Autore: Redazione Centrale

  • Guido Miani trionfa a Riva del Garda

    Guido Miani trionfa a Riva del Garda

    Il podio dell’ ultima tappa a Riva del Garda

    TRENTO. 10 LUG. L’ ultima tappa del circuito riservato ai Melges 20 ha consentito alla imbarcazione di Guido Miani di sovvertire il pronostico della vigilia e di trionfare nelle Sailing Series 2016. Spettacolari e combattute le regate dell’ ultima tappa del circuito che, oltre a dare a “Out of Reach” il titolo delle regate internazionali della Fraglia della vela Riva per i Melges 20, ha portato Miani anche in testa alla graduatoria mondiale.

    Il team dello Yacht Club de Monaco conquista infatti anche il primo posto provvisorio nella Ranking Mondiale di Classe, dopo 9 eventi disputati con 86 team classificati in rappresentanza di ben 18 Nazioni. La lunga stagione di regate internazionali Melges 20 ha segnato dunque i primi verdetti.

    Tutto è accaduto nelle ultime 48 ore di prove quando SECTION 16 non è riescita a fermare PINTA timonata da Michael Illbruck (con John Kostecky alla tattica e Federico Michetti trimmer) che a due prove dal termine si è portata al comando, superando SECTION 16 e con OUT OF REACH al terzo posto della graduatoria generale. Sulla partenza dell’ ultima prova PINTA è stata costretta però da una penalità a gareggiare sempre in rimonta.

    Esattamente come avvenne due anni or sono, sullo stesso campo velico quando all’ ultimo metro Guido Miani conquistò le Series, OUT OF REACH si è dimostrata la più in giornata e con una condotta coraggiosa ha conquistato il titolo di Campione Melges 20 Sailing Series 2016. Ora il circuito si ferma fino alle gare di Marina di Scarlino a fine agosto, dove è in programma il Russian Open Championship, ultimo test agonistico prima del campionato iridato in programma sullo stesso campo di regata dal 24 al 27 agosto.

    Questa la classifica finale. Melges 20: 1) Out of Reach (Guido Miani, Monaco), 136; 2) Pinta (Michael Illbruck, Stati Uniti), 140; 3)Section 16 (Richard Davies, Svizzera),148; 4) Stig (Alessandro Rombelli, Italia), 149; 5) Fremito D’Arja (Dario Levi, Italia), 245; 6)Russian Bogatyrs (Igor Rytov, Russia), 263; 7) Mezzaluna (Marco Franchini, Italia), 281; 8) Mascalzone Latino Jr. (Achille Onorato, Italia), 283; 9) Raya (Matteo Marenghi Vaselli, Monaco), 291; 10) Pirogovo (Alexander Ezhkov,Russia), 295.
    PAOLO ALMANZI

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  • Il salvataggio del “ pensiero unico ” de Il Nano Morgante

    Il salvataggio del pensiero unico

    GENOVA. 9 LUG. In questo preciso momento storico ed all’interno di tale specifico imbuto sociale e culturale, sembra pacifico poter affermare che il pensiero individuale, in qualunque cosa consista (più o meno lecita), transiti ed attinga, in una omologante sincronia, anche dalla mente altrui. E che tale irriconosciuta coincidenza di idee la si trovi soddisfacente.

    In tal senso, senza usare ulteriori rocamboleschi giri di parole, pare che ognuno, per comodità d’esercizio e per non incorrere nell’errore, abbia concordato ed accordato i propri pensieri in base a ciò che hanno in mente coloro che gli stanno intorno.

    E qualora l’individuo, eventualmente, per sfrontata volontà di autoaffermazione semantica, osasse pensare e fare di testa propria, non trascuri di informare il suo nuovo pensiero a ciò che in qualche misura è commisurabile, riferibile e plausibile per il suo ambito di riferimento.

    In tal modo, (forse)  eviterà scontri frontali, litigi dissennati, sfoghi cutanei, gastriti, ansiolitici e cardiotonici come se piovesse.

    Chiunque dovrebbe infatti sapere a cosa, e a chi, va incontro, in caso  di tale irriverente scelta cadornista di discostarsi da un pensiero collettivo e da un agire comune.

    “Uomo avvisato mezzo salvato”, recita un collaudato modo-di-dire.

    Ma se ora, a bocce e, soprattutto, a menti ferme, si volesse trasmutare il “mezzo salvato” in un salvataggio “intero”, andrebbe rivisto e riconsiderato il ragionamento appena svolto, sia in termini di riparametrazione dei risultati esperiti, sia in termini di una effettiva qualità individuale ed anche collettiva.

    Considerata infatti la potenzialità di ciascun individuo quale “insieme di sensazioni distinte continuamente mutevoli” (cit. C. Baudelaire), non è mai deprecabile esprimere il proprio naturale “cromatismo emotivo”.

    Cosicché, in nome di una ri-conquistata biodiversità giustapposta al “pensiero unico” (termine tratto dal gergo economicista), anche il presente intorno a noi coerentemente si dispone ad un migliore e più fruttuoso cambiamento.

    Di conseguenza, altrettanto magicamente, “di tempo in tempo, anche il passato (cambia)” (cit. A. Gargani).

    Massimiliano Barbin Bertorelli

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  • Euro ’16: Ronaldo spegne la favola Galles, stasera Francia-Germania

    Euro 2016

    GENOVA 7 LUG.  Si spegne la favola del Galles di Gareth Bale che sperava di coronare lo storico risultato di arriva alla finale di un Europeo: ma il Portogallo di Ronaldo è stato troppo superiore nella semifinale di Lione.
    Il primo tempo è comunque molto equilibrato e nessuna delle due squadre riesce a superare l’altra. Poi nella ripresa, appena rientrati dagli spogliatoi, i lusitani imprimono un’accelerata decisiva in tre minuti.
    Al ’50 Cristiano Ronaldo salta più in alto di tutti e di testa porta in vantaggio i suoi, poi sempre il talento del Real Madrid inventa un assist, abbastanza fortuito, su cui una deviazione di Nani diventa decisiva. Seconda finale continentale per il Portogallo dopo quella persa con la Grecia nel 2004, per il Galles un cammino comunque da ricordare.

    Oggi ore 21 Francia-Germania

    fc

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  • XIV° edizione Kilowatt Festival a Sansepolcro

    XIV° edizione Kilowatt Festival a Sansepolcro

    AREZZO. 7 LUG. Un ricco programma quello della  XIV° edizione di Kilowatt Festival che dal 15 al 23 luglio 2016 propone teatro, danza, musica, arti visive ed incontri che faranno di Sansepolcro, ente capofila del progetto europeo Be SpectACTive, un punto di riferimento nel panorama teatrale nazionale dal forte respiro internazionale.

    Tra i nomi più conosciuti al grande pubblico, quelli del matematico Piergiorgio Odifreddi e del gruppo musicale Tiromancino, accanto a buona parte dell’eccellenza della scena teatrale, musicale e coreografica italiana e internazionale. 61 le repliche di spettacoli di teatro d’innovazione e danza contemporanea, tra le quali 21 fra prime assolute e anteprime nazionali, eventi musicali, oltre 150 artisti coinvolti, nonché una significativa  quantità di eventi collaterali come incontri, mostre e altre attività legate alle arti visive.

    Promosso dall’associazione CapoTrave/Kilowatt diretta dal regista e drammaturgo Luca Ricci, Kilowatt Festival è realizzato in collaborazione con il Comune di Sansepolcro (Ar), con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Toscana e di numerosi sponsor locali.

    Il titolo di questa edizione “E’ tempo di risplendere” è tratto da un verso della grande poetessa Amelia Rosselli. Al Kilowatt Festival saranno presentati diversi spettacoli frutto di collaborazioni progettuali, come la collaborazione con In-Box, la più importante rete nazionale per la distribuzione della scena teatrale emergente, l’incontro pubblico di CReSCo – Coordinamento della Scena Contemporanea, di cui CapoTrave/Kilowatt è socio fondatore, gli spettacoli del Network Anticorpi XL, prima rete nazionale indipendente per la promozione della danza d’autore, gli spettacoli del progetto Playing Identities, finanziato dall Commissione Europea per creare interazione tra patrimonio artistico e spettacolo dal vivo, che porterà a Sansepolcro quattro giovani registi europei, Harry Wilson (UK), Sadurni Vergés (ES), Povilas Makauskas (LT),  Mădălina Iulia Timofte (RO).

    In prima nazionale, Michael De Cock presenta “Kamyon”, uno spettacolo che parla delle attuali migrazioni dal Medio Oriente all’Europa, ambientato dentro un camion (da mercoledì 20 a venerdì 22 luglio), a seguire  “Walking on the Moon”, spettacolo di CK Teatro, che utilizza teatro d’attore e tecnologie 3D.

    Anche quest’anno si confermano sia il fortunato esperimento della programmazione della spiaggia teatrale nella piazza principale della città e l’attività dei Visionari, circa 25 cittadini di Sansepolcro che hanno lavorato durante l’inverno per selezionare 9 spettacoli da inserire nella programmazione.

    Aprirà il Kilowatt Festival una prima nazionale dell’artista italo-canadese Daniele Bartolini con “The Stranger”, un format urban-immersive, creato per la fruizione di un solo spettatore alla volta, nel quale il pubblico è trasformato in attore, perduto in un labirinto urbano.Tra le punte di diamante della nuova danza internazionale due giovani compagnie presenteranno in prima nazionale le loro ultime creazioni. Sono i franco-spagnoli HURyCAN, e i costaricani Los Innato, questi ultimi con  “Eterea”.

    Oltre ai progetti internazionali, per la programmazione riservata alla danza il festival ospiterà altri  dieci spettacoli, tra cui i nuovi lavori di alcuni fra i coreografi di punta della nuova danza italiana come Giorgia Nardin, Nicola Galli, Giovanni Leonarduzzi, Francesco Colaleo, due dei coreografi selezionati dal progetto Anghiari Dance Hub – Salvo Lombardo e Tommaso Monza – e tre progetti scelti dal gruppo dei Visionari, Ilenia Romano, la compagnia Körper e Dehors / Audela.

    Ancora più ricca e variegata la programmazione dedicata al teatro, con Piergiorgio Odifreddi e Mariangela Gualtieri, poetessa e drammaturga fra le più note del panorama culturale italiano fino alla prova d’attore di Fabrizio Falco, premio Ubu 2015.

    Nuova sezione musicale del festival “Prospettiva Rock”, progetto curato da Paco Mengozzi, che ha selezionato, tramite bando pubblico, 6 band o singoli musicisti ai quali sono stati forniti 10 giorni di formazione. Ad apertura del programma musicale di Kilowatt, il 16 luglio, saranno in Piazza Torre di Berta i Tiromancino, che presenteranno il loro ultimo album “Nel respiro del mondo”. (nella foto: la locandina di Kilowatt Festival).

    FRANCESCA CAMPONERO

    Per il programma completo potete consultare il sito www.kilowattfestival.it

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  • IIS, corso sulla saldatura robotizzata e diploma IIW-EWF

    IIS, corso sulla saldatura robotizzata e diploma IIW-EWF

    GENOVA. 7 GIU. Il Gruppo IIS, Istituto Italiano della Saldatura, organizza il primo corso incentrato sulle applicazioni industriali della saldatura robotizzata e ad alto livello di automatizzazione.

    Il corso, organizzato in collaborazione con SIRI (Associazione Italiana Robotica Automazione) vuole rispondere a queste e a molte altre esigenze, sentite fra le aziende manifatturiere e fra i produttori di impianti, per il ruolo determinante che le applicazioni dei processi di saldatura automatizzati e robotizzati rivestono, se correttamente validati ed integrati nel processo produttivo, nel migliorare il controllo del processo di fabbricazione.

    Ci domandiamo spesso: il giunto che sarà realizzato da un robot è stato concepito e progettato correttamente? E’ idoneo per un processo robotizzato? Le figure operative per la gestione del robot possiedono le conoscenze per ottimizzare il processo saldatura?
    Chi in azienda possiede l’esperienza per individuare i corretti parametri di saldatura o per effettuare modifiche ed ottimizzazioni a volte non possiede le competenze di programmazione o di manutenzione alla base della gestione di processi automatizzati.

    Il corso ha una durata totale di 134 ore di lezione, sviluppate in quattro settimane non consecutive, fra Settembre e Novembre 2016 e si terrà a Genova presso la sede dell’Istituto Italiano della Saldatura.

    E’ fondamentalmente dedicato a coloro che vogliono acquisire una conoscenza approfondita degli aspetti tecnologici, impiantistici, di programmazione e di manutenzione degli impianti robotizzati, meccanizzati ed orbitali per saldatura; inoltre, fornisce le conoscenze tecniche per una corretta concezione e tipizzazione dei dettagli di saldatura destinati ad essere realizzati con sistemi robotizzati o ad elevato grado di automatizzazione, e per  l’impostazione dei parametri ottimali di saldatura in funzione del tipo di materiale, della tipologia di giunzione, della produttività richiesta.

    Il Corso ha una finalità: formare figure di coordinamento ad alto livello di specializzazione che uniscano le competenze necessarie per la gestione e la manutenzione degli impianti a diverso livello di automatizzazione con le idonee conoscenze per l’ottimizzazione del processo “saldatura”.

    Chi supererà il Corso otterrà il “Diploma internazionale IIW-EWF di International Diploma in Mechanized, Orbital and Robot Welding – Comprehensive level”.

    Si ricorda che chi è in possesso di qualifiche IWS-IWT-IWE potrà accedere al corso a partire dalla seconda settimana di lezione. L’iscrizione entro il 29 Luglio 2016 darà diritto ad uno sconto del 20% sulla quota di iscrizione.

    Per avere tutti i dettagli del corso, i requisiti di accesso, i prezzi, le date esatte, come iscriversi, basta contattare il sito http://www.iis.it/news/international-diploma-mechanized-orbital-and-robot-welding-comprehensive-level.

    Ulteriori informazioni si possono avere dall’Ing. Simone Rusca (IIS PROGRESS, 010.8341.430, [email protected]).

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  • “La Formula 1 mette l’alcol al volante”. Protestano le associazioni europee per la salute

    BRUXELLES 7 LUG. 40 organizzazioni schierate sul fronte della Salute Pubblica ed espressione della società civile di tutto il mondo chiedono di interrompere la sponsorizzazione delle bevande alcoliche alla F1.

    Heineken recentemente ha inaugurato un nuovo accordo di sponsorizzazione alla F1, un accordo della durata di 5 anni e stimato ammontare a 150 milioni di dollari. Con questo accordo, Heineken si piazza fra i principali sponsor dello sport motoristico per eccellenza, potendo dispiegare cartelloni pubblicitari a bordo pista, potendo dare il proprio nome agli eventi ed altre attività promozionali collegate. Le bevande alcoliche ormai dominano fra gli sponsor della F1, collegando uno sport così popolare ad una sostanza che causa danni fisici, mentali e sociali (ancorchè evitabili), ed in particolare che si pone come uno dei principali killer sulle nostre strade.

    Mariann Skar, Segretario Generale dell’Alleanza Europea per le Politiche sul’Alcol, ha dichiarato:  “La F1 si dovrebbe chiedere se vuole rimanere uno sport motoristico o se vuole diventare un evento alcolico.  Chi ha osservato il GP di Monaco 2015, ha trovato 11 riferimenti a marche di alcolici ogni minuto, uno ogni cinque secondi. Cosa succederà adesso che Heineken entra con tutto il suo peso fra gli sponsor, in aggiunta agli altri? Tanto la F1 come l’industria dell’alcol vogliono essere visti come imprese responsabili, ma allora devono interrompere questo legame e l’alcol deve allontanarsi da uno sport come la F1.”

    L’alcol alla  guida è uno dei principali killer sulle nostre strade, insieme alla velocità. Il programma “Obiettivi per uno sviluppo sostenibile” delle Nazioni Unite ha posto come target il dimezzamento dei morti e dei feriti causati da incidenti stradali (target 3.6). Il principio basilare di non mescolare alcol e guida è chiaramente espresso sia nella legislazione europea (Direttiva sui servizi mediatici audio-visuali) sia nel codice di autoregolamentazione della stessa industria dell’alcol. Sorprende quindi vedere come sia la F1 sia la Heineken possano considerare la pratica della sponsorizzazione come una cosa diversa dalla pubblicità.

    “Noi siamo, di conseguenza, – continua Mariann Skar – a favore di una legislazione più severa, sia da parte della Commissione Europea, sia dai singoli Stati Membri, i quali tutti dovrebbero seguire l’esempio della Francia, che ha da molti anni bandito la sponsorizzazione delle bevande alcoliche dagli eventi sportivi”.

    Una lettera dai contenuti analoghi è stata inviata da Eurocare – Associazione Europea per la Salvaguardia della Salute – direttamente a Jean Todt, Presidente della FIA.

    Marcello Di Meglio

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  • Un doodle per il 155° della nascita di Nettie Maria Stevens

    Il doodle di Nettie MAria Stevens

    ROMA. 7 LUG. Google celebra i 155 anni della nascita della scienziata Nettie Maria Stevens.

    Nettie Maria Stevens, Cavendish, 7 luglio 1861 – Baltimora, 4 maggio 1912, è stata una genetista e microbiologa statunitense.

    Lei e Edmund Beecher Wilson, con ricerche indipendenti, furono i primi a descrivere la base cromosomica del sesso.

    Il doodle di Google rappresenta la studiosa al microscopio; alle spalle la omnipresente scritta ‘Google’ con all’interno di una ‘O’ i cromosomi ‘X’ e ‘Y’.

    Nettie Maria Stevens, studiando i vermi della farina, riuscì a stabilire che lo sperma dei maschi conteneva tutti e due i cromosomi che determinano il sesso, X e Y, mentre le cellule riproduttive delle femmine contenevano solo il cromosoma X.

    Comprovando che il sesso di un organismo è determinato dal suo patrimonio genetico. Nei primi anni del ‘900 Stevens continuò a studiare una cinquantina di insetti, compreso il moscerino della frutta e a osservare e a descrivere le differenze nei cromosomi dei gameti, correlandoli con le differenze di sesso.

    Il doodle: https://g.co/doodle/nbpytm

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  • Euro ’16: L’Islanda torna in patria, l’abbraccio da favola di un’intera nazione

    Islanda celebra la propria nazionale

    GENOVA 6 LUG. L’Islanda è tornata a casa dopo uno splendido Europeo, ma non è un ritorno come gli altri: la forte identità nazionale ha reso questo momento, normale per altre squadre, una vera e propria festa nazionale.
    Una folla oceanica ha accolto i propri Vikinghi a Reykjavik la capitale ritmando, a tempo di tamburo, inscenando quella Geyser Sound che ha così emozionato l’Europa nella competizione continentale ad ogni partita della nazionale islandese.
    Aspetto che sicuramente stride con i comportamenti di alcuni azzurri come Zaza e soprattutto Pellè, che hanno dimostrato, nel corso dell’ultimo atto contro la Germania, poca identità nazionale e molta spocchia e personalismo nel calciare i rigori.
    E l’Itala deve ancora imparare molto dall’Islanda sotto l’aspetto della cultura sportiva.

    fc

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  • E’ morto il regista Michael Cimino

    Michael Cimino

    GENOVA. 4 LUG. Aveva 77 anni il regista Michael Cimino ed è stato il simbolo del cinema hollywoodiano degli anni Settanta.

    All’anagrafe risultava nato nel 1939 ma sul suo passaporto c’era scritto 1959.

    Ultimamente si scatenarono molti pettegