera a Milano

    Questa sera a Milano The Chemical Brothers

    MILANO. 22 LUG. Questa sera arrivano a Milano al Market Sound di Milano (via Cesare Lombroso, 54) per un live set spettacolare: The Chemical Brothers.

    Il duo elettronico, per eccellenza, simbolo del big beat sarà accompagnato dal warm up del dj Paolo Bolognesi a cura di m2o, l’opening dj set del duo britannico Sigma e l’after show di Gramatik per una serata imperdibile.

    Ed Simons e Tom Rowlands porteranno sul palco l’ultimo album “Born In The Echoes”, dal quale è stato estratto il singolo “Wide Open”, registrato in collaborazione con il cantautore statunitense Beck.

    Il duo The Chemical Brothers, in questi anni, ha ridefinito il concetto di musica elettronica dal vivo, grazie all’uso massiccio di immagini psichedeliche, laser e luci stroboscopiche, create con la collaborazione del visual artist Adam Smith e che danno vita ogni volta a show spettacolari, davvero da non perdere! Partendo dai più piccoli club di Londra 24 anni fa, The Chemical Brothers sono arrivati a essere il gruppo di punta della scena elettronica mondiale, tra i pochi artisti del genere capaci di riempire le arene e di scalare le classifiche di mezzo mondo. Il loro stile inconfondibile affonda le radici nella musica elettronica, spaziando dal big beat, al trip hop, fino alla techno: ne sono un esempio i brani ormai culto “Hey Boy Hey Girl”, “Galvanize”, “Do It Again”.

    GRAMATIK, producer, musicista ed artista tra i più apprezzati dell’elettronica mondiale degli ultimi anni, ha pubblicato ad oggi 8 album, 3 EP e numerosi singoli e remix, registrando un numero sempre crescente di sold out nei club di tutto il mondo. I SIGMA, che hanno debuttato nel 2015 con l’album “Life”, arrivano in Italia dopo un tour che li ha visti registrare un sold out dietro l’altro e dopo aver calcato i palchi di alcuni dei festival più importanti del mondo. PAOLO BOLOGNESI è il dj romano che dal 2002 conduce “Stardust”, programma in onda su m2o dedicato alla musica da club, dal quale è nata la Stardust Records.

    Dopo Milano, THE CHEMICAL BROTHERS si esibiranno a grande richiesta anche al centro-sud: il 12 agosto a Pescara in occasione del festival Pescara Rock, live che vedrà l’opening dj-set di Alli Borem e, a seguire, di Giammarco Orsini. Le prevendite sono disponibili sul circuito Ticketone e nei punti vendita Ciaotickets e BookingShow.

    Aperture porte ore 17.00. Posto unico in piedi: € 50 + prevendita. Biglietti disponibili sul circuito Ticketone e nei punti vendita Vivaticket.

    Internet: www.thechemicalbrothers.com

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  • Come sono cambiati gli investimenti con il web

    Come sono cambiati gli investimenti con il web

    Investimenti con il trading online
    Investimenti con il trading online

    NUORO. 21 LUG. Investire e farlo utilizzare una piattaforma virtuale; quindi grazie al web. Se ce lo avessero detto qualche tempo fa probabilmente non ci avremmo creduto. E chissà la faccia che avrebbero fatto gli investitori tradizionali, per capirci quelli che consultavano l’andamento dei titoli su giornali di settore, come il Sole24ore, per poi alzare il telefono e chiamare il proprio broker di fiducia quando pensavano di aver trovato qualcosa di interessante.

    Oggi la rete ha cambiato le carte in tavola e ha dotato gli investitori di nuovi ed efficaci strumenti per accedere al mercato finanziario. L’essenza del trading online è tutta qui: la trasposizione nel virtuale di tutto il carrozzone legato agli investimenti.

    Ma questa rivoluzione non si è limitata solo a cambiare il mezzo; è andata anche a introdurre nuovi strumenti sempre legati agli investimenti. Pensiamo ad esempio alle opzioni binarie: un prodotto la cui nascita è relativamente recente e che ha già attirato le attenzioni di migliaia di investitori (oltre che le critiche di tanti addetti ai lavori che ne evidenziano i grossi rischi).
    Per fare trading di opzioni binarie è fondamentale l’intervento della rete; per l’appunto. Si può accedere a questa tipologia di strumento finanziario solo tramite l’utilizzo di piattaforme virtuali dette broker.

