Sulla base della loro origine, possiamo distinguere i rifiuti cosiddetti urbani da quelli considerati “speciali” facendo riferimento alle rispettive categorie di scarti, domestici nel primo caso e industriali nel secondo.
Mentre i rifiuti urbani sono gestiti dai singoli Comuni attraverso le operazioni di raccolta differenziata ad opera dei privati cittadini, i rifiuti prodotti dalle aziende invece devono obbligatoriamente essere smaltiti da ditte specializzate ed autorizzate. Se vivete in Sardegna potete fare riferimento al portale dedicato Sardegna Rifiuti.
Cosa si intende per rifiuti speciali?
Le tipologie di rifiuti che rientrano nella categoria dei rifiuti speciali sono normate dal Decreto Legislativo 152/2006, che ne indica chiaramente le caratteristiche: rifiuti derivanti da attività agricole o di demolizione, da lavorazioni industriali o artigianali, compresi i fanghi prodotti dagli abbattimenti dei fiumi o dai trattamenti delle acque.
Una categoria molto importante di rifiuti speciali riguarda quelli derivanti da attività sanitarie come guanti, mascherine, siringhe, aghi o attrezzature mediche, così come qualsiasi macchinario o apparecchiatura non funzionante, compresi motori o rimorchi.
Quali rifiuti speciali sono pericolosi?
I rifiuti speciali possono essere a loro volta suddivisi in pericolosi o non pericolosi.
I rifiuti speciali prodotti da industrie o presidi sanitari non sono considerati pericolosi in tutti i casi in cui non contengano sostanze infette o tossiche. Questi possono essere smaltiti con le stesse modalità di gestione dei rifiuti domestici.
Quando invece i rifiuti contengono sostanze inquinanti o nocive per la salute umana e per l’ambiente si considerano pericolosi. Le caratteristiche di tali rifiuti li rendono potenzialmente esplosivi, infiammabili, tossici, irritanti, cancerogeni, corrosivi o infettivi.
Tra questi possiamo trovare in primo luogo gli scarti dei processi chimici, della raffinazione del petrolio e dell’industria metallurgica, solventi, oli esausti, batterie, accumulatori, pitture e vernici, munizioni, fuochi d’artificio, rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, scarti delle industrie cosmetiche e delle attività mediche e veterinarie. Per un elenco completo vedi il Regolamento 1357 del 2014, che determina le linee guida per il riconoscimento del grado di pericolosità dei rifiuti e per il loro corretto smaltimento.
Come gestire lo smaltimento dei rifiuti speciali in Sardegna?
Il primo passo da fare riguarda la corretta individuazione della categoria di pericolosità a cui appartengono i rifiuti, al fine di adempiere nella maniera più ligia agli obblighi dettati dalla Legge. Per fare questo è utile fare riferimento ai codici CER (Codice Europeo dei Rifiuti), dove sono attribuiti i diversi codici numerici per ciascuna categoria di rifiuto. La pericolosità dei rifiuti è riconoscibile per la presenza di un asterisco accanto al codice.
Un caso a parte riguarda la gestione dei rifiuti speciali sanitari, regolata dal DPR 254 del 2003. Si tratta di rifiuti prodotti dal comparto ospedaliero, ma anche da cliniche, case di riposo, comunità, laboratori, case di cura e ambulatori medici. In queste situazioni, essendo elevato il grado di potenziale contaminazione, è fondamentale abbattere il rischio di diffusione di infezioni attraverso uno smaltimento che sia particolarmente rigoroso in ogni sua fase.
Come fare per smaltire i rifiuti speciali in Sardegna?
Per la gestione di tutti i casi di smaltimento dei rifiuti speciali, che siano pericolosi o meno, la Regione Sardegna ha sviluppato un piano di interventi che ha l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e di favorire al tempo stesso ogni occasione di recupero, riutilizzo o riciclaggio degli scarti industriali. La presenza di numerosi impianti di riciclaggio, che permettono di convertire i rifiuti nella produzione di materiali o energia, e di impianti di stoccaggio e di incenerimento, finalizzati allo smaltimento o al recupero, consente di effettuare la gestione dei rifiuti speciali in luoghi vicini all’origine della produzione industriale, in modo da ridurre l’impatto della movimentazione degli scarti stessi.
Quando si tratta di rifiuti speciali si rende ancora più necessario affidarsi ad un’azienda specializzata ed autorizzata per il loro smaltimento. sardegnarifiuti.it operando su tutto il territorio isolano, oltre a garantire professionalità e sicurezza in tutte le fasi di gestione dello smaltimento dei rifiuti speciali, è vicina alle tematiche ambientali e attraverso il suo operato vuole contribuire in maniera attiva alla tutela e alla salvaguardia dell’ecosistema.