Categoria: Politica

  • Sassari al centrodestra con il sindaco Nanni Campus

    Sassari al centrodestra con il sindaco Nanni Campus

    Gian Vittorio ‘Nanni’ Campus, candidato indipendente di area centrodestra, è il nuovo sindaco di Sassari e ritorna a Palazzo Ducale, dopo 14 anni di governo di centrosinistra.

    Nel ballottaggio per le comunali l’ex senatore ed ex consigliere regionale ha ottenuto il 56,2% delle preferenze con 24.674 voti, staccando di oltre 10 punti lo sfidante di centrosinistra Mariano Brianda, che si ferma al 43,78% con 19.211 voti.

    “La città ha voluto cambiare perché è stata maltrattata”: queste le parole a caldo di Campus.Q

    uasi un plebiscito per il sindaco uscente Tommaso Locci di centrodestra, che si riconferma alla guida di Monserrato, centro della città metropolitana di Cagliari, con il 67,5% dei consensi, ottenuti al ballottaggio.

    E’ di oltre 30 punti percentuali il distacco dato alla sfidante, l’esponente del Pd sostenuta dal centrosinistra Valentina Picciau, ferma al 32,4%.

    Locci potrà contare su una solida maggioranza di ben 12 consiglieri su 17 complessivi.

    Gli elettori di Sassari e Monserrato, hanno disertato le urne aperte per il secondo turno delle Comunali del 16 giugno.

    A Sassari ha votato solo il 40,9% degli aventi diritto rispetto al 54,7% del primo turno, con un calo del 14% circa.

    A Monserrato ha invece votato il 41,1%, 10 punti percentuali in meno rispetto al voto di due settimane fa, quando si erano recati al voto il 51,3%.

  • Silvio Berlusconi da Quartu: Mi candido alle Europee

    Silvio Berlusconi da Quartu: Mi candido alle Europee

    “Dalla bellissima Sardegna, vi annuncio che ho deciso di presentarmi alle Europee per portare la mia voce in un’Europa che va cambiata, un’Europa dove manca il pensiero profondo del mondo”.

    A dirlo Silvio Berlusconi oggi a Quartu Sant’Elena durante la prima tappa del suo tour elettorale in Sardegna, annunciando la sua candidatura alle Europee del 26 maggio.

    Poi ha aggiunto: “C’è bisogno di cambiare questo governo dove una parte è rappresentata dall’ M5s, guidato da persone con nessuna esperienza e nessuna competenza. Sono come quei signori della sinistra comunista del ’94 in più hanno questo grande difetto.

    Il centrodestra unito è vincente: con i suoi valori e le sue idealità, è il futuro dell’Italia, dell’Europa e del mondo”.

  • Capo cantuné brianzoli in divisa da SS: altra bufera su Facebook

    Capo cantuné brianzoli in divisa da SS: altra bufera su Facebook

    MONZA. 8 GEN. Dopo il caso di Vittorio Alessandro, l’ex ammiraglio nominato presidente del Parco delle Cinque Terre nel 2012 dal ministro Corrado Clini d’intesa con l’ex governatore ligure Claudio Burlando, finito nella bufera per il suo post sul “turismo” ad Auschwitz, ne è scoppiato un altro. La bufera stavolta si è abbattuta sul comandante della polizia municipale di Biassono, 10mila abitanti, roccaforte leghista nella provincia di Monza e della Brianza.

    Il capo dei cantunè brianzoli, Giorgio Piacentini, ha indossato una divisa da “Hauptscharfuhrer” (maggiore) della “Freiwillige Division Wallonien” delle SS, ha scattato una foto e l’ha pubblicata  e su Facebook: “Basterebbe una compagnia di questi per sistemare alcune cose. Adesso lo propongo al sindaco”. Il primo cittadino, Luciano Casiraghi, fedelissimo di Salvini, è andato su tutte le furie e ha dichiarato: “Inammissibile che un pubblico ufficiale della Repubblica italiana vesta abiti nazisti. Sono esterrefatto. Stiamo valutando con gli altri assessori in giunta se è il caso di rimuovere il comandante dall’incarico”.

    “Urca!… Nuova divisa di servizio?” è stato il primo commento su Facebook. Il post di Piacentini ha resistito su Facebook per neanche un giorno, poi è stato rimosso. Così come l’altro giorno è stato rimosso quello del presidente Vittorio Alessandro con l’inquietante foto in bianco e nero del campo di concentramento di Auschwitz.

    Il comandante della polizia municipale, che nel suo curriculum vitae dichiara di avere anche frequentato un corso di cornamusa scozzese e sul suo profilo ha pubblicato delle foto mentre indossa altre divise militari non naziste, l’ha messa sulla goliardia e si è giustificato così: “Sono appassionato di storia, divise e militaria. Appartengo a un gruppo di rievocazioni storiche. In occasione della ricorrenza dello sbarco in Normandia ho indossato la divisa di un ufficiale inglese. Un’altra volta quella di un legionario romano e un’altra ancora da sergente dell’esercito scozzese. Quelle frasi sono solo delle boutade tra amici di Facebook. Non ho nessuna simpatia per il nazismo”.

    Presidente Parco 5 Terre, bufera su Fb per post su Auschwitz

     

  • Renzi in Tv poco dopo mezzanotte: ha vinto il NO, mi dimetto

    Renzi in Tv poco dopo mezzanotte: ha vinto il NO, mi dimetto

    Il premier Matteo Renzi a Palazzo Ducale di Genova

    ROMA. 5 DIC. Il premier Matteo Renzi in diretta Tv poco dopo mezzanotte ha ammesso la sconfitta: “Ha vinto il NO. Domani porto le dimissioni a Mattarella. Viva l’Italia”.

    Tuttavia, i dati reali forniti dal ministero dell’Interno sono ancora parziali.

    Nel momento in cui Renzi ha appena finito di parlare sul piccolo schermo, risultano scrutinate 25.536 sezioni su 61.551. Il risultato parziale è il seguente: 40,47% per il SI’ e 59,53% per il NO.

    In Liguria 1.481 sezioni pervenute su 1.790, il risultato è 39,92% per il SI’ e 60,08% per il NO.

    I sondaggisti gongolano, stavolta ci stanno (quasi) azzeccando.

     

  • Alle 23 affluenza al 68,5%, exit poll: vince il NO

    Alle 23 affluenza al 68,5%, exit poll: vince il NO

    ROMA. 4 DIC. E’ da record. L’affluenza alle ore 23, ossia alla chiusura dei seggi, supera nettamente quelle delle precedenti consultazioni elettorali e referendarie. Il ministero dell’Interno ha comunicato che ora è al 68,57%. I dati si riferiscono a 7.883 Comuni su 7.998. Sono andati a votare di più al Nord e di meno al Sud.

    Gli exit poll (definitivi) dei sondaggisti stanno dando in netto vantaggio la vittoria del NO a Renzi. La media della percentuale si attesta tra il 55 e il 59%.

    Non si tratta di dati reali parziali, che al momento sono questi: nelle prime 7.034 sezioni pervenute su 61.551, il NO è in testa col 59,25%.

    Tuttavia, da alcune informazioni da noi ricevute sul campo, con i primi dati reali, sembra che a Genova e in Liguria stia vincendo il NO.

    Anche l’affluenza ligure è in linea con quella nazionale, ossia 69,98%. In provincia di Genova affluenza praticamente definitiva al 70,74%, a Imperia 65,39%, a Savona 71,56%, a La Spezia 71,42%.