    Soggetti che fanno intermediazione finanziaria consentendo, tramite l’uso di un software, di vedersi spalancate le porte del mercato virtuale. E l’aggettivo ‘virtuale’ è da intendersi qui come legato al web. Non certamente fittizio. Perché i soldi che si vanno a investire sono comunque reali.
    E questo è il primo punto critico delle opzioni binarie: si tende spesso ad avvicinarle come fossero un gioco; una scommessa. Fermo restando che per certi aspetti lo sono, non si deve mai perdere d’occhio la realtà. Che ci dice che nel conto che andremo ad aprire presso la piattaforma che sceglieremo, ci saranno soldi reali. Non certo virtuali.

    E allora il primo cambiamento degli investimenti con l’avvento del web è proprio questo: l’approccio psicologico e mentale. Il fatto di utilizzare il web ha forse ‘umanizzato’ un po’ questo settore. Nel senso che prima era visto come un mondo per esperti, addetti ai lavori; oggi è decisamente sdoganato. E sempre più utenti entrano in questo universo anche solo per provare a capire cosa può succedere.
    E in quest’ottica, strumenti come le opzioni binarie sono riusciti a catturare l’attenzione degli utenti; anche quelli non molto avvezzi agli investimenti.

  • Medici e vaccini: “Chi li sconsiglia rischia anche la radiazione”

    Vaccino influenzale

    ROMA. 21 LUG. “I medici che sconsigliano i vaccini infrangono il codice deontologico, e vanno incontro a procedimenti disciplinari che possono arrivare alla radiazione”. Ad affermarlo è la Fnomceo, Federazione degli Ordini dei Medici presentando un documento sul tema.

    “Noi siamo pronti a fare la nostra parte – ha detto il segretario Luigi Conte – sono già in corso e sono stati fatti procedimenti disciplinari per medici che sconsigliano i vaccini. Si puó arrivare fino alla radiazione”.

    La Magistratura non deve “fomentare comportamenti scorretti e non compatibili con il vivere sociale”, si legge nel documento della Fnomceo che chiede di “favorire il superamento dell’evidente disallineamento tra scienza e diritto, auspicando che i magistrati intervengano in materia di salute recependo nelle loro sentenze la metodologia dell’evidenza scientifica”.

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  • Scandalo traffico antitumorali rubati. Indagini concluse. Aifa e Nas: “Dichiarare partite illegali”

    ROMA 21 LUG. Passi avanti sul caso del farmaco antitumorale Herceptin, al centro di una fitta rete di indagini perché alcuni flaconcini sono stati contraffatti, manomessi e reintrodotti in alcuni Paesi nella catena di distribuzione con dati falsificati.

    Dopo le indagini scaturite dal furto e dal riciclaggio di diverse confezioni di Herceptin, avviate dall’Agenzia Italiana del Farmaco e dai Carabinieri del Nas, sono stati identificati ulteriori medicinali, alcuni dei quali rubati in Italia, che sarebbero stati contraffatti e reintrodotti con falsa documentazione in altri Paesi europei. Le indagini hanno individuato anche i grossisti coinvolti. È quanto informa l’Aifa in una nota stampa, nella quale si spiega che secondo le indagini dei militari del Nas “in questo traffico sarebbero stati coinvolti diversi grossisti europei che avrebbero emesso le fatture utilizzate per vendere i medicinali rubati ad operatori italiani autorizzati, che, a loro volta, li avrebbero esportati verso altri mercati europei. Trattandosi di distributori non autorizzati, i prodotti da questi commercializzati non possono essere ritenuti sicuri ed efficaci, pertanto sono da considerarsi “medicinali falsificati e non devono essere utilizzati.

    Gli Stati devono dunque contattare i grossisti e gli importatori paralleli con sede sul proprio territorio perché i prodotti acquistati e non autorizzati siano messi temporaneamente in quarantena. Spiega ancora l’Aifa: “I distributori che avessero acquistato medicinali per esportazione da uno degli operatori italiani o esteri individuati nel corso delle indagini sono invitati a segnalare il caso al Nucleo dei Carabinieri Nas competente per territorio e all’Aifa (all’indirizzo e-mail [email protected]), inviando dati e copie delle relative fatture, per consentire l’espletamento delle attività di indagine e controllo di rispettiva competenza, a conclusione delle quali si procederà, a seconda degli esiti, alla conferma dello stato di quarantena o alla validazione rispetto alla sicurezza dei prodotti.

