Autore: Redazione Centrale

  • Repubblica Italiana, un nuovo doodle per la ricorrenza

    Repubblica Italiana, un nuovo doodle per la ricorrenza

    ROMA. 2 GIU. Ecco, oggi per il 2 giugno, apparire sull’home page del più noto motore di ricerca, Google, un nuovo doodle, in occasione della Festa della Repubblica Italiana: il Quirinale a Roma con la bandiera italiana che sventola all’interno di una ‘O’ e la scritta ‘Google’ sopra un tricolore.

    La Festa della Repubblica italiana si celebra il 2 giugno. Si festeggia un passaggio storico per il nostro paese: prprio il referendum del 2 giugno 1946, con il quale gli italiani passarono dalla monarchia alla Repubblica e la votazione dei deputati all’Assemblea costituente.

    La Repubblica vinse con 12.717.923 voti contro i 10.719.284 voti monarchici, ma fu un voto che vide un paese sostanzialmente spaccato, con il Sud a premiare il regno e il Nord ad ambire alla repubblica.

    Non mancarono, al tempo, polemiche e sospetti, ma il 18 giugno 1946, la Corte di Cassazione proclamò la nascita della Repubblica italiana.

    Il 2 giugno fu una data storica anche per un altro motivo: la prima partecipazione delle donne al voto.

    Oggi nella capitale e in tutte le città italiane si svolgono i tradizinali festeggiamenti.

    A Roma, con la deposizione della corona d’alloro all’Altare della Patria da parte del presidente della Repubblica; poi ai Fori imperiali, la parata che vede passare in rassegna le forze armate e i corpi dello Stato.

    Nel pomeriggio dalle 15:00 alle 19:00, si apriranno al pubblico i Giardini del Palazzo del Quirinale, con l’esecuzione dei complessi bandistici dell’Aeronautica Militare, della Marina Militare, della Guardia di Finanza, dell’Esercito Italiano, della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. (nell’immagine: il doodle di Google in occasione della ricorrenza della Repubblica Italiana e nel video la parata a Roma per le celebrazioni della Repubblica Italiana con le Frecce Tricolori e la sfilata delle forze armate).

    https://g.co/doodle/4y5mjs

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  • Italia, i convocati di Conte per Euro ’16: fuori Bonaventura, dentro Bernardeschi

    Antonio Conte

    ROMA 1 GIU.  Antonio Conte ha reso noto l’elenco dei 23 convocati per la Fase Finale del Campionato Europeo in programma dal prossimo 10 giugno in Francia: l’annuncio del Ct è arrivato in serata nel corso di ‘Sogno Azzurro’, la trasmissione di Rai 1 che ha presentato in diretta televisiva al pubblico italiano i giocatori inseriti nella lista ufficiale inviata alla UEFA. Saranno aggregati alla squadra anche Meret, Rugani, Benassi e Zappacosta.
    Arrivati negli studi dell’Auditorium Rai del Foro Italico a bordo delle nuove vetture Pandazzurri, i 23 convocati saranno ripresi dalle telecamere Rai anche al momento di salire sul Frecciarossa 1000, il treno ad alta velocità di Trenitalia che li porterà al Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove continueranno ad allenarsi in vista dell’amichevole con la Finlandia in programma il 6 giugno a Verona e della partenza fissata nella serata dell’8 giugno per Montpellier, quartier generale della Nazionale in Francia.

    Gli Azzurri, inseriti nel Gruppo E, faranno il loro esordio nel Campionato Europeo il 13 giugno (ore 21) a Lione contro il Belgio, il 17 (ore 15) affronteranno la Svezia a Tolosa e il 22 giugno (ore 21) se la vedranno con la Repubblica d’Irlanda a Lille nell’ultima gara del girone.

    I numeri di maglia dei 23 Azzurri convocati per l’Europeo

    Portieri: 1 Gianluigi Buffon (Juventus), 13 Federico Marchetti (Lazio), 12 Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain);
    Difensori: 15 Andrea Barzagli (Juventus), 19 Leonardo Bonucci (Juventus), 3 Giorgio Chiellini (Juventus), 5 Angelo Obinze Ogbonna (West Ham);
    Esterni: 21 Federico Bernardeschi (Fiorentina), 6 Antonio Candreva (Lazio), 4 Matteo Darmian (Manchester United), 2 Mattia De Sciglio (Milan), 22 Stephan El Shaarawy (Roma);
    Centrocampisti: 16 Daniele De Rossi (Roma), 8 Alessandro Florenzi (Roma), 23 Emanuele Giaccherini (Bologna),10 Thiago Motta (Paris Saint Germain), 18 Marco Parolo (Lazio), 14 Stefano Sturaro (Juventus);
    Attaccanti: 17 Citadin Martins Eder (Inter), 11 Ciro Immobile (Torino), 20 Lorenzo Insigne (Napoli), 9 Graziano Pellè (Southampton), 7 Simone Zaza (Juventus).

    *Aggregati alla squadra Marco Benassi (Torino), Alex Meret (Udinese), Daniele Rugani (Juventus) e Davide Zappacosta (Torino)

    Staff – Commissario tecnico: Antonio Conte; Team Manager: Gabriele Oriali; Segretario: Mauro Vladovich; Assistenti Tecnici: Angelo Alessio, Massimo Carrera, Gianluca Spinelli, Gianluca Conte e Mauro Sandreani; Preparatori Atletici: Costantino Coratti e Paolo Bertelli; Medici Federali: Enrico Castellacci e Luca Gatteschi; Massofisioterapisti: Aldo Esposito, Alessandro Donato, Takahiro Yamamoto, Pasquale Raia, Emanuele Randelli.

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  • Il sacro vino nell’antichità mediterranea

    La cultura del vino negli antichi greci

    GENOVA. 1 GIU. Oltre che bevanda, nell’antichità mediterranea il vino era anche alimento, sacro fin dai tempi di Dioniso (il Bacco dei Romani), dio incline all’ebbrezza ma al tempo stesso esperto di aratro e di miele.

    La vite giunse progressivamente in Mediterraneo da est, cioè dal luogo in cui si leva il sole. I Fenici, marinai e commercianti evoluti, circuitarono specie e pratiche prima dei Greci.

    Erodoto aveva attribuito ai Persiani una sfrenata inclinazione al vino, i Greci risultarono più contenuti ed esigenti, benché diluissero il vino con acqua marina, lo affumicassero, e impermeabilizzassero le anfore con resina di pino (aromatica)… Peraltro, quando i giovani ateniesi giuravano lealtà alla patria e agli dèi, invocavano – come testimoni – le vigne, il grano, l’orzo, gli ulivi, i fichi. E nell’Iliade e nell’Odissea già ricorrono sia alcuni luoghi vitati (Arne, Istiga, Epidauro) sia alcuni vini (il Pramnio, quello di Lemno, quello di Ismaro col quale Odisseo inebriò il Ciclope).

    I Greci bevevano vino nel symposion, fase del banchetto classico successiva al deipnon (cena) e finalizzata a “stare” con gli altri, ritualmente, giocando a “còttabo” e seguendo i suggerimenti di un simposiarca, che presiedeva al tutto e officiava libagioni moderate. Ed è Roma, anche grazie ai suoi acuti studiosi di ruralità, che attenua l’import a beneficio dei propri vini ormai tipici, che in séguito trasporta la viticoltura nelle Gallie e che rende Spagna, Marocco ed Egitto nazioni esportatrici di produzioni d’élite, non di rado dentro recipienti in cui già si segnano l’annata e la provenienza delle uve… Quelle vendemmie erano sovente tardive, perché da uve surmaturate si ottenevano vini densi, dolci, aromatici “alla greca”, che – qualora di qualità – tolleravano meglio la vecchiaia, altrimenti andavano bevuti sùbito.

    La loro “liquorosità” riusciva talmente grata che alcuni territori importarono ed impiantarono direttamente i vitigni da cui quei vini si ottenevano. Questi vitigni storici, insieme agli alloctoni, compongono l’attuale ampelografia mediterranea, sovente caratterizzata da fattori pedoclimatici unici al mondo.

    Il vino da sempre accompagna il corpo di Cristo nella liturgia eucaristica, il vino è vita e civiltà in chiara contrapposizione all’arretratezza oscura, il vino incarna ed evoca la mediterraneità (la Sicilia da sola oggi ne produce tanto quanto l’Australia, potrebbe figurare come settima nazione produttrice al mondo…).

    E come se non bastasse scriveva già l’enciclopedista Plinio il Vecchio che “nella qualità del vino influiscono il luogo e il tipo di terreno, e non l’uva o la scelta del vitigno, dato che la medesima varietà piantata in luoghi differenti genera qualità differenti”. Voilà dunque un vino mediterraneo che molti in generale hanno via via qualificato come generoso, longevo, portatore – ancora una volta – di caratteri unici e “solari” anche in virtù della vicinanza fra vigne e mare, lo zibibbo di Pantelleria, il moscato greco di Patrasso e Rodi, le malvasie sarde (malvasia deriva da Monemvasia, porto bizantino nel Peloponneso donde salpavano i vini di Creta e Cipro, destinati ad ecclesiastici e potenti)…

    Un panorama ampelografico che in Italia poggia su terroir pienamente vocati come Liguria, Sardegna, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia… In Francia focalizza subito Corsica, Provenza e Languedoc-Roussillon. In Spagna individua le autenticità prioritarie in Catalogna, Valencia, Murcia e Andalusia. Ottimi vini si producono anche in Slovenia, Croazia, Grecia, Cipro, Turchia, Israele, Libano (la felice valle della Bekaa, già fenicia, dove la vite soprattutto a bacca bianca alligna a causa o in virtù del colonialismo francese, che dominò l’area fra le due guerre. Si realizzano alcuni milioni di bottiglie (il 40% delle quali viene esportato in una ventina di Paesi), fra cui splendidi barricati e vini dolci liquorosi).

    Umberto Curti, www.ligucibario.com

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  • Concordia, confermata condanna a 16 anni per Schettino

    La Costa Concordia naufragata all’ Isola del Giglio

    FIRENZE. 31 MAG. E’ stata confermata la condanna a 16 anni di reclusione a Francesco Schettino, ex comandante della Costa Concordia naufragata contro alcuni scogli dell’Isola del Giglio. A deciderlo stasera la corte d’appello di Firenze.

    A Firenze – rispetto all’aula di Grosseto – si sono sentite più nette le critiche della difesa agli ufficiali della nave, che non lo avrebbero supportato adeguatamente in plancia, tra cui Ciro Ambrosio, Silvia Coronica, il cartografo Simone Canessa.

    La difesa ha provato a rimarcare anche la conseguenza sull’incidente dell’errore del timoniere indonesiano, Jacob Rusli Bin e ha cercato di tirare in ballo la compagnia.

    Tutti temi che però nella valutazione del pubblico ministero non rilevano, non hanno caratteristiche di novità tali da far rivedere il giudizio.

    L’accusa ha mantenuto la sua linea ferma contro Schettino, ha sottolineato il disonore per la marina italiana riguardo all’abbandono della nave mentre c’erano ancora persone a bordo, ha ribadito che non ci sono state parole di scusa o di pentimento.

    Il pg Giancarlo Ferrucci, ha chiesto 27 anni di condanna, ha riproposto l’aggravante della ‘colpa cosciente’; mentre il pm Alessandro Leopizzi di Grosseto, ha detto che “la colpa fu anche di altri” che hanno già patteggiato, “ma questo,non cancella le colpe di Schettino”.

    Nel mentre Schettino non ha assistito a nessuna udienza di Firenze mantenendo sempre, così, un profilo basso. (nella foto: la Costa Concordia naufragata all’ Isola del Giglio e appoggiata sul lato destro. Il naufragio avvenì venerdì 13 gennaio 2012 alle 21:45:05 nelle acque dell’Isola del Giglio quando la nave urtò uno scoglio riportando l’apertura di una falla lunga circa 70 metri sul lato sinistro dell’opera viva. L’impatto provocò un forte sbandamento e un arenamento sullo scalino roccioso del basso fondale prospiciente Punta Gabbianara, a nord di Giglio Porto, seguito dal parziale affondamento della nave. L’incidente provocò 32 morti tra i passeggeri e l’equipaggio della Costa Concordia; ai quali seguì la morte di un sommozzatore mentre era intento a collaborare nei lavori di rimozione del relitto).

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  • Arriva al cinema Sexxx, il film che ha conquistato Madonna

    Arriva al cinema Sexxx, il film che ha conquistato Madonna

    GENOVA. 31 MAG. Dopo il successo di critica e di pubblico al Torino Film Festival, il 4 e 5 luglio nelle sale italiane arriva Sexxx, il film libero e sensuale ispirato allo spettacolo di Matteo Levaggi, considerato una delle espressioni di punta della danza contemporanea italiana nel mondo.

    È una sera di novembre quando il regista Davide Ferrario si reca alla Lavanderia a Vapore di Collegno, edificio ottocentesco poco lontano da Rivoli adibito un tempo al lavaggio dei panni del Regio Manicomio e ora centro d’eccellenza della danza. Sta per assistere a SEXXX, lo spettacolo di Matteo Levaggi messo in scena dal Balletto Teatro di Torino, e ne rimarrà talmente colpito da decidere di farne un film.

    Come sempre accade per le opere di Ferrario, però, SEXXX non è solo la documentazione di quanto il regista osserva quella sera. La messa in scena della coreografia per il cinema – realizzata con montaggio e punti di vista insoliti per la videodanza tradizionale e con una colonna sonora che contempla David Bowie, Ultravox, Giorgio Canali, The Longcut, Ooioo e Massimo Zamboni mentre la musica originale per il balletto è di Bruno Raco – si arricchisce infatti di ricognizioni visive sul corpo nudo raccontato attraverso varie forme espressive, dalla pittura classica ai set dei film porno, con anche l’aggiunta di una sorta di fiction in forma di cortometraggio.

    Dopo la presentazione all’ultimo Torino Film Festival,  la stessa Madonna ha chiesto di vedere il film, inviando quindi i suoi apprezzamenti al regista. “Il corpo e il suo linguaggio – dice il regista riguardo a Levaggi – e sono da sempre tra i temi che mi interessano di più. Per questo SEXXX è una ricognizione visuale sulla messa in scena del corpo nudo: dai nudi classici di Tintoretto e Palma il Vecchio fino a quelli dei set porno visitati quando realizzai GUARDAMI. Insieme danza, documentario, fiction e forse video arte, il film non si lascia ingabbiare da nessun genere. Ho cercato di riprendere la danza come se raccontasse una storia, utilizzando uno stile strettamente cinematografico, quasi che la macchina da presa fosse un altro elemento della coreografia, spesso aggiungendo movimento a movimento. Credo che l’esperienza che ne avrà lo spettatore sarà lontanissima da quella del punto di vista della platea che ha visto lo spettacolo a Collegno”.

    Il film di Ferrario non si rivolge solo agli appassionati di danza moderna ma parla anche a coloro che si interrogano a tutto tondo sul ruolo della fisicità e del gesto nel mondo contemporaneo, come testimonia la sequenza della performance di Levaggi stesso con gli artisti visivi Corpicrudi.

    SEXXX  è prodotto da Rossofuoco con il sostegno di Lombardia Film Commision e Film Commission Torino Piemonte, sarà nelle sale italiane distribuito da Nexo Digital con il media partner MYmovies.it.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • Cincinnati, bimbo cade nella gabbia del gorilla che viene abbattuto

    Il bambino nella gabbia del gorilla di Cincinnati

    CINCINNATI. 31 MAG. Un bambino di quattro anni è caduto nella gabbia di un gorilla, nello zoo di Cincinnati, in Ohio, il tutto sotto gli occhi terrorizzati dei genitori.

    Si tratta del gorilla di pianura, Harambe, 17 anni ed appartenente ad una specie a rischio d’estinzione. Harambe ha visto il bambino cadere gli si è avvicinato e lo ha tirato per i pantaloncini mettendolo in piedi, il tutto fra le urla dei genitori del bimbo e dei visitatori dello zoo.

    Per salvare il bambino il direttore dello zoo ha poi preso la decisione di sopprimere il gorilla.

    “E’ stata valutata come una situazione pericolosa, con il bambino in pericolo di vita”, ha detto Thane Maynard, direttore delle zoo.

    “E’ un giorno triste – prosegue Maynard – La decisione giusta è stata presa, è stata una decisione difficile. Abbiamo protocolli e procedure da seguire in situazioni di emergenza, ma non abbiamo mai avuto un caso come questo nel nostro zoo, con un animale pericoloso che deve essere ucciso per emergenza”…. “Abbiamo deciso di sparare invece di usare tranquillanti perché in una situazione di tensione ci sarebbe voluto troppo tempo prima che i farmaci avessero avuto effetto”.

    Il video dell’incidente mostra attimi di panico, di urla di genitori e dei visitatori dello zoo. Lo zoo è stato chiuso dopo l’incidente e dovrebbe riaprire nelle prossime ore.

    E sul web, soprattutto sui social network, è esplosa la polemica e la rabbia con gli internauti che hanno mosse accuse pesanti sia al direttore che ha compiuto un “atto che poteva essere evitato”, sia ai “genitori sprovveduti che hanno lasciato cadere il loro bimbo di quattro anni dentro la gabbia” ed, ancora, contro lo zoo definito una “prigione con un detenuto innocente” e a favore del gorilla “Tu non hai fatto nulla al cucciolo umano, ti sei fermato, lo hai guardato, non avevi nessuna intenzione di aggredirlo. Lo giravi con delicatezza, afferrandolo per i pantaloncini, e poi lo hai portato al riparo dalle urla degli esseri umani”. “Muori da innocente dentro una prigione di Cincinnati”. “La tua specie non avrebbe mai lasciato cadere un cucciolo…”

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  • Sbranata a 46 anni da un coccodrillo in Australia

    Sbranata da un coccodrillo in Australia

    QUEENSLAN – AUSTRALIA. 30 MAG. E’ successo in Australia: ieri sera una donna di 46 anni è stata attaccata e trascinata via da un coccodrillo nel parco nazionale di Daintree, mentre faceva il bagno nell’acqua bassa insieme ad un’amica presso la foce di un fiume. La sua amica, di 47 anni, ha tentato invano di salvarla dalle zanne del rettile, ma è stato tutto inutile.  Ha dato subito l’allarme in un vicino negozio, ed attualmente è ricoverata in ospedale in stato di shock con una ferita al braccio causata da un colpo di coda dell’animale.

    Continuano le ricerche della vittima con imbarcazioni e un elicottero attrezzato con apparecchiature di termografia, ma il deputato locale Warren Entsch ha giustamente fatto presente che la donna ha ignorato i cartelli di allerta. Ora si temono ritorsioni contro i coccodrilli il che non sarebbe giusto.

    “Questa è una tragedia, ma era evitabile. Non si può legiferare contro la stupidità umana. Vi sono cartelli di avvertimento dappertutto”, ha detto Entsch. L’attacco è avvenuto non lontano da dove un bambino di 5 anni è stato ucciso da un coccodrillo di oltre 4 metri nel 2009 e dal luogo in cui una donna di 43 anni ha subito la stessa sorte mentre nuotava in un ruscello nel 1985. Chissà perchè a qualcuno piace con leggerezza sfidare il peggio.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • Italia-Scozia, Conte “I ragazzi si sono impegnati”

    Antonio Conte

    GENOVA 30 MAG. “Ci abbiamo messo molto impegno, ma il campo non ci ha aiutato, era in pessime condizioni. Stiamo lavorando, bisogna continuare così: mi sono piaciute applicazione, voglia e determinazione dei ragazzi, sappiamo che c’è da lavorare e che ci aspetta un percorso difficile. L’importante è che lo sappiamo”: è categorico, Antonio Conte, al termine della partita. Una vittoria di misura contro la Scozia quarantesima nel ranking FIFA, ma comunque reduce da un doppio successo contro la Repubblica Ceca e la Danimarca.
    Tante domande per il cittì. “Se sapremo trovare la brillantezza per l’esordio contro il Belgio? Non sono mago. Pensiamo piuttosto alle cose positive: non abbiamo preso gol, loro non hanno mai tirato in porta e siamo tornati alla vittoria. Se dormirò? Dopo una partita è sempre difficile che io dorma, c’è l’adrenalina alta. De Rossi ha dato buone risposte? Vediamo se la ha date anche per me…”.

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  • India, Finmeccanica finisce in black list, annullate gare vinte

    India, Finmeccanica finisce in black list, annullate gare vinte

    NUOVA DELHI. 30 MAG. Il governo indiano ha deciso di annullare tutte le gare vinte da Finmeccanica per le sue forze armate, iniziativa che preannuncia l’inserimento in una blacklist del gruppo italiano sotto inchiesta per lo scandalo delle tangenti pagate nella fornitura di elicotteri AgustaWestland all’aeronautica militare indiana.

    In una intervista all’agenzia di stampa Pti, il ministro della Difesa Manohar Parrikar precisa come il processo di inclusione di Finmeccanica e delle sue controllate nella blacklist indiana sia già cominciato e che di questo è stata data comunicazione al ministero della Giustizia.

    “Dovunque c’è una intenzione di acquisizione da parte di Finmeccanica e delle sue sussidiarie – ha chiarito il ministro – le corrispondenti richieste di presentare una proposta da parte dell’India saranno revocate. Su questo sono molto chiaro”… “la manutenzione regolare e l’importazione di pezzi di ricambio di materiale pgià acquisito saranno mantenute, solo le nuove acquisizioni saranno bloccate”.

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  • 22enne trovata morta, l’ex confessa: L’ho bruciata viva

    L’autore del terribile omicidio Vincenzo Paduano mentre abbraccia la sua vittima la 22enne Sara (foto di Facebook)

    ROMA. 30 MAG. Ha confessato l’omicidio di Sara Di Pietrantonio, Vincenzo Paduano, l’ex ragazzo 27enne della studentessa 22enne trovata morta, all’alba di domenica 29 maggio, semi carbonizzata nei pressi della sua auto in fiamme, in via della Magliana, alla periferia di Roma.

    Il 27enne dopo un lungo interrogatorio è crollato e ha ammesso il terribile e crudele omicidio.

    Paduano era stato il fidanzato di Sara per due anni poi, il loro rapporto si era interrotto poco tempo fa.

    Si è trattato di un terribile omicidio con gli investigatori che hanno ammesso che “Sara è stata bruciata viva dal suo ex”.

    Lo stesso capo della Squadra Mobile di Roma Luigi Silipo, visibilmente toccato, durante la conferenza stampa, ha dichiarato: “In 25 anni di lavoro non avevo mai visto un delitto così atroce”.

    L’ex l’avrebbe inseguita a piedi e data alle fiamme quando era ancora viva mentre la ragazza chiedeva disperatamente aiuto.

    Secondo una ricostruzone Vincenzo avrebbe aspettato Sara sotto casa del nuovo ragazzo e poi, quanto ha visto che arrivava, si è allontanato conoscendo la strada che avrebbe fatto.

    Su via della Magliana l’avrebbe poi raggiunta e stretta costringendola ad accostarsi. Poi, dopo una lite in macchina, l’assassino avrebbe cosparso con l’alcol l’auto e anche Sara che però sarebbe riuscita a scendere per cercare di mettersi in salvo. Lui però l’ha raggiunta e le ha dato fuoco.

    Sembra che la giovane abbia chiesto aiuto anche a delle macchine che passavano, ma nessuno si è fermato.

    A tale proposito il sostituto procuratore di Roma Maria Monteleone dirante la conferenza stampa sul fermo Vincenzo Paduano. “Ci vuole coraggio da parte dei cittadini, da parte di chi passa e vede qualcuno in difficoltà, forse se qualcuno si fosse fermato Sara sarebbe ancora viva”. Poi l’esortazione della Monteleone a non aver paura a denunciare gli episodi di violenza in cui incorrono le donne, spesso giovanissime, ma anche le violenze che avvengono nelle famiglie.
    “Una telefonata al 113 è gratis: se si vedono cose strane è un dovere chiamare forze ordine”, ha aggiunto il capo della squadra mobile di Roma, Luigi Silipo. (nelle foto: la 22enne Sara Di Pietrantonio abbracciata al suo assassino, il luogo dove è avvenuto il delitto, l’auto bruciata e una bella foto di Sara su Facebook).

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