Categoria: Hi-Tech

  • WhatsApp,virus truccato da file Excel svuota conto in banca

    WhatsApp,virus truccato da file Excel svuota conto in banca

    ROMA. 5 GEN. WhatsApp: Gli hacker stanno utilizzando un virus realizzato per rubare i codici di accesso delle applicazioni finanziarie presenti nei dispositivi mobili Android. Il virus sta circolando su Whatsapp proviene dall’India e si diffonde mascherato da “comunicazioni del governo” e “documenti pubblici”, per la maggior parte in formato Excel (XLS), ma anche DOC e PDF, rilasciati da organizzazioni indiane come la National Investigation Agency (NIA) o la National Defence Academy (NDA).

    Se scaricati ˗ ma non lo si deve fare ˗ i documenti/malware sono in grado di intercettare i dati bancari e di svuotare il conto del malcapitato che ha aperto il file!. L’allarme è stato lanciato dagli uffici della Central Intelligence Agencies indiana, che ha segnalato numerosi casi di invio di documenti in formato Excel intestati alle organizzazioni sopracitate, le quali essendo conosciute nel Paese indiano, si sono rivelate un’ottima esca, in grado di invogliare la curiosità del destinatario. Sembra che il pericolo sia circoscritto alla sola zona dell’India, ma secondo gli esperti gli hacker potrebbero presto espandere e riadattare l’operazione in altri Paesi.

    In via del tutto precauzionale si ricorda che le comunicazioni inviate da parte di Enti governativi non vengono certo diffuse tramite un’applicazione di chat perciò, nel caso in cui si riceva un messaggio simile, è consigliabile cestinarlo all’istante. ABov.

  • Felice anno nuovo da Google!

    Felice anno nuovo da Google!

    ROMA. 31 DIC. Anche quest’anno Google si prepara a festeggiare la fine dell’anno con un apposito doodle.

    “Felice anno nuovo!” è questo il nome del doodle che Google utilizza oggi per la vigilia del 2017.

    Nel doodle di quest’anno, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un disegno animato con dei palloncini chiusi in una rete e appesi a un soffitto, in attesa di essere liberati a mezzanotte.

    Per sapere cosa succederà ai palloncini bisognerà aspettare il nuovo anno.

  • La teoria della relatività spiegata con Babbo Natale

    La teoria della relatività spiegata con Babbo Natale

    ROMA. 23 DIC. E’ Natale e una fisica dell’università inglese dell’Exeter, Katy Sheen, ha utilizzato la figura di Babbo Natale per spiegare la teoria della relatività.

    Come fa Babbo Natale a consegnare in una sola notte regali ai 700 milioni di bambini sparsi per il mondo, calarsi nel camino e arrivare senza farsi sentire?

    Secondo la teoria di Katy Sheen, elaborata per essere presentata ai bambini al Festival della scienza del Natale, Santa Claus e le sue renne sfrecciano per il mondo ad una velocità tale, secondo la teoria della relatività, da restringersi, consentendo a Babbo Natale e al suo grosso sacco carico di doni di calarsi agilmente nel camino.

    Ha così calcolato come Babbo Natale e le sue renne devono viaggiare a circa 10 milioni di chilometri l’ora per consegnare i regali a tutti i bambini la notte di Natale nell’arco di 31 ore considerando i diversi orari di tutti i paesi del mondo.

    E questa è la spiegazione per cui Babbo Natale non viene mai visto mentre consegna i regali. E sempre la teoria della relatività, che rallenta lo scorrere del tempo sugli orologi, spiega perché Babbo Natale non sembra invecchiare mai.

    L’effetto doppler, che fa sentire più forte il suono di una sirena quando si avvicina e più basso quando si allontana, spiega invece perchè nessuno riesca mai a sentirlo arrivare.

    Il suono delle campane della sua slitta e il suo famoso ‘ho, ho, ho’ diventano più forte per poi attutirsi, perchè si muove oltre la soglia dell’udito umano.

    Se dovesse quindi capitare di sentire un ‘bang’ nella notte di Natale, conclude Sheen, sarebbe perchè le renne avrebbero infranto la velocità del suono, producendo un ‘boom sonico’.

  • Arriva l’inverno e il giorno più corto dell’anno

    Arriva l’inverno e il giorno più corto dell’anno

    GENOVA. 21 DIC. Oggi, 21 dicembre, comincia l’inverno ed è il giorno più corto dell’anno. Alle 11.44 odierne è iniziato il solstizio d’inverno e la luce ci sarà solo per 9 ore e 5 minuti.

    Proprio al solstizio d’inverno Google dedica uno dei suoi doodle dove vengono rappresentati dei massi e delle pietre animate infreddolite e coperte di neve.

    Il solstizio d’inverno è il momento in cui il Sole, nel suo moto apparente lungo le costellazioni dello Zodiaco, raggiunge la posizione più a Sud dall’equatore celeste, che è la proiezione nel cielo dell’equatore terrestre.

    Successivamente il Sole ricomincerà a salire verso l’equatore celeste e le ore di luce aumenteranno gradualmente fino a raggiungere il culmine fra sei mesi, nel solstizio d’estate.

    Il 21 dicembre c’è luce per 9 ore e 5 minuti, mentre la notte dura ben 14 ore e 55 minuti.

  • Antitrust Ue, Facebook ha mentito su Whatsapp: rischio multa salata

    Antitrust Ue, Facebook ha mentito su Whatsapp: rischio multa salata

    BRUXELLES. 21 DIC. La Commissione Ue ha inviato a Facebook una dichiarazione di obiezioni accusando la società di avere fornito “informazioni scorrette o fuorvianti durante l’indagine del 2014″ dell’Antitrust in merito all’acquisizione di Whatsapp da parte di Facebook.

    In particolare Bruxelles aveva chiesto informazioni alla possibilità che si prospettava così di collegare gli account Facebook con quelli Whatsapp, ma Facebook aveva risposto alle richieste di chiarimenti Ue che non sarebbe stata in grado di stabilire un collegamento automatico affidabile tra gli account degli utenti delle due società.

    Nonostante quanto dichiarato dalla società di Zuckerberg, però, la possibilità tecnica di collegare automaticamente gli ID di Facebook con quelli Whatsapp esisteva già nel 2014, e non solo a partire dall’agosto 2016 quanto quest’ultima ha aggiornato le condizioni d’uso e della privacy.

    Di conseguenza Bruxelles accusa “Facebook, intenzionalmente o con negligenza, di aver fornito informazioni scritte fuorvianti alla Commissione, in violazione dei suoi obblighi sotto il regolamento Ue sulle fusioni”.

    “Le società – scrive l’Antitrust Ue – sono obbligate a dare alla Commissione informazioni accurate durante le inchieste sulle fusioni, e devono prendere questo obbligo in modo serio”. “La nostra revisione puntuale ed efficace delle fusioni –  la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager – dipende dall’accuratezza delle informazioni fornite dalle società coinvolte”.

    Ora la società di Zuckerberg, che rischia una multa fino all’1% del suo fatturato globale, ha tempo sino al 31 gennaio per rispondere a Bruxelles.

  • Yahoo, rubati dati da un miliardo di account

    Yahoo, rubati dati da un miliardo di account

    SUNNYVALE. 15 DIC. Yahoo ha denunciato una violazione informatica, la più consistente della storia, che ha permesso agli hacker di rubare dati da oltre un miliardo di account personali.

    A rischio, secondo quanto comunicato dalla società, ci sarebbero nomi, indirizzi email, numeri di telefono, date di nascita, password criptate e in alcuni casi domande e risposte di sicurezza criptate e non. Non sarebbero coinvolte le password in chiaro e i dati bancari.

    L’attacco hacker sarebbe avvenuto nell’agosto del 2013.

    Il consiglio a chi ha un account Yahoo! è di cambiare la password il più presto possibile.

    Già lo scorso 22 settembre Yahoo aveva comunicato di aver ricevuto un attacco che aveva comportato il furto di 500 milioni di account.

    Le due azioni non dovrebbero essere collegate, ma Yahoo! fa riferimento alla possibilità che sia coinvolto il medesimo soggetto.

    Ora la cessione a Verizon per 4,8 miliardi di dollari è sempre più in bilico.

  • Il 134° anniversario della determinazione della velocità della luce

    Il 134° anniversario della determinazione della velocità della luce

    ROMA. 7 DIC. Nuovo affascinante doodle di Google per il 134° anniversario della determinazione della velocità della luce. Nel doodle, il disegno di Google, mostra lo scienziato Olaf Roemer, discepolo di Galileo che osserva il moto di “Io”, la più interna delle lune di Giove intorno al sole.

    Proprio il 7 dicembre del 1882, 134 anni fa, Edison illumina la Prima della Scala con le sue storiche centrali.

    Ma facciamo un passo indietro.

    Fin dalla più remota antichità ci si è domandati quanto fosse veloce la luce, ma solo in epoche più moderne risalgono i primi tentativi di misurarla.

    Le prime rilevazioni furono in ambito astronomico a opera di Olaf Roemer (rappresentato dal doodle), discepolo di Galileo Galilei.
    Il primo esperimento per misurare la velocità della luce fu proposto proprio da Galileo. Il suo progetto prevedeva l’aiuto di un suo allievo e di due lanterne. Galileo e il suo discepolo si sarebbero dovuti porre su due collinette, a una distanza di circa un miglio, con le due lanterne schermate.

    Le prime misure sulla velocità della luce furono effettuate, mediante osservazioni dei satelliti di Giove, dal discepolo di Galileo, Olaf Roemer nel 1676. Osservò che il moto di “Io”, la più interna delle lune di Giove, non si ripeteva regolarmente nel tempo, ma si notava una variazione nel periodo delle sue eclissi. Dopo sei mesi di osservazione,  quando la Terra si trovava dall’altra parte della sua orbita, rispetto alla prima osservazione, fu riscontrato un ritardo complessivo dell’ordine di 20 minuti. Questo valore è circa il tempo impiegato dalla luce per attraversare l’orbita terrestre.

