Autore: Redazione Centrale

  • Evento Storico. Obama è a Cuba in visita ufficiale

    Obama è a Cuba

    L’AVANA. 21 MAR. Evento storico all’ Avana dove dopo ben 88 anni un Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack H. Obama, tocca il suolo di Cuba; in precedenza solo Calvin Coolidge nel gennaio 1928 arrivò a Cuba.

    Barack H. Obama, è arrivato a Cuba nel pomeriggio di domenica per una visita ufficiale, che si svolgerà fino alla mattina del 22 marzo.

    Obama è accompagnato dalla moglie Michelle e dalle sue due figlie, Malia e Sasha, e la madre oltre che dallo staff e da alcuni rappresentanti repubblicani e democratici del Congresso.

    Nel Terminal 1 del’Aeroporto internazionale José Martí a L’Avana è atterrato l’aereo presidenziale Air Force One ed Obama con il suo entourage sono stati ricevuti dal ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez Parrilla, l’ambasciatore di Cuba negli Stati Uniti, José Ramón Cabañas e l’incaricato d’affari dell’ambasciata degli Stati Uniti sull’isola Jeffrey DeLaurentis.

    Sotto una pioggia battente Obama e la delegazione che lo accompagna hanno visitato nel pomeriggio, i siti culturali del Centro Storico dell’Avana Vecchia, dichiarata Patrimonio Culturale dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.

    Obama è poi giunto nella Plaza de Armas, il primo di quelli creati nella città di San Cristóbal de La Habana nel 1519, e dove il Presidente ha ammirato il monumento al padre fondatore Carlos Manuel de Céspedes, il lavoro artista cubano Sergio Lopez Mesa.

    La visita è proseguita nel Palazzo del Museo dei Capitani Generali dove è presente un quadro che riflette l’immagine di Abraham Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti.

    Sosta successiva presso la Cattedrale de L’Avana, accolto dal cardinale Jaime Ortega, arcivescovo dell’arcidiocesi.

    Ed ancora tappa presso lo storico ristorante San Cristobal, uno dei migliori e dei più affascinanti della capitale, per una cena creola

    Seguirà l’incontro ufficiale con Raúl Castro Ruz, al Palazzo della Rivoluzione e il Consiglio di Stato.

    Successivamente si svolgerà un incontro tra imprenditori cubani e americani.

    Infine, nell’ultimo giorno della sua permanenza a Cuba, il presidente degli Stati Uniti terrà un discorso al Gran Teatro de La Habana Alicia Alonso, e seguirà la partita di baseball tra i Tampa Bay Rays di Major League Baseball negli Stati Uniti e la squadra nazionale di Cuba nello stadio Latinoamericano.

    Obama a Cuba su Granma: http://www.granma.cu/obama-en-cuba/2016-03-20/la-plaza-de-armas-recibe-al-presidente-barack-obama-20-03-2016-18-03-03

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  • Istanbul, italiana arrestata è accusata di propaganda pro Pkk

    Giovanni Lanzavecchia in una foto di Facebook

    ISTANBUL. 21 MAR. Un’italiana è stata fermata sabato sera dalla polizia turca in un internet café di Istanbul con l’accusa di aver pubblicato sui social network materiale di propaganda a favore del Pkk curdo.

    Si tratta di Giovanna Lanzavecchia, milanese di 24 anni che si trova ora in un centro di detenzione per stranieri ad Istanbul, in attesa di espulsione.

    La ragazza era arrivata in Turchia da pochi giorni e alloggiava in un albergo di Sultanahmet, poco dopo sarebbe arrivato il fermo.

    La giovane sarebbe accusata anche di aver pubblicato foto su Facebook di combattenti armati del Pkk, considerato da Ankara un’organizzazione terroristica. (nella foto di Facebook: Giovanna Lanzavecchia, la 24enne arrestata ad Istanbul).