    È indispensabile informare tempestivamente l’Aifa sui medicinali acquistati, per esportazione in altro Stato Membro, dagli operatori italiani presumibilmente coinvolti, al fine di consentire le necessarie verifiche, che verranno effettuate confrontando anche i dati del sistema tracciabilità”. Le indagini hanno individuato l’elenco dei grossisti europei che sarebbero coinvolti in questa attività “sono operatori che vanno da Cipro all’Ungheria, dalla Lettonia alla Repubblica Slovacca, dalla Romania alla Slovenia” e gli operatori italiani che avrebbero acquistato, direttamente o indirettamente, farmaci per esportazione dai distributori esteri non autorizzati, hanno sede da Milano a Napoli, da Avellino a Genova, da Macerata a Bologna.

    Il Trastuzumab, nome commerciale Herceptin, è un anticorpo monoclonale umanizzato utilizzato per combattere il carcinoma mammario avanzato, recidivante o diffuso ad altri organi (carcinoma mammario secondario). Il target molecolare del farmaco è l’antigene nonché recettore HER2/neu, che legandosi specificamente al fattore di crescita umano dell’epidermide, determina la crescita tumorale. Il farmaco impedisce questo legame bloccando il recettore, che in molti casi di tumore mammario risulta sovra-espresso. Questo impedisce alle proteine HER2 difettose di provocare una divisione cellulare incontrollata, e quindi al cancro di crescere.

    Il Trastuzumab ha dimostrato di migliorare considerevolmente il tasso di sopravvivenza per tumori della mammella in stato avanzato e metastatici. A causa del suo costo elevato (fino a 100.000 Dollari all’anno) ha però causato diverse controversie, e correntemente viene utilizzato in modo limitato. Il farmaco è stato inizialmente sviluppato nei topi, e successivamente umanizzato per evitare reazioni immunitarie del corpo contro proteine estranee. L’utilizzo del Trastuzumab per combattere altri tipi di cancro come quello uterino, è in fase di studio.

    Marcello Di Meglio

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  • Terzo Valico. “Green Italia” denuncia infiltrazione di interessi criminosi ‘ndrangheta

    ROMA 20 LUG. Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del movimento ambientalista “Green Italia“ su critiche tecniche e sospetti di infiltrazioni criminali nel Terzo Valico. (m.d.m).

    “Bene il lavoro della Procura di Reggio Calabria e delle squadre mobili che hanno portato alla luce gli interessi criminosi della ‘ndrangheta dietro ai sub-appalti per la realizzazione dell’infrastruttura ferroviaria del Terzo valico; interessi stratificati, che forse aiutano a comprendere l’ostinazione nel portare avanti un progetto inutile e senza alcuna revisione. Ancora una volta, purtroppo, trova conferma il fatto che un’opera de-contestualizzata da qualunque visione strategica, costruita su debolissime basi di fattibilità e utilità economica, difficilmente durante la sua realizzazione sarà immune da fenomeni corruttivi”.

    Lo dichiarano le esponenti di “Green Italia” Annalisa Corrado (co-portavoce) e Anna Donati.
    “Nel caso del Terzo Valico parliamo di un’opera che è affidata senza gara nel 1992, che interessa una percentuale modestissima della domanda di mobilità in Italia. Da un costo iniziale 1.5 miliardi – continuano  Corrado e Donati –  ora è lievitata in maniera incontrollata, arrivando a 7 mld, cioè come mille treni per i pendolari. E’ un’opera sostanzialmente inutile perchè la capacità ai valichi è già stata adeguata, e per servire efficacemente il porto di Genova occorre investire sullo snodo ferroviario del capoluogo ligure con i binari adeguati”.

    “Senza poi dimenticare – aggiungono le esponenti di “Green Italia” – i danni ambientali irreversibili ma difficilmente monetizzabili, causati dall’inquinamento dalle falde superficiali alle falde profonde, dalla presenza di minerali contenenti amianto tra le terre di scavo, fino all’aumento esponenziale delle polveri nell’aria, che le popolazioni locali e le associazioni ambientaliste da anni denunciano in tutte le sedi competenti.

    Il ministro Delrio intervenga immediatamente per fermare l’opera e verificare appalti e progetti con il metodo della revisione previsto dal nuovo codice degli appalti, che già si sta applicando ad altre grandi opere” – concludono le esponenti di “Green Italia”.

     

    Per informazioni del movimento ambientalista: web www.greenitalia.org

    Marcello Di Meglio

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  • R1, l’umanoide di IIT entrerà presto nelle case

    R1, l’umanoide creato dall’ IIT che verrà presto costruito in larga scala

    GENOVA. 20 LUG. E’ stato chiamato R1 il nuovo umanoide nell’ecosistema robotico dell’IIT- Istituto Italiano di Tecnologia.

    Progettato dal gruppo di Giorgio Metta con un team la cui età media è di 37 anni, ha un design italiano, altezza variabile di 20 cm a partire da 1 metro e 25 cm, peso di 50 kg è al 50% in plastica e 50% fibra di carbonio e metallo ed è concepito per operare in ambienti domestici e professionali.

    IIT, con il coinvolgimento di investitori privati, realizzerà nei prossimi 12-18 mesi il modello di produzione e commercializzazione su larga scala.

    Your Personal Humanoid è stato realizzato, partendo dall’esperienza maturata da IIT su iCub, il robot umanoide per la ricerca più diffuso al mondo.

    R1 ha le mani a forma di pinza e rivestite di pelle artificiale; non ha gambe ma ruote, ha un corpo bianco e slanciato e la sua faccia è un display scuro che può assumere espressioni stilizzate, come un emoticon.

    La sua Intelligenza Artificiale (IA) è studiata e sviluppata direttamente sull’umanoide.

    R1 è stato realizzato in soli 16 mesi grazie alla collaborazione di una squadra di 22 scienziati e tecnici di IIT guidati da Giorgio Metta, alcuni progettisti industriali dell’area genovese, e un gruppo di industrial & graphic designer, esperti di entertainment e illustratori proveniente da due diverse realtà creative: una di Milano che ha coordinato lo sviluppo del concept creativo, l’individuazione degli scenari di interazione e mercato coordinata da Andrea Pagnin e Luigi Focanti per 6.14 Creative Licensing, e l’altra di Barcellona coordinata da Pierpaolo Congiu di Drop Innovation, che ha collaborato con la realtà milanese per la realizzazione del design delle superfici dell’umanoide.

    R1 riesce a muoversi negli ambienti grazie a ruote con cui raggiunge una velocità di 2 km/h, valore che i progettisti hanno determinato come limite di sicurezza.

    Il volto è costituito da uno schermo LED a colori, le cui facce stilizzate danno al robot le espressioni utili alla comunicazione non verbale con l’uomo. Brevettato da IIT, lo schermo è pensato per avere un costo basso, e ospita i sensori per la visione: 2 telecamere stereo e 1 scanner 3D; quelli per l’equilibrio: 1 accelerometro e 1 giroscopio; e quelli per la generazione e percezione del suono: altoparlanti e 1 microfono. Nella pancia alloggiano, inoltre, i 3 computer che governano le capacità del robot, dal calcolo al movimento della testa e al controllo dei sensori. Una scheda wireless permette al robot di collegarsi alla rete internet, ricavando informazioni utili alla sua interazione con l’uomo o aggiornamenti del suo software. Il software, infatti, ha parti Open Source in modo da beneficiare della collaborazione della community che già opera intorno alla robotica umanoide di IIT.

    Le mani e gli avambracci del robot sono ricoperti di una pelle artificiale, ovvero di un sensore che conferisce al robot il senso del tatto, permettendogli di “sentire” l’interazione con gli oggetti che manipola. Il disegno delle mani del robot è stato semplificato rispetto a quello del robot iCub, per garantire robustezza e costi contenuti pur consentendo l’esecuzione di semplici operazioni domestiche. Hanno la forma di due guanti a monopola (muffola), con un polso sferico, grazie a cui il robot può sollevare pesi fino a 1,5kg e chiudere completamente la presa attorno ad oggetti cilindrici come bottigliette e bicchieri.

    Per rispondere agli standard di sicurezza, tutti i motori e giunti di R1 sono dotati di una sorta di “frizione” che controlla il movimento del robot, attenuandolo, durante gli urti. I motori totali sono 28: 2 per la testa e collo, 4 per il torso, 8 per ciascun braccio, 2 per ciascuna mano, 1 per ciascuna delle 2 ruote.

    Facebook: https://www.facebook.com/IITalk

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  • Nizza, drammaticamente a cinque le vittime italiane

    Nizza, sale drammaticamente a cinque il numero delle vittime italiane

    NIZZA. 19 LUG. Sale drammaticamente a cinque il numero delle vittime itlaiane della strage di Nizza.

    A comunicarlo nel corso della notte la Farnesina con le autorità francesi che hanno formalizzato, dopo il milanese Mario Casati, anche il riconoscimento di ulteriori quattro connazionali.

    Si tratta di Maria Grazia Ascoli, compagna dello stesso Casati, Carla Gaveglio, Gianna Muset e Angelo D’Agostino.

    Con una nota della Farnesina “il Ministro Gentiloni e la Farnesina esprimono vicinanza e solidarietà ai famigliari e agli amici delle vittime del barbaro attentato”.

    “Le famiglie – prosegue la nota – sono state informate e stanno ricevendo tutta la necessaria assistenza da parte del personale del nostro Consolato e dell’Unità di Crisi”.

    Chi sono le vittime.

    Mario Casati, un novantenne di Milano ma originario della Brianza. Vedovo, con due figle era in vacanza con Maria Grazia Ascoli.

    Maria Grazia Ascoli, 79 anni, era la compagna di Casati. Si erano conosciuti in tarda età ed andavano spesso a Nizza in vacanza

    Angelo D’Agostino, 71 anni, era andato a Nizza per festeggiare la pensione con la moglie Gianna Muset.

    Gianna Muset, 68 anni, di Voghera era la moglie di Angelo D’Agostino

    Carla Gaveglio, 48 anni, era di Piasco in provincia di Cuneo. Il marito e la figlia sono ricoverati all’ospedale Pasteur. La ragazza di 14 anni sostiene di aver visto la madre cosciente mentre veniva caricata su un’ambulanza. Il marito Pietro Massardi dal suo letto d’ospedale si è limitato a scrivere su Facebook un messaggio: “Grazie per tutta l’amicizia che mi avete dato”.

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  • G8, domani son 15 anni. Petizione per documentario Rai

    La petizione su change.org per la richiesta di messa in onda sulla Rai del documentario sul G8

    GENOVA. 18 LUG. Domani saranno trascorsi 15 anni dal G8 di Genova, il summit tristemente ricordato dall’opinione pubblica per i violenti disordini scoppiati, con gravi responsabilità da parte delle forze dell’ordine.

    In occasione di questo anniversario, il giornalista Federico Thoman rilancia la sua petizione che chiede da tempo alla RAI di trasmettere in prima serata il documentario sul G8 realizzato da Marco Giusti, Roberto Torelli e Carlo Freccero e prodotto dalla stessa Rai.

    Documentario mai andato in onda su un canale generalista pubblico e in prima serata.

    Così scrive Thoman su Change.org:

    “Rai, trasmetti in prima serata il tuo documentario sul G8 di Genova”. “Tra pochi giorni saranno trascorsi 15 anni dal celebre incontro, a Genova, del “Gruppo degli Otto”. Quindici anni sono tanti, tantissimi. Ma quando si parla del G8 di Genova non sono, e non devono essere, niente.
    Il giudizio storico su quella pagina oscura e per certi versi ben poco onorevole delle istituzioni italiane è ancora in corso di maturazione. Il giudizio della magistratura è arrivato lentamente, a singhiozzo e spesso lasciando deluse vittime e parte dell’opinione pubblica. Ma è proprio il giudizio dell’opinione pubblica che è ed è stato troppo spesso piegato a logiche ideologiche o, peggio, politiche e partitiche.

     

    Per questo, quello che vogliamo chiedere con questa petizione è che il servizio pubblico faccia vedere integralmente e in prima serata il documentario che la stessa Rai aveva prodotto in quel luglio del 2001. Nessun commento, nessuna intromissione: solo immagini, suoni e voci in presa diretta accompagnate da un potente ma non invasivo sottofondo musicale per mostrare ai telespettatori cosa accadde. Ognuno, poi, è e deve essere libero di esprimere un proprio giudizio. Ma la condizione minima, necessaria e sufficiente per cui ciò sia fattibile, è che il servizio pubblico (cioè lo Stato, cioè tutti noi) metta le persone nella migliore condizione d’informazione possibile”.

    La petizione è disponibile qui

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  • Ad Alto la collettiva “Ritorno al passato”

    Ad Alto la collettiva “Ritorno al passato”

    L’ Oratorio di San Bartolomeo che ospita la collettiva

    CUNEO. 17 LUG. Sta ottenendo un notevole successo di pubblico la mostra estiva organizzata dall’associazione culturale ed artistica albenganese degli “Amici nell’Arte”, guidata dalla nota artista dianese Carmen Spigno. La collettiva “Ritorno al Passato attraverso l’Arte”, che è giunta alla seconda edizione, è ospitata negli spazi dell’ Oratorio di San Bartolomeo ad Alto, un comune che pur facendo parte dell’entroterra di Albenga, si trova già in provincia di Cuneo.

    La mostra d’arte internazionale e contemporanea ospita opere realizzate da Accigliaro, Aicardi, Berzsenyi, Carrara, Cavalleri, Corti, Crescini, Dabbene, Fantini, Krautkrämer, Marchiano, Moncada, Patrone, Pellicanò, Pisanello, Pisano, Racchi, Sciutto, Sinesi, Spigno, Tardon, Tinazzi, Tumbarello, Usai, Villa e Zelmer.

    Gli organizzatori, innamorati delle bellezze genuine ed autentiche offerte da Alto, piccolo paese piemontese, che si affaccia sull’ azzurro del mare e sul verde dei boschi della Liguria, hanno scelto questo luogo per valorizzare, mediante l’Arte, il comprensorio.

    “ Vista la bellezza del luogo- spiega Carmen Spigno che guida l’associazione- è stata conseguenza logica che un luogo così suggestivo, ove la natura ha dato il meglio sé in quanto a colori e fragranze, divenisse una scelta obbligata per un bellissimo Ritorno al Passato. Gli artisti in mostra fanno rivivere gli spazi dell’antico edificio che è stato la parrocchiale di Alto, esponendo i propri lavori, frutto della loro sensibilità moderna, in una rinnovata simbiosi con le suggestioni del passato”.

    La mostra proseguirà fino al 21 agosto.Per coloro che desiderassero avere maggiori informazioni sull’ evento è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure visitare il sito web http://www.comune.alto.cn.it/
    CLAUDIO ALMANZI

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  • I benefici effetti dell’indole meditativa – Il Nano Morgante

    I benefici effetti dell’indole meditativa

    GENOVA. 16 LUG. La citazione di Aristotele, “a volte anche il pensare danneggia la salute”, è utile a ricordare che ogni azione del riflettere contempla sempre una dose di rischio.

    Può farci smarrire la via di casa. In un attimo, condurci in luoghi oscuri, pervasi da ricordi  e sensazioni che parevano superati o dimenticati. In verità, ostinatamente permanenti ed intrusivi.

    Senza preavviso, per un diverso girare del vento, il pensiero incontrollabile introduce a luoghi depredati. Ne impone la frequentazione. Di colpo, risveglia dal torpore, da una condizione di quiete apparente, tuttavia gradita.

    Connubio intricato di passato, presente e futuro. Di decisioni mai prese e desideri irrivelati: sepolti e sedimentati nella fossa abissale della coscienza.

    A tal proposito, parrebbe utile fornire all’uomo linee guida, indirizzi coerenti con la congiunturale spending review, affinché pratichi una sana economia  anche nell’uso della mente. Per non logorarsi a causa di un uso  indiscriminato di pensiero.

    Tuttavia, in linea col drammatico preambolo, non sottovalutiamo la questione, ma neppure sopravvalutiamola.

    A conti fatti, l’indole meditativa ha l’onere e l’onore di condurci lontano,  molto vicino al comprenderci, in una teoria economico-affettiva rinvigorente nel tempo.

    In essa e con essa, non ci si avvia alla perdita. Non al sacrificio.

    Per questo, a certe particolari riflessioni non si dovrebbe scantonare; mai pensare che possano giacere in noi, sine die, estraniate e disarmoniche.

    Non sarebbe neppure il caso di voltarsi dall’altra parte qualora le intravvedessimo sulla nostra strada: distanti, ma fulminee nell’assalirci.  Al contrario, si approfitti della loro utile spinta propulsiva.

    In conclusione, agire similmente al surfista mentre aspetta l’onda: né prima, né dopo. Durante.

    Massimiliano Barbin Bertorelli

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