    Si è dovuto attendere, però, fino a metà dell’Ottocento per spostarsi da osservazioni di fenomeni celesti a quelli osservabili sulla Terra, attraverso gli esperimenti di Fizeau e Facoult.

    Poi a seguito dell’introduzione delle equazioni di Maxwell, si scoprì come la luce fosse anche un fenomeno ondulatorio.

    In analogia con le onde sonore anche le onde elettromagnetiche necessitavano di un mezzo per potersi propagare, venne così ipotizzata l’esistenza dell’etere.

    Allo scopo di dimostrare la presenza di questo ipotetico mezzo materiale, successivamente, Michelson e Morely idearono un esperimento che non solo mostrò l’assenza dell’etere, ma mise in crisi la Relatività Galileiana: constatarono che la velocità della luce si propagava sempre alla stessa velocità, indipendentemente dall’osservatore, non rispettando il principio di additività delle velocità di Galileo Galilei.

    Una spiegazione teorica di quest’ultimi risultati fu data da Albert Einstein nel 1905 con la pubblicazione della Teoria della Relatività Ristretta.

    Nel vuoto la velocità della luce ha un valore di 299 792 458 m/s ovvero circa 3 × 108 m/s.

    Il doodle in questione per il 134° anniversario

  • DeseatMe, dalla Svezia il pulsante per sparire dal web

    DeseatMe, dalla Svezia il pulsante per sparire dal web

    ROMA. 6 DIC. E’ arrivato un ‘pulsante’ per cancellare ogni traccia di sé sulla rete, dagli account dei social, per arrivare alla disiscrizione dalle mailing list od altri servizi online non più utilizzati.

    Si chiama Deseat.me ed è stato creato da due sviluppatori svedesi, Willie Dahlbo e Linus Unneback, con lo scopo di aiutare chi vuole fare pulizia della propria identità online.

    Accedendo con il proprio account Google, ‘deseat.me’ fa una scansione delle piattaforme e dei servizi web cui gli utenti sono iscritti e fornisce un elenco dei vari account aperti.

    Il sistema dà la possibilità di scegliere se tenere un servizio attivo o se cancellarlo, dando la possibilità di visualizzare gli account di cui si vuole fare a meno e le pagine che si vuole cancellare.

    Il sistema per cancellare ogni traccia di sé sulla rete

     

  • Check Point, violato un milione di account Google

    Check Point, violato un milione di account Google

    TEL AVIV. 3 DIC. E’ stato individuato un nuovo attacco hacker che ha colpito gli utenti che utilizzano i dispositivi Android e ha compromesso finora la sicurezza di oltre un milione di account di diversi servizi Google.
    Il nuovo attacco denominato con il nome di “Gooligan”, è stato individuato dalla società israeliana di sicurezza informatica Check Point che afferma di essere al lavoro con Google per individuarne la fonte.

    Si tratta, secondo i ricercatori, di una campagna che ogni giorno colpisce 13 mila dispositivi.
    L’obiettivo non è quello di rubare dati ma di installare del software dannoso sui dispositivi che porta a scaricare applicazioni che sono parte di uno schema pubblicitario fraudolento.

    Un meccanismo, riporta il sito di Forbes, che frutterebbe ai criminali 320 mila dollari al mese.

    Gooligan, spiega Check Point sul suo sito, riguarda principalmente Android 4, ovvero Jelly Bean e KitKat e 5, Lollipop.

    Il grosso degli attacchi, circa il 57%, riguarda utenti in Asia, mentre solo il 9% a utenti europei.

    Approfondimento

  • Google e il 184° della nascita di Louisa May Alcott

    Google e il 184° della nascita di Louisa May Alcott

    ROMA. 29 NOV. Il doodle odierno di Google è per il Louisa May Alcott che in questo modo celebra il 184° della sua nascita riprendendo i personaggi principali di Piccole Donne, che a loro volta erano stati ricalcati sui familiari di May Alcott.

    Louisa May Alcott è una famosa scrittrice e poetessa americana, che nacque il 29 novembre del 1832.

    E’ l’autrice di un pilastro della letteratura per l’infanzia, Piccole Donne, pubblicato per la prima volta nel 1868 in due volumi, ma è nota anche per le sue battaglie per il femminismo, sostenitrice della soppressione della schiavitù e dell diritto di voto per le donne.

    Il libro Piccole Donne ebbe subito un successo notevolissimo, che spinse May Alcott a scrivere due seguiti alla storia negli anni successivi.

    La caratteristica principale del libro è che i quattro personaggi più importanti sono quattro amiche, quattro personaggi femminili che costituiscono l’inizio della rappresentazione delle donne nei libri, a prescindere da personaggi maschili.

    May Alcott morì nel 1888 a causa probabilmente di un avvelenamento da mercurio.