     

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  • Un doodle per ricordare della poetessa Alda Merini

    Il doodle per Alda Merini

    Alda Merini

    ROMA. 21 MAR. Google dopo l’annuncio dell’equinozio di primavera in anticipo quest’anno di un giorno con uno dei suoi doodle, ce ne propone uno nuovo per l’ 85° della nascita della poetessa, aforista e scrittrice italiana, Alda Merini.

    Alda Giuseppina Angela Merini nacque il 21 marzo 1931 a Milano in viale Papiniano. E’ considerata una delle poetesse più importanti della letteratura italiana, protagonista indiscussa del panorama letterario, a cavallo tra 900 e il nuovo millennio.

    Chiamata anche “La poetessa dei Navigli”, è stata una donna straordinaria con una vita davvero travagliata studiosa, dotata di una forte intelligenza e di profonda fede cristiana, era una signora di una sensibilità eccezionale.

    Celebre la fra estrapolata dalla sua biografia, La pazza della porta accanto: “Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita”.

    Oggi Alda Merini avrebbe compituo 85 anni. (nelle foto: il nuovo doodle dedicato alla nascita di Alda Merini ed una foto della poetessa).

    Internet: http://www.aldamerini.it/

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  • Spagna, incidente a un bus; 13 morti, 3 italiane ferite

    Incidente in Spagna, 13 morti, tre italiane ferite

    VALENCIA. 20 MAR. Tragedia oggi in Spagna in Catalogna dove un bus che riportava a casa un gruppo di 53 studenti Erasmus (in tutto il bus trasportava 61 persone) che era stato ad un festival di fuochi d’artificio a Valencia, ha avuto un grave incidente su una delle principali autostrade nel nord est della Catalogna, che collega la Spagna alla Francia.

    Secondo El Pais ci sarebbero 13 morti e oltre 40 feriti, fra cui re ragazze italiane. Mentre non si hanno al momento informazioni precise sulla nazionalità dei morti.

    Le autorità spagnole sono in contatto con i consolati a Barcellona di Ungheria, Germania, Svezia, Norvegia, Svizzera, Repubblica Ceca, Nuova Zelanda, Gran Bretagna, Italia, Perù, Bulgaria, Polonia, Irlanda, Palestina, Giappone e Ucraina per avvertire le famiglie e dare informazioni dettagliate sull’incidente.

    Dai primi rilievi, secondo il ministro degli Interni del governo catalano,  potrebbe essersi trattato di un errore dell’autista all’orrigine del grave incidente ma “Saranno le indagini a stabilire le responsabilità, ma è probabile che si tratti di un errore umane”.

    L’articolo su El Pais: http://politica.elpais.com/politica/2016/03/20/actualidad/1458461390_995747.html

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  • Spagna, drammatico incidente a bus: 13 morti, 7 italiani

    Incidente in Spagna, 13 morti, tre italiane ferite

    VALENCIA. 20 MAR. AGGIORNAMENTO. Sarebbero 7 gli italiani vittime dell’incidente occorso al bus.

    La Farnesina invita le famiglie dei connazionali a contattare l’Unità di Crisi al numero 06.36225.

    Tragedia oggi in Spagna in Catalogna dove un bus che riportava a casa un gruppo di 53 studenti Erasmus (in tutto il bus trasportava 61 persone) che era stato ad un festival di fuochi d’artificio a Valencia, ha avuto un grave incidente su una delle principali autostrade nel nord est della Catalogna, che collega la Spagna alla Francia.

    Secondo El Pais ci sarebbero 13 morti e oltre 40 feriti, fra cui re ragazze italiane. Mentre non si hanno al momento informazioni precise sulla nazionalità dei morti.

    Le autorità spagnole sono in contatto con i consolati a Barcellona di Ungheria, Germania, Svezia, Norvegia, Svizzera, Repubblica Ceca, Nuova Zelanda, Gran Bretagna, Italia, Perù, Bulgaria, Polonia, Irlanda, Palestina, Giappone e Ucraina per avvertire le famiglie e dare informazioni dettagliate sull’incidente.

