Autore: Redazione Centrale

  • A Courmayeur va in scena lo snow golf di Audemars Piguet

    Snow golf che passione: Audemars Piguet organizza l’evento sulla neve a Courmayeur il 12 e il 13 febbraio

    COURMAYEUR. 5 FEB. Dopo il successo degli anni scorsi, Audemars Piguet quest’anno organizza la quarta edizione dell’Audemars Piguet Snow Golf Exhibition. Un appuntamento per gli appassionati di golf, ma anche per tutti coloro che vorranno vivere due giorni all’insegna del relax e del divertimento.

    L’evento si tiene il 12 e 13 febbraio presso i Prati di Dolonne, nella splendida cornice della catena del Monte Bianco. Ospite speciale: il giovane Renato Paratore, new entry del dream team dei golf ambassadors Audemars Piguet.

    Lo “snow golf” è uno sport invernale assolutamente originale, in cui è possibile coniugare perfettamente lifestyle e attività fisica, alternando competizioni e momenti di relax.

    Ogni giorno si disputerà una gara, secondo regole che non si distanziano molto da quelle del golf classico. La neve sarà lievemente battuta, per impedire alle palline colorate di affondare e di andare perdute. La formula adottata sarà quella del Pitch & Putt, modalità di gioco veloce e divertente in cui l’handicap di ogni giocatore viene ridotto in virtù della lunghezza del campo, più corta rispetto alla norma.

    Due le competizioni previste: venerdì 12 febbraio, gara 9 buche a coppie 4 palle la migliore Stableford, hcp convertito con tabella Pitch & Putt; sabato 13 febbraio, 9 buche Louisiana a 4 giocatori, convertito con tabella Pitch & Putt – 1/10 della somma della squadra.

    Durante questa seconda giornata di gioco, Audemars Piguet ospita il giovane Renato Paratore, 19enne di talento che da gennaio 2016 è entrato a far parte della rosa di Golf Ambassador Audemars Piguet. Sempre sabato 13 febbraio, una delle sale del Grand Hotel Royal e Golf di Courmayeur si trasformerà nell’esclusiva Audemars Piguet Vip Lounge, dove si terrà la premiazione delle gare e a seguire un cocktail, accompagnato dalla performance live della violinista Elsa Martignoni Violin.

     

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  • L’alterno elogio della burocrazia

    Burocrazia

    GENOVA. 5 FEB. E’ solito interpretare la  tristemente nota “ burocrazia ” (entità vilipesa ed elogiata, a giorni alterni) come un vincolo rigido e liberticida al nostro connaturato istinto civico. Un binario già tracciato, come nello sci di fondo.

    Anche e proprio per questo, è possibile apprezzarla, ritenendola, non a caso, utile difesa, sicuro giaciglio.

    In ultrasintesi, questa ambivalente ed invadente “burocrazia” (rimandandone la semantica a Max Weber), data quotidianamente per defunta, pare, sotto certi aspetti, aggiogare la nostra vita, inaridirne via via la qualità.

    E’ fatto comprensibile che vi siano questioni meritevoli di un ordine-non-casuale-di-trattazione, da sottoporre ad iter di comportamento cui attenersi, a regola. Non di meno, risulta stravagante e, a tratti, preoccupante, osservare quanto la communis opinio non solo ne segua alla lettera i dettami, ma si estenui e ne espanda l’uso a livello domestico, interiorizzandone la natura ed eleggendola a proprio stile di vita.

    E’ davvero misterioso il comportamento di questo “uomo normativo” (citando E. Husserl), quando estende modalità caute ed asettiche  alle proprie relazioni, ignaro delle collaterali  minus-valenze affettive.

    Come introdursi e correre in un labirinto di specchi, tra immagini distorte di sé, da cui se ne potrebbe uscire confusi. Se non contusi.

    Tuttavia, visto che ormai il dado è tratto, non resta che attendere e che mostri l’esito del lancio.

    Orbene, per uscire sani e salvi dall’attesa e dall’impasse, è utile travalicare l’indolenza. E tentare, rispetto alle varietà e sovrapposizioni di regole & regolamenti, non soltanto di essere, ma, soprattutto, di esserci (cit.).

    Solo così, ad un certo inaspettato momento, ci si potrebbe accorgere che è possibile volgere lo sguardo oltre la soffocante prudenza delle ragioni burocratiche.

    In obbligata conclusione, negli inevitabili esiti che tale eventuale scoperta potrà  produrre, cito improvvidamente Deleuze: “il pensiero, nel suo apparato di potere, ha l’effetto nel poter dire alla gente: non prendetemi sul serio perché io penso per voi, perché vi do una conformità, delle norme e delle regole, un’immagine, alle quali voi potrete tanto più sottomettervi quanto più direte “.

    Massimiliano Barbin Bertorelli

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  • Aurèlie Dupont dirigerà il ballo all’Opera di Parigi

    Aurèlie Dupont

    PARIGI. 5 FEB. È un momento di grandi cambiamenti nel mondo della danza, c’è chi va e c’è chi viene. La Scala ha perso Vaziev ed ha acquistato Bigonzetti, adesso l’Opera di Parigi perde Millepied  ed al suo posto subentra Aurèlie Dupont. Un annuncio dato dal direttore Stéphane Lissner nella conferenza stampa indetta oggi pomeriggio a Parigi, a meno di 24 ore delle dimissioni di Benjamin Millepied.

    Dopo i venti anni di regno di Brigitte Lefévre, torna al vertice del ballo un’altra donna e per di più interna al teatro. Aurélie infatti ha condotto tutta la sua carriera all’interno dell’Opera  dando addio alla carriera meno di un anno fa. Fu nominata étoile nel 1998 da Rudolf Nureyev e attualmente ha 43 anni, giovanissima diremmo per una carica così importante.

    Lissner ha deciso velocemente, evidentemente non aveva dubbi a riguardo e la neo direttrice ha dichiarato che affronterà il nuovo compito con tutta la calma necessaria.  La danzatrice pensa a un programma con 13 titoli ed è convinta che non siano sufficienti solo due classici per stagione, come vuole il programma della prossima stagione che porta ancora la firma di Millepied.

    Simpaticamente ha anche dichiarato di non avere alcun talento come coreografa in contrapposizione al suo predecessore di cui questa sera è prevista l’andata in scena di un nuovo lavoro a Palais Garnier.

    Questa decisione fa pensare e riflettere sulle scelte  in uso ultimamente di prediligere coreografi di danza contemporanea a discapito di professionisti con un beck ground totalmente classico, ma Lissner sostiene ancora la sua scelta passata riguardo la nomina di Millepied: «Se n’è andato troppo presto, mentre altri se ne vanno troppo tardi». Noi non volendo essere troppo critici commentiamo: “ai posteri l’ardua sentenza”.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • Riccardo Muti ricoverato per frattura

    Riccardo Muti

    RAVENNA. 5 FEB. Il maestro Riccardo Muti, a causa di una frattura dell’anca conseguenza di una caduta nella sua casa di Ravenna, è stato costretto ad annullare tutti gli impegni presi per le prossime settimane.

    Da poco rientrato da un lungo e importante tour asiatico con tappe in TaiwanGiapponeCina e Sud Corea, Riccardo Muti sarebbe dovuto ripartire già la prossima settimana per Chicago, dove lo attendevano due settimane di concerti con la Chicago Symphony Orchestra di cui è direttore. Ed è stata proprio la portavoce dell’orchestra americana, Eileen Chambers, ad annunciare che il maestro ha dovuto annullare gli impegni previsti tra l’11 e il 20 febbraio.

    Nel 2011 si sono vissuti attimi di paura a Chicago per le condizioni di salute di Muti che durante le prove di un concerto ha accusato un malore. Era collassato dal podio ed era stato portato in ospedale, anche si era subito ripreso. Rientrato d’urgenza in Italia, si era sottoposto ad accertamenti a Milano, ma i medici avevano escluso complicazioni graviper il maestro si era trattato di un lieve disturbo cardiaco che era stato risolto con l’installazione di un pacemaker. Dimesso dopo pochi giorni di degenza, il maestro era subito tornato al lavoro, dirigendo poco più di un mese più tardi un applauditissimo Nabucco a Roma, nell’aula di Montecitorio, per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia.

    Questa volta però ci sarà bisogno di una fase di riabilitazione che terrà il maestro lontano dalle orchestre per un po’ di tempo.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • Sarà il 22 ottobre la giornata del teatro Gratis per tutti

    Dario Franceschini ministro della Cultura

    ROMA. 5 FEB. Franceschini lancia la giornata del teatro , attenzione: Teatro gratis per tutti, un giorno all’anno, il 22 ottobre.

    E’ l’annuncio del ministro della cultura, dopo che ieri sera è stato siglato un accordo tra la direzione generale per lo spettacolo dal vivo del Mibact e Agis. La Giornata del Teatro, con eventi al mattino, al pomeriggio e di sera, riguarderà i tutti teatri sia pubblici sia privati, comprese le fondazioni liriche e i teatri di tradizione.

    “Sarà una grande giornata!” scrive su Twitter il ministro Franceschini commentando l’istituzione della Giornata del Teatro. “La mattina gli spettacoli saranno riservati alle scuole, il pomeriggio e la sera a tutti i cittadini che vorranno. Stiamo ragionando su un meccanismo di prenotazione per non rendere ingestibile la giornata. La nostra intenzione è di ripetere l’iniziativa tutti gli anni. Certamente una parte delle persone che coglieranno questa opportunità dell’ingresso gratuito scoprirà la bellezza di andare a teatro e deciderà di continuare a frequentarlo”.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • Zika, la trasmissione anche per via sessuale, A Dallas primo caso

    Il virus Zika è sessualmente trasmittibile, primo caso a Dallas

    DALLAS. 4 FEB. Ecco arrivare il primo caso di contagio di virus Zika per via sessuale, e il primo avvenuto all’interno degli Stati Uniti.

    Il caso è stato registrato a Dallas, in Texas, e le autorità sanitarie locali, i Dallas County Health and Human Services, riferiscono che per la prima volta il contagio è avvenuto con un rapporto sessuale e non con il morso dell’insetto portatore del virus.

    Secondo quanto scrive su Twitter un funzionario sanitario di Dallas, la persona contagiata avrebbe contratto il virus da un partner che era stato in viaggio in Venezuela.

    Finora le autorità sanitarie internazionali avevano notato solo un caso di possibile trasmissione del virus Zika da persona a persona per via sessuale, ma l’Organizzazione mondiale della sanità aveva affermato che erano necessarie più prove per confermare il contatto sessuale come mezzo di trasmissione.

    Intanto i primi due casi sono stati registrati anche in Irlanda, ad annunciarlo il sistema di sanità pubblica irlandese, lo Health Service Executive, spiegando che i due casi non sono in relazione fra loro e che nessuna delle due persone è incinta.

    Entrambe le persone avevano viaggiato in Paesi interessati dalla diffusione del virus.

    Nel frattempo arrivano aggiornamenti dal mondo sull’epidemia dovuta al virus Zika. Sarebberoo più di 400 i casi di microcefalia dovuti confermati tra ottobre 2015 e gennaio 2016 in Brasile e 3.670 altri casi sospetti sono in esame, come annunciato dal Ministero della salute brasiliano.

    Paesi in cui al momento sono in corso epidemie di virus Zika a rapida evoluzione, con trasmissione in aumento o diffusa: Colombia, Brasile, Suriname, El Salvador, Guiana Francese, Honduras, Martinica (Dipartimento francese d’oltremare), Messico, Panama, Venezuela

    Paesi in cui al momento vengono segnalati casi e trasmissione sporadica a seguito di introduzione recente del virus Zika: Barbados, Bolivia, Ecuador, Guadalupe, Guatemala, Guyana, Haiti, Porto Rico, Paraguay, Saint Martin.

    Il virus di Zika, che si diffonde in modo esponenziale in America Latina attraverso la zanzara Aedes aegypti, vettore anche di dengue, febbre gialla e la chikungunya.

    Il ministero della Salute italiano sul virus Zika: http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=2435

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  • Ilva, domani all’incontro al Mise il viceministro Bellanova

    Ilva Cornigliano Genova

    ROMA. 3 FEB. Quello di domani sarà un giorno fondamentale per il futuro di Ilva Cornigliano. Si svolgerà, infatti, l’incontro al Mise tra il Comitato di Vigilanza e le rappresentanze sindacali.

    All’incontro sarà presente il viceministro Teresa Bellanova come si legge in una nota del Ministero dello Sviluppo Economico.

    Teresa Bellanova è passata da sottosegretario al Ministero del lavoro a viceministro allo Sviluppo Economico al posto di Simona Vicari, che avrebbe dovuto presenziare all’incontro, passata al Ministero dei Trasporti.

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  • Epilessia, lunedì giornata Internazionale: le iniziative

    Fontana di De Ferrari viola per la giornata dell’ epilessia

    GENOVA. 3 GEN. Lunedi’ 8 febbraio, in occasione della Giornata Internazionale dedicata all’epilessia, una delle malattie neurologiche più diffuse al mondo, che in Italia coinvolge circa 500.000 persone con oltre 30.000 nuovi caso l’anno, la Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE), ha promosso una nuova iniziativa che vede i Monumenti più belli e famosi d’Italia illuminarsi di viola, colore simbolo dell’epilessia riconosciuto a livello internazionale.

    Inoltre la LICE sempre per la giornata dell’otto febbraio inaugurerà l’apertura di nuovi centri specializzati per combattere l’Epilessia (www.lice.it), oltre ad un Open Day dedicato a coloro che disconoscono la patologia con visite gratuite, consulenze e sportelli informativi, finalizzati a migliorare la diagnosi, la cura e l’informazione su questa malattia.

    Anche il web si è mobilitato per questa importante giornata: chi ha un profilo facebook infatti può puo’ partecipare alla campagna social #milluminodiviola modificando la propria immagine profilo con l’immagine che si trova a questo link https://zzub.it/milluminodiviola/ e chiedendo ai propri amici di fare lo stesso.

    Su twitter basta utilizzare l’hashtag #milluminodiviola per pubblicare qualunque cosa sull’evento, retwittare i propri tweet e fotografare i monumenti illuminati di viola. Anche l’attrice Francesca Reggiani ha pubblicamente  dato il suo sostegno alla campagna, firmando uno Spot di Sensibilizzazione.

    La Fontana di Piazza de Ferrari si colorerà di viola, colore simbolo dell’epilessia.

    Alle ore 15:00 all’ Ospedale Galliera di Genova, si svolgerà un incontro sull’epilessia dal titolo: ‘Parliamo di Epilessia e Società’ presso il Salone dei Congressi.

    Iniziativa importante è quella dedicata agli open day ospedalieri che promuoveranno l’apertura e le visite gratuite.

    Si inizia giovedì 4 febbraio.

    Referenti: Dott.ssa Alessandra Ferrari e Dott. Gianandrea Ottonello IRCCS AOU San Martino-IST Genova; U.O Neurofisiopatologia Centro Epilessia Padiglione specialità piano terra. Orario: dalle 9.00 alle 15.30

    Accesso libero a consultazioni, distribuzione di materiale informativo

    Venerdì 12 Febbraio

    Referenti: Prof Flavio Nobili e Dott. Dario Arnaldi, IRCCS AOU San Martino-IST Genova; Neurofisiologia Clinica Universitaria Ambulatorio Epilessia

    Padiglione specialità piano fondi.

    Orario: consultazioni telefoniche (0103537568) dalle 14.00 alle 16.00 e dalle 16.00 alle 18.00 accesso libero a consultazioni, distribuzione di materiale informativo

    Martedì 16 Febbraio

    Referenti: Dott.ssa Sandra Anfosso, ASL 1 Ospedale Imperia U.O Neurologia Ambulatorio epilessia primo piano. Orario: dalle 8.00 alle 15.00.

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  • Shaimaa era morta un anno fa uccisa in una manifestazione pacifista

    Shaimaa El Sabbagh era stata uccisa durante una manifestazione pacifita

    Shaimaa El Sabbagh era stata uccisa durante una manifestazione pacifita

    IL CAIRO. 2 FEB. Shaimaa El Sabbagh, operaia e attivista socialista, madre di un bimbo di 5 anni, da sempre impegnata in difesa dei dei diritti dei lavoratori delle fabbriche di Alessandria era stata uccisa sabato 24 gennaio 2015 al Cairo, mentre durante una manifestazione pacifica portava fiori e rose a Tahir per commemorare i morti delle rivolte del 2011. Ad ucciderla un poliziotto che gli ha sparato un proiettile di gomma da pochi metri di distanza, che gli ha perforato cuore e polmoni.

    E’ morta in braccio a suo marito, che cercava di portarla in salvo e a fianco del suo bimbo in lacrime.

    In ospedale, per dare l’autorizzazione per la sepoltura, hanno chiesto ai familiari di dire che si è trattato di suicidio e dal momento della morte, i media egiziani hanno iniziato a dare una versione completamente insensata sulle circostanze della sua fine, puntando il dito addirittura contro i suoi compagni del partito socialista.

    Dopo un anno la piangono ancora i suoi cari e tutti colore che credono nei valori di libertà, ma ancora oggi in Egitto la repressione che colpisce i movimenti islamisti, i partiti laici, i partiti di sinistra ed i movimenti giovanili è la conseguenza del fallimento delle rivolte che qualche hanno fa, hanno dato vita alla cosiddetta primavera araba.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • Un’alternativa ai bambini di ‘ndrangheta

    ‘ndrangheta spacciatori ragazzini

    REGGIO CALABRIA. 2 FEB. E’ una triste realtà, ma ci sono bambini a metà che, nati in famiglie di ‘ndrangheta, imparano troppo presto a dimenticare i loro sogni, perché il loro il futuro è già stato deciso dalla famiglia in cui sono nati.

    Fin da bebè trasportano droga nei pannolini, a 14 anni vengono battezzati, non in chiesa ma secondo i riti mafiosi, imparano a girare il sangue del maiale appena ucciso per familiarizzare con la morte, a 12 anni finiscono sotto processo per omicidio o per concorso esterno in associazione mafiosa, per loro il sangue si lava nel sangue e vendicare una morte fa parte del codice d’onore.

    Bambini che odiano lo Stato perché gli hanno insegnato ad odiarlo. Il carcere per loro è un passaggio naturale, anzi è l’Università più efficiente, perché lì è facile rafforzare i rapporti e stringere alleanze.

    Ma per fortuna qualcosa sta accadendo. Da qualche anno presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria è in atto una rivoluzione. Grazie all’impegno del suo presidente, il Dottor Di Bella, che ha redatto un Protocollo, “Liberi di scegliere”, si cerca di dare ai minori che finiscono nelle maglie della giustizia una possibilità di redenzione, una alternativa, una strada diversa da poter intraprendere. Si dà loro la possibilità di conoscere la normalità, in che modo? Inserendo i ragazzi condannati, per i quali si intravede una possibilità di cambiamento, all’interno di comunità presenti in Calabria, in Sicilia o nel Nord Italia.

    Sino ad ora l’intervento è stato attuato (con un ottimo risultato finale) solo su una trentina di ragazzi. Alcuni, al termine del percorso, hanno deciso di lasciare la propria terra, altri sono tornati a casa.

    Il Protocollo, al momento si basa sul sostegno dei volontari, sull’associazionismo, sulla buona volontà degli uomini dello Stato, ma sarebbe opportuno diventase legge. Per questo è necessario che venga approvato, che lo Stato centrale lo supporti, e che non riguardi solo i ragazzi della provincia di Reggio Calabria, ma che venga esteso a tutti i Tribunali per i minorenni della Calabria e dell’Italia.

    Troppo spesso la giustizia minorile viene considerata una giustizia minore. Invece, lavorare sui giovanissimi, dando loro la possibilità di conoscere una via diversa da quella nella quale sono cresciuti, significa tagliare le radici delle mafie, cancro del nostro Paese.

    FRANCESCA CAMPONERO

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