Autore: Redazione Centrale

  • Marina Macelloni eletta alla presidenza dell’Inpgi

    Marina Macelloni è il nuovo presidente dell’ Inpgi

    ROMA. 8 APR. Per la prima volta nella sua storia l’Inpgi, Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, ha eletto alla presidenza una donna. E’ Marina Macelloni, milanese, caporedattore del Sole 24 Ore.

    Dodici voti per lei, due per il candidato delle opposizioni Carlo Chianura. Macelloni nelle elezioni dello scorso mese di febbraio era candidata nella lista lombarda di L’Inpgi siamo noi, espressione della maggioranza della Fnsi in cui si riconosce anche l’Associazione Ligure dei Giornalisti.

    Macelloni, giornalista professionista dal 1986 e consigliera di amministrazione uscente succede nell’incarico ad Andrea Camporese. Nella prima seduta del Consiglio di amministrazione sono stati eletti anche i vicepresidenti dell’istituto: Giuseppe Gulletta, vicepresidente vicario in rappresentanza dei giornalisti pensionati, ha raccolto 11 preferenze su 14 (2 voti a Paola Cascella e una scheda bianca), mentre Fabrizio Carotti, vicepresidente eletto in quota Fieg, ha ottenuto 14 consensi. Ad entrambe le votazioni non hanno partecipato i rappresentanti del governo che siedono in Consiglio di amministrazione: Mauro Marè, designato dal ministero del Lavoro e della previdenza sociale, e Antonio Funiciello, designato dalla presidenza del Consiglio dei ministri.

    Del Cda fanno inoltre parte, per i giornalisti: Massimo Zennaro, Giuseppe Marzano, Paolo Serventi Longhi, Claudio Scarinzi, Edmondo Rho, Maria Pia Farinella, Carlo Chianura e Paola Cascella.

    La neo Presidente ringraziando il Consiglio di amministrazione per la fiducia, ha voluto ricordare gli importanti impegni che attendono l’Ente nei prossimi mesi: il completamento della riforma pensionistica, il riassetto della gestione patrimoniale e la revisione dello Statuto. “Sono certa – ha commentato la Presidente – che con il massimo della collaborazione da parte di tutte le componenti del Consiglio di amministrazione riusciremo a garantire all’Inpgi sostenibilità e autonomia anche in futuro”.

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  • A 13 anni presa a cinghiate e costretta a prostituirsi dai rom

    Alcuni di loro sfruttano e schiavizzano i minori: dopo il caso del bimbo di 8-9 anni di Genova (nella foto) a Roma è venuto fuori quello di una 13enne presa a cinghiate e costretta a prostituirsi dai rom

    ROMA. 7 APR. Orrore a Roma: presa a cinghiate, costretta a prostituirsi e a chiedere l’elemosina a soli 13 anni. I genitori hanno affidato la figlia 13enne alle zie e alla nonna paterna, tutti di nazionalità romena, perché si erano trasferiti in America. Invece di accudire la ragazzina, l’hanno ridotta in schiavitù. I rom la facevano prostituire nel parcheggio di un supermercato della zona ovest della Capitale.

    Con l’accusa di associazione a delinquere, sfruttamento della prostituzione minorile, falsità ideologica e sostituzione di persona, il Tribunale di Roma oggi  ha emesso quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti delle zie e della nonna della 13enne. I genitori sono stati denunciati per abbandono di minore.

    L’indagine è partita nel dicembre del 2014. I poliziotti del commissariato San Paolo hanno trovato la minore all’interno di un’autovettura in compagnia di pensionato di 67anni, poi arrestato per il reato di tentata induzione alla prostituzione.

    Dal racconto della vittima sono emersi particolari agghiaccianti. Denutrita e analfabeta , la ragazza era stata allevata al solo scopo di procurare soldi alla famiglia. Alle assistenti sociali e agli psicologi, la 13enne ha raccontato che sia lei, sia le sue sorelline, erano costrette a chiedere l’elemosina e a prostituirsi. Quando si rifiutava di eseguire gli ordini ricevuti, venivano prese a cinghiate e lasciate nude e bagnate con l’acqua gelata fuori dal container nel quale vivevano.

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  • Logistica GE-TO-MI: Toti, Rixi e Maroni da Chiamparino

    Toti, Rixi e Maroni dopo Bologna si ritrovano a Novara da Chiamparino per discutere di Logistica del Nord Ovest

    GENOVA. 6 APR. La Regione Liguria partecipa agli Stati generali della Logistica del Nord Ovest in programma a Novara, nell’aula magna dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale (via Perrone 18), per venerdì 8 e sabato 9 aprile. L’evento rientra nell’ambito dell’attuazione del protocollo per lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto e della logistica, sottoscritto lo scorso 11 dicembre dai governatori delle Regioni Liguria, Lombardia e Piemonte.

    Venerdì 8 aprile, dalle 10.15, sono previsti gli interventi degli assessori regionali allo Sviluppo Economico, Porti e Logistica Edoardo Rixi e alle Infrastrutture, Ambiente e Difesa del suolo Giacomo Giampedrone. Sabato 9 aprile, dalle 10.45, la tavola rotonda, moderata da Francesco Antonioli, giornalista del Sole 24 Ore, con i presidenti della Regione Liguria Giovanni Toti, della Regione Lombardia Roberto Maroni e della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.

     

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  • L’Aquila , in 7mila fiaccolata del 7^ anniversario sisma

    La fiaccolata per il settimo anniversario del terremoto a L’Aquila

    L’AQUILA. 6 APR. A sette anni dal tragico 6 aprile del 2009, circa settemila persone hanno partecipato alla fiaccolata per commemorare le 309 vittime del terremoto de L’Aquila.

    La fiaccolata è partita dopo le 22 di ieri sera dal tribunale ed ha risalito  via XX settembre, sfilando davanti a molti dei luoghi della tragedia, fra cui la Casa dello studente dove ci furono otto morti,  per arrivare in piazza Duomo, cuore del centro storico dove poco dopo mezzanotte e mezza e sono stati letti i nomi delle vittime della tragedia con 309 rintocchi di campana.

    Il corteo della fiaccolata è stata aperto con lo striscione con la scritta “Per loro, per tutti. Familiari vittime 2009”; a portarlo i parenti delle vittime del sisma che hanno indossato una t-shirt gialla con la scritta “Verità per la strage de L’Aquila”.

    Accanto a loro i familiari delle vittime Thyssenkrupp, Moby Prince, San Giuliano di Puglia.

    Il programma religioso ha previsto una messa in suffragio delle vittime alla basilica di San Giuseppe Artigiano con alle 1:45 veglia di preghiera alla Cappella della Memoria di Piazza Duomo.

    La manifestazione centrale del programma delle commemorazioni degli scomparsi nel sisma delle 3:32 del 6 aprile 2009, promossa dai familiari delle vittime, è stata quindi un’ulteriore occasione per chiedere “verità e giustizia”, nonostante il processo alla commissione grandi rischi abbia avuto l’epilogo in Cassazione.

    Il 20 novembre scorso era stata confermata la sentenza di appello che ha assolto sei dei sette componenti, che in primo grado erano stati condannati a sei anni di carcere per aver sottovalutato il rischio sismico al termine della riunione del 31 marzo 2009.

    Unica condanna, a due anni, l’ex vicecapo della Protezione civile Bernardo De Bernardinis.

    In un filone parallelo è indagato l’allora capo della Protezione civile Guido Bertolaso.

    Presente a rappresentanza del governo, il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Claudio De Vincenti, che ha detto: “Innanzitutto c’è il ricordo di una tristissima notte, il ricordo delle 309 vittime e di chi ha dovuto abbandonare le proprie case. Poi c’è l’impegno a far riprendere pienamente L’Aquila”.

    Tra i rappresentanti istituzionali, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, e quello del Consiglio abruzzese Giuseppe di Pangrazio.

    Una fiaccolata commemorativa si è tenuta anche a Poggio Picenze.

    Le iniziative del Comune de L’Aquila: http://www.comune.laquila.gov.it/index.php?id_oggetto=3&id_cat=0&id_doc=4300&id_sez_ori=0&template_ori=1&&gtp=1

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  • Brioche, cornetti, croissant, cominciare bene la giornata

    Brioche al bar, quale scegliere

    GENOVA. 6 APR. Le pago un cappuccio e brioche. Io invece ho preso caffè e cornetto. Io cosa le devo di un croissant e una spremuta?

    Quante volte abbiamo sentito pronunciare queste frasi vicino alle casse dei bar, la mattina, anche senza essere a Vienna? Centinaia. E però la brioche non è mai il cornetto, e il cornetto – o chiffero – non è necessariamente proprio il croissant… In linea generale, per fare subito un poco di chiarezza, la brioche è – o tradizionalmente dovrebbe essere – la ricetta con più burro, più uova e più zucchero, e propone un gonfiore più pronunciato ed una consistenza più soffice. Inoltre, il croissant si può realizzare sin dall’origine anche salato, tanto che molte cosiddette brioche salate sono in realtà croissant.

    Come individuare le migliori produzioni? Come tutelare l’artigianato di qualità? Non si tratta di questioni peregrine, oggi che la chimica, le mutagenesi, le materie grasse sostitutive, l’import di mediocre affidabilità,il dilagare di allergie e intolleranze impongono scelte sempre più consapevoli.

    Prima di tutto “verificando” la materia prima (“burro”, ad esempio, è parola che in sé non significa ormai più nulla) e i tempi di lavorazione, dato che questi lievitati richiedono giuste temperature e zero fretta. E’ bene poi premiare chi fa uso di farine non troppo forti, di crescente naturale, di uova davvero biologiche. E infine, al termine della “filiera”, rivolgersi a quei bar e caffetterie dove i prodotti sono ben riparati da apposite teche, non abbandonati open air, col rischio igienico dei continui contatti e dei colpi di tosse dei clienti…

    Immaginando una “scheda” di degustazione organolettica, un po’ come si fa con vini, olii, formaggi, salumi, mieli, cioccolati…, una brioche o un cornetto di qualità debbono proporre una superficie abbastanza croccante, segno di cottura attenta, e alveolature interne significative, segno che l’impasto ha potuto fermentare lentamente… Il naso avverte un profumo nitido ma non invasivo, e la vaniglia non è sostituita dalla più economica vanillina. La consistenza morbida e lieve fa da preludio ad un sapore dolce, appagante, che fonde le diverse note gustative, ma non troppo zuccherino né aromatizzato, poiché un elenco interminabile di ingredienti, fra cui gli aromi, può “mascherare” difetti vari o un sapore che, senza rinforzi, risulterebbe troppo anonimo…

    Domattina, quindi, colazione dove?

    Umberto Curti, www.ligucibario.com

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  • Se n’è andato l’ultimo capo indiano d’America

    Joseph Medicine Crow, ultimo capo indiano d’America

    GENOVA. 6 APR. A 102 anni se ne è andato l’ultimo guerriero, Joseph Medicine Crow, capo indiano, memoria storica della sua tribù . La sua è stata un’esistenza vissuta tra prove di coraggio, storia e tradizione.

    Nipote di un leader famoso, Yellowtail, Joseph da bambino ascoltava le storie sulla battaglia di Little Big Horn del 1876 da un suo parente che servì come scout il tenente colonnello George Armstrong Custer.Da quando aveva  6 anni gli  furono insegnate le prime tattiche su come infiltrarsi nel campo nemico. E’ stato abituato a muoversi in un territorio ostile e difficile, in tutte le condizioni climatiche il che gli è servito non poco quando era al fronte, durante il secondo conflitto mondiale.

    Joseph, però, era anche famoso per quello che sapeva, ossia dettagli importanti della storia dei nativi americani. Alcuni legati a fatti cruciali e famosi, come la battaglia del Little Bighorn, quella dove morì il generale Custer e oltre 200 cavalleggeri del Settimo. Un testimone indiretto che ha contribuito a tramandare quell’epoca, segnata da sofferenze, drammi, avventure.

    Dopo aver ottenuto un master in antropologia, nel 1939, Medicine si è lanciato in un’altra campagna, quella per far conoscere la vita degli Indiani delle Pianure, raccogliendo e rilanciando aspetti a volte poco noti, fornendo particolari fissati da una memoria definita straordinaria. Un’azione che aveva anche un altro fine: legare i due mondi, l’indiano e quello dei bianchi. Nel 2009 il presidente Obama gli ha conferito la medaglia per la libertà, un gesto sincero verso un grande uomo.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • WhatsApp: Nessuno potrà entrare nei messaggi privati

    whatsApp: nessunoi potrà entrare nei messaggi privati

    MOUNTAIN VIEW. 5 APR. WhatsApp annuncia una svolta a livello di privacy e sicurezza: tutti i messaggi e le chiamate vocali che passeranno sulla sua piattaforma saranno automaticamente criptati.

    Verrà così garantita una protezione maggiore per il suo miliardo di utenti nel mondo, come già da tempo fa Telegram.

    Lo annuncia con un post su Facebook Jan Koum, fondatore della piattaforma di proprietà dello stesso Facebook.

    “Riconosciamo il lavoro importante delle forze dell’ordine nel tenere le persone al sicuro – scrive Whatsapp – ma gli sforzi per indebolire la cifratura dei dati espongono le informazioni delle persone all’abuso di cybercriminali, hacker e Stati canaglia”.

    Ed ancora: “Sono due anni che lavoriamo per dare alle persone una migliore sicurezza per le loro conversazioni su WhatsApp. Ora sono orgoglioso che il nostro team abbia raggiunto questo traguardo: d’ora in poi ogni messaggio, foto, video, file e messaggio vocale inviato sarà criptato di default se il mittente e il destinatario useranno entrambi l’ultima versione della nostra applicazione. Anche le chat di gruppo e le chiamate vocali saranno criptate”.

    “Nessuno, si legge nel blog della compagnia, potrà entrare nei messaggi inviati, “nemmeno regimi repressivi oppure noi stessi”.

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  • Cesare Maldini non c’è più, lutto nel mondo del calcio

    Cesare Maldini

    MILANO 3 APR. Lutto nel mondo del calcio. All’ età di 84 anni è morto Cesare Maldini, ex giocatore del Milan ed ex allenatore della Nazionale italiana di calcio e padre di Paolo, ex terzino rossonero.

    Ne ha dato notizia la stessa famiglia Maldini, che con una nota ‘annuncia con immenso dolore la scomparsa di Cesare nella notte tra sabato e domenica’.

    Cesare Maldini storica bandiera del Milan, era nato a Trieste nel 1932, dopo aver esordito a 21 anni con la maglia della Triestina era, poi, passato al Milan e con i rossoneri da difensore ha giocato fino al 1966 innalzando, nel 1963, la Coppa dei Campioni. Con i rossoneri ha vinto anche quattro scudetti.

    Da allenatore Maldini è stato vice di Bearzot ai Mondiali di Spagna vinti dall’Italia nel 1982.
    Dal 1986 al 1996 ha allenato la nazionale italiana Under 21, con cui ha vinto tre campionati europei, passando nel ’96 sulla panchina della nazionale maggiore portando gli azzurri ai Mondiali di Francia del 1998.

    Nel 2001 ha allenato il Paraguay portandolo ai Mondiali di Corea del 2002. Negli ultimi anni era stato anche commentatore sportivo per Al Jazeera.

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  • Irpef non pagata, c’è la smentita del Genoa: notizia infondata

    L’a.d. del Genoa Alessandro Zarbano e la società Genoa su caso Irpef: tutto pagato e certificato, documentazione già in mano agli organi preposti

    GENOVA. 2 APR. Caso Irpef. Tutto pagato e certificato. La documentazione è già in mano agli organi preposti. Stasera il Genoa di Enrico Preziosi ha diffuso il seguente comunicato ufficiale: “In relazione alla notizia, destituita di ogni fondamento, inerente il presunto mancato versamento di ritenute Irpef sugli stipendi, il Genoa Cfc comunica di aver provveduto nell’anno indicato (2014) al pagamento di oltre 18 milioni e mezzo di euro corrispondenti a quanto dovuto. La società ricorda che l’adempimento di tale pagamento è stato propedeutico alla regolare iscrizione al campionato ed è certificato dagli organismi sportivi preposti”.

    Il Grifone ha replicato così ai rumours di un’inchiesta in corso da parte della procura genovese, sulla base di una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate, che avrebbe coinvolto l’a.d. del Genoa Alessandro Zarbano.

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  • E’ morto Fabrizio Forquet, vice direttore del Sole 24 Ore

    Fabrizio Forquet

    ROMA. 2 APR. Fabrizio Forquet, Vice direttore del Sole 24 Ore, classe 1967, è mancato.

    La notizia è stata accolta con profonda commozione e dolore, a partire dai colleghi del Sole 24 Ore.

    Forquet, che lavorava al Sole 24 Ore dal 1988, ha lottato per due settimane contro un grave malore che lo aveva colto improvvisamente.

    In precedenza ha lavorato al Foglio e al Mattino. Come editorialista è stato per anni un commentatore stimato in particolare sui temi della politica e della politica economica.

    Tra l’altro dirigeva il master in management politico Luiss-Sole24 Ore e il master in giornalismo del Sole 24 Ore.

    Ha scritto libri sui temi dell’Europa, della politica economica, della comunicazione.

    Forquet era nato a Napoli, dove si era laureato in Lettere, indirizzo Storia economica, presso l’Università Federico II, con 110 e lode, per poi specializzarsi in giornalismo a Roma alla Luiss Guido Carli.

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