    Dai primi rilievi, secondo il ministro degli Interni del governo catalano,  potrebbe essersi trattato di un errore dell’autista all’orrigine del grave incidente ma “Saranno le indagini a stabilire le responsabilità, ma è probabile che si tratti di un errore umane”.

    L’articolo su El Pais: http://politica.elpais.com/politica/2016/03/20/actualidad/1458461390_995747.html

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  • A Napoli si rievoca la storia del giocattolo con Coppélia

    A Napoli la storia del giocattolo

    NAPOLI. 20 MAR. Sabato 26 marzo nel foyer del Teatro San Carlo di Napoli vi sarà l’inaugurazione della mostra Il Teatro delle Bambole, un’esposizione a rievocare la storia del giocattolo. Questo in occasione della messa in scena del balletto Coppélia (31 marzo – 12 aprile 2016) per la coreografia di Roland Petit, ripresa con la supervisione di Luigi Bonino, con il Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo e l’Orchestra del Massimo napoletano diretta da David Garforth.

    Coppélia, racconta la magica favola della bambola meccanica creata da uno scienziato, il Dottor Coppélius, a immagine e somiglianza di Swanilda, la ragazza di cui egli è segretamente innamorato. Ma Swanilda è invece fidanzata con Frantz, e sembra non accorgersi dell’amore che l’inventore prova per lei.

    Il percorso espositivo della mostra è dedicato in particolare alla collezione di bambole del Museo del Giocattolo dell’Università Suor Orsola Benincasa e vede coinvolti il Teatro di San Carlo, l’Università Suor Orsola Benincasa, l’Accademia delle Belle Arti di Napoli e la Soprintendenza BEAP Napoli – Palazzo Reale. A curare il percorso  è Lucio Turchetta, con la collaborazione del Prof.Vincenzo Capuano, coadiuvati dagli allievi dell’Accademia.

    Alla mostra, visitabile tutti i giorni, secondo gli orari delle visite guidate, dal 26 marzo, si aggiungono anche incontri di approfondimento ed iniziative speciali dedicate agli studenti.

    Il vernissage è aperto alla cittadinanza di Napoli.

    La vista alla mostra è abbinata allo spettacolo o alla visita del Teatro. I biglietti si acquistano attraverso i consueti canali di vendita.

    FRANCESCA CAMPONERO

    Info e prenotazioni [email protected] oppure 0817972468.

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  • Flash mob di Greenpeace sulle trivellazioni

    Il flash mob di Greenpeace per il referendum sulle trivellazioni

    Il flash mob di Greenpeace per il referendum sulle trivellazioni

    GENOVA. 19 MAR. A Genova e in altre 21 città di tutta Italia gli “oil men” di Greenpeace sono entrati in azione per invitare gli italiani al partecipare al referendum sulle trivellazioni offshore del prossimo 17 aprile.

    A Genova, in Piazza San Lorenzo i volontari di Greenpeace, vestiti di nero e con mani e volto sporchi di una sostanza oleosa simile al petrolio, hanno animato un flash mob per richiamare l’attenzione dei cittadini sul referendum.

    Sullo striscione si poteva leggere un chiaro invito al voto del 17 aprile: “O MÂ O NO SE PERTÛZA”. In ciascuna delle 22 città coinvolte, l’appello di Greenpeace a non trivellare il Paese è stato infatti tradotto nei dialetti locali, perché la minaccia petrolifera riguarda tutti gli italiani.

    “Indossare il nero petrolio – spiegano da Greenpeace – è stato un modo per far capire ai cittadini la vera posta in gioco al referendum del 17 aprile: il no alle trivelle è anche un no alla politica energetica del governo fondata sulle vecchie e sporche fonti fossili. Il petrolio è un inquinante capace di entrare nella catena alimentare e risalire fino alle nostre bocche. Con una media di 38 milligrammi per metro cubo, il Mediterraneo è il mare più inquinato dagli idrocarburi al mondo”.

    “Il 17 aprile gli italiani – spiega Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace – hanno la possibilità di fermare le piattaforme più vicine alle nostre coste. Producono solo il 3 per cento del gas di cui l’Italia ha bisogno, e lo 0,8 per cento del nostro consumo annuo di petrolio, ma lo fanno inquinando, e molto. Come dimostra il rapporto ‘Trivelle Fuorilegge’ di Greenpeace, che evidenzia concentrazioni preoccupanti di sostanze tossiche e cancerogene nei fondali vicini alle piattaforme e nelle cozze che ci crescono sopra”.

    Lo scorso luglio Greenpeace ha chiesto al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare i dati di monitoraggio delle piattaforme presenti nei mari italiani che ha fornito i dati di monitoraggio relativi al triennio 2012-2014 di 34 impianti dislocati davanti alle coste di Emilia Romagna, Marche e Abruzzo. Sulle altre piattaforme operanti lungo le nostre coste, un centinaio, o non ci sono monitoraggi o i dati restano secretati.

    I dati che il Ministero ha consegnato a Greenpeace mostrano una contaminazione ben oltre i limiti di legge per le acque costiere per almeno una sostanza chimica pericolosa nei tre quarti dei sedimenti marini vicini alle piattaforme.

    I parametri ambientali eccedono i limiti per almeno due sostanze nel 67% dei campioni analizzati nel 2012, nel 71% nel 2013 e nel 67% nel 2014. Anche nelle cozze la presenza di sostanze inquinanti ha mostrato evidenti criticità.

    Nei sedimenti raccolti in prossimità delle piattaforme e nei tessuti dei mitili raccolti sui piloni di questi impianti si trovano metalli pesanti e idrocarburi, sostanze tossiche e in alcuni casi cancerogene, in concentrazioni talvolta abnormi, paragonabili a quelle che si riscontrano in ambienti contaminati da grandi sversamenti di greggio, come nel disastro della petroliera Prestige in Galizia.

    Internethttp://www.greenpeace.org

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  • Complicare è semplice. Illogica del quotidiano

    Complicare è semplice. Illogica del quotidiano

    GENOVA. 19 MAR. E’  illimitata la capacità ed inusitata la frequenza con le quali l’uomo riesce a complicarsi la vita.

    Tale aspetto lo distanzia progressivamente dal concetto di esperienza intesa come strumento utile a trarre beneficio potenziale da ogni altra precedente situazione, secondo un metodo adattivo ampiamente collaudato, fin dalle origini, da ogni essere vivente.

    Nonostante ciò, egli pare affrontare da neòfita le cose e le vicende ordinarie, implicando una tal gravità e malcelato timore da appesantire, oltre sé stesso, anche chi, a turno, ne segue le sorti.

    Impresa ancor più colossale ed inarrivabile,  riesce persino  a complicare  le cose più “semplici”:  quelle che, se anche meritassero la  nostra “occupazione”,  no di certo la nostra “pre-occupazione”.

    A questo punto del discorso, per meglio chiarire il sintetico e provocatorio assunto, è opportuno esprimere una possibile connotazione di “semplice”, attribuendone il significato a tutto ciò che caratterizza e promana dalla originaria natura umana.

    Bere è una cosa semplice (disponendo d’acqua), “più facile ancora è respirare” canta Lucio Battisti.  E, nella categoria delle cose semplici, a pieno titolo rientrano il confronto con i propri simili, dialogare, esporre i propri pensieri, esprimere sentimenti, qualità essenziale e miracolosa della nostra esistenza.  Inoltre, su tali basi, assegnare adeguate priorità.

    In questa prospettiva,  la priorità assegnata ad una comunicazione latitante,  quantomeno alterna e diffidente o, ancor peggio, tattica e strumentale,  é causa certa di complicanza e di incrinature nei rapporti sociali di qualsivoglia tipo.

    Tatticismi indotti, forse, da eccessiva riverenza o timore verso l’altrui “giudizio”,  da un’innata attenzione nel soppesare ogni singola parola, da un’ avara inclinazione emotiva  tale da escludere gli “altri” piuttosto che includerli,  dal sottrarre piuttosto che aggiungere, dall’omettere  o mistificare piuttosto che rivelare.

    Di certo “mettere in comune”  diviene  un concetto denso di ostacoli, complesso e “rischioso”. Un percorso condiviso che tuttavia assolve alla funzione di inquadramento delle singole questioni, semplificandone la portata ed anticipandone l’eventuale risoluzione.

    A tal proposito, può aiutare a circoscriverne l’ambito la seguente riflessione di J. Lec:  “il peso di un problema va calcolato al lordo, noi compresi”.

    Introdurre troppe variabili in un’equazione  confonde ed allontana la sempre possibile soluzione. Non di meno, ne accresce la difficoltà.  E costituirci noi stessi ad impedimento  diviene illogico, oltreché nocivo.

    A questo punto, ipotizzando una timida ed umbratile veridicità dell’assunto, azzardo una conclusiva proposta: non è il caso di considerare un vero e proprio “reato” tale dannosa propensione a complicare? Non è il caso di prevedere una sostanziosa ammenda per un comportamento così inutilmente inglorioso e civicamente logorante?

    Massimiliano Barbin Bertorelli

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  • Un doodle per la festa del Papà

    Il doodle per la festa del papà

    ROMA. 19 MAR. Buona feste del Papà! da Google. E’ questo il nuovo doodle per la festa odierna del papà. Qui sono disegnate due paia di scarpe, quelle di un genitore e quelle di un bambino sopra un tappeto con la scritta Google.

    In molti Paesi di tradizione religiosa cattolica la festa cade il 19 marzo, giorno associato dalla Chiesa a San Giuseppe, padre putativo di Gesù.

    E non a caso proprio oggi Papa Francesco sbarcherà su Instagram, la piattaforma social per la condivisione di fotografie: ha scelto il nome di “Franciscus”

    Internet: https://g.co/doodle/6x9guj

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  • Adottato Nerone, uno dei gatti più vecchi d’Italia

    Il gatto Nerone

    BRINDISI. 18 MAR. Questa è la storia di Nerone, uno dei gatti più vecchi d’Italia. Nerone è un gattone nero nato nel lontano 1996, raccolto fra i rifiuti quando aveva poche settimane di vita e allattato artificialmente dalle stesse  persone che l’hanno amato per ben 20 anni.

    Per circa un anno Nerone è rimasto completamente solo in una casa vuota, e, nella quale, si avvertiva ancora l’eco di una vita trascorsa, fatta di ricordi, odori e sapori, letti e divani condivisi, le foto incorniciate in cui lui era accanto alla sua proprietaria e gli altri gatti di casa.

    Entrambi i proprietari di Nerone sono deceduti ed anche i due gatti con i quali ha condiviso le sue giornate, Nerone ha perso tutti ma non ha perso la voglia di vivere.

    “Quando sono stata informata della sua storia – afferma Antonella Brunetti, di A.I.D.A.A. – non ho creduto alle mie orecchie e mi sono empaticamente catapultata nei pensieri di Nerone, un gattone che improvvisamente si è ritrovato solo e con la speranza che quella porta d’ingresso si aprisse affinché tutto tornasse alle consuete abitudini di vita”.

    Consapevoli della grossa responsabilità e dopo una lunga selezione abbiamo raggruppato tutti quei requisiti fondamentali affinché Nerone trovasse continuità affettiva , sia nelle condizioni ambientali che per la scelta della persona.

    “L’intento – continua Antonella Brunetti – è stato quello di consentire a Nerone di trascorrere altri anni di vita nel più totale rispetto delle sue abitudini e condizioni fisiche ed etologiche, accanto ad una persona coscienziosa, amorevole  ed in grado di coglierne ogni espressione, anche la più intrinseca”.

    Ogni vivente deve essere rispettato nella sua soggettività, e, un gatto di venti anni è un piccolo grande patrimonio da proteggere. (nella foto: il gattone Nerone, vent’anni d’età, nella nuova abitazione).

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