  • SI’ o NO a Renzi, ore 12 affluenza al 20%: più del doppio delle trivelle

    SI’ o NO a Renzi, ore 12 affluenza al 20%: più del doppio delle trivelle

    ROMA. 4 DIC. E’ più del doppio rispetto a quella dello scorso referendum sulle trivellazioni in mare, quando alle 12 di domenica 17 aprile era stata solo dell’8,35%. Secondo la pagina ufficiale del Ministero degli Interni, la percentuale dei votanti che alle 12 di oggi si sono già recati alle urne per dire SI’ o NO alla riforma costituzionale Renzi-Boschi, si attesta al 20,05% degli aventi diritto al voto (circa 46,7 milioni di italiani). I dati sono pervenuti al ministero da 6.848 Comuni su 7.998.

    I prossimi dati sull’affluenza alle urne saranno resi noti alle 19 e alle 23. Poi gli exit poll e gli scrutini, che si dovrebbero concludere abbastanza velocemente.

    http://elezioni.interno.it/referendum/votanti/20161204/index.html

     

  • Referendum: domenica si vota dalle 7 alle 23

    Referendum: domenica si vota dalle 7 alle 23

    ROMA. 3 DIC. La campagna per il referendum è finita ed ora, domani, domenica, gli italiani sono chiamati a decidere se approvare o respingere la riforma costituzionale.

    Urne aperte in tutta Italia dalle 7 alle 23. Ci sono solo due possibilità sulla scheda: sì o no. Se vince il Sì la riforma entra in vigore, se vince il No viene cestinata.

    A differenza del referendum abrogativo non esiste il quorum: anche se andasse a votare una percentuale piccolissima degli aventi diritto, l’esito sarebbe comunque valido.

    Chi può votare. Possono votare tutti i cittadini in possesso dei requisiti politici che hanno compiuto 18 anni entro il 3 dicembre.

    Il corpo elettorale è pari a circa 50,7 milioni di cittadini, di cui circa 46,7 milioni di persone in Italia (precisamente 46.714.950, di cui 22.465.280 maschi e 24.249.670 femmine) ai quali vanno aggiunti italiani all’estero, poco più di 4 milioni (2.077.455 maschi e 1.917.587 femmine). Si tratta del terzo referendum costituzionale nella storia dell’Italia repubblicana: nel 2001 vinse il Sì (affluenza al 34%), nel 2006 prevalse il No (affluenza al 52,5%).

    Il quesito sulla scheda, è il seguente: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?”.

    Per poter esercitare il diritto di voto presso l’ufficio elettorale di sezione nelle cui liste risultano iscritti, gli elettori dovranno esibire, oltre ad un documento di identità, la tessera elettorale personale a carattere permanente.

    Qualora non si possegga la propria tessera elettorale o si rilevi che gli spazi per l’apposizione del timbro sono esauriti, si potrà chiedere una nuova tessera agli uffici comunali che, a tal fine, assicureranno l’apertura al pubblico nelle giornate di venerdì 2 e sabato 3 dicembre, dalle 9 alle 18, mentre domenica, giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto (dalle 7 alle 23).

    Lo scrutinio dei voti inizierà nella stessa giornata di domenica, subito dopo la chiusura delle votazioni ed appena ultimate le operazioni preliminari allo scrutinio stesso.

    Contemporaneamente, si svolgerà anche lo scrutinio delle schede votate per posta all’estero. I risultati degli scrutini saranno pubblicati sul sito internet del Ministero dell’Interno.

    Approfondimento sul sito del Ministero

  • Berlusconi shock a Porta a Porta: Vespa leader Centrodestra

    Berlusconi shock a Porta a Porta: Vespa leader Centrodestra

    GENOVA. 22 NOV. E’ ancora in onda la puntata odierna di Porta a Porta, che vede Silvio Berlusconi super ospite nel salotto televisivo di Bruno Vespa, in occasione della serie di interviste che la trasmissione della seconda serata di Rai 1 dedica a vari esponenti della politica italiana, da destra a sinistra, in vista del prossimo referendum di domenica 4 dicembre 2016.

    E non poteva non suscitare scalpore la frase pronunciata pochi minuti fa dall’ex Cavaliere che, con estrema ‘nonchalance‘ e lucidità, ha proposto proprio il suo intervistatore come possibile candidato ideale a leader del Centrodestra. Secondo Berlusconi infatti, in un momento storico come quello attuale, in cui il Centrodestra avrebbe disperatamente bisogno di un nuovo leader forte e carismatico, una personalità che sappia riunire una coalizione attualmente alla ricerca di una guida che metta d’accordo tutti, una guida che sembra sempre più difficile riuscire a trovare, il celebre giornalista potrebbe essere la persona giusta. Innanzitutto per il suo “buon senso”, spiega Berlusconi ad un imbarazzato Vespa che, sorridendo, replica: “Ma è proprio il mio buon senso a tenermi lontano dalla politica”. Segue uno scambio di sorrisi, ed un rapido cambio di discorso.

    Dopo qualche battuta, però, l’ex Presidente del Consiglio torna sull’argomento che attualmente sembra stargli più a cuore: “Io sono alla ricerca costante e disperata di un successore. E sono ancora qui solo perchè non riesco ancora a trovare nessuno che riesca a contrastare Renzi. Abbiamo bisogno di rinnovarci. Non è giusto che io sia ancora qui, ma ho accettato di venire qui solo per senso di responsabilità”. Il conduttore allora vira il discorso su Stefano Parisi, indicato come papabile al timone di Forza Italia e non solo, e cambia nuovamente argomento.

    Ma intanto, tra il serio e il faceto, il sasso è stato lanciato nello stagno. La proposta è stata fatta, e resta valida e aperta. Ora bisognerà vedere se il giornalista deciderà di raccoglierla. O di lasciare semplicemente il sasso in fondo allo stagno.

  • Trump: espulsione immediata dei clandestini che delinquono

    Trump: espulsione immediata dei clandestini che delinquono

    ROMA. 13 NOV. Emergenza sicurezza e degrado. Il neopresidente eletto Donald Trump oggi ha confermato di voler espellere immediatamente dagli Usa i clandestini che hanno commesso reati (di una certa gravità).

    Gli immigrati che sono entrati e di fatto risiedono illegalmente negli Stati Uniti sono circa 12 milioni. I clandestini che hanno commesso reati di una certa gravità risultano circa due milioni. Trump ha inoltre confermato il prolungamento della muraglia già esistente al confine col Messico, in parte pure con reticolati.

    Per quanto riguarda l’Italia, continuano invece caos e business immigrati. Il ministro degli esteri tedesco, Thomas De Mazière, la scorsa settimana ha quindi polemizzato con Alfano e Renzi e ha lanciato la proposta di bloccare l’immigrazione senza controllo nel Mediterraneo Centrale, anche per evitare altri morti in mare: “Riportiamoli dietro e realizziamo centri di accoglienza sulle coste del Nordafrica, dove i migranti potranno presentare le richieste di asilo ed essere successivamente accolti nella UE”.

     

  • Elezioni USA: Trump verso la vittoria

    Elezioni USA: Trump verso la vittoria

    ROMA 9 NOV. Svolta choc nelle elezioni presidenziali americane dove il repubblicano Donald Trump, indietro in tutti i sondaggi pre elettorali, è avanti negli Stati chiave ed è vicino abbattere Hillary Clinton diventando il 45^ presidente degli Stati Uniti d’America.

    Un risultato inatteso per il magnate americano dato da tutti per sconfitto ma che, sin dalle primarie repubblicane, ha sorpreso tutti nonostante molte uscite e comportamenti fuori luogo.

    Per Hillary probabilmente decisivi sono stati gli ultimi scandali su e mail compromettenti e alcuni dubbi sulla sua condotta quando al ministero degli Esteri con il primo Obama.

    Il mondo ha reagito con il crollo delle borse e di alcune valute monetarie come quella messicana.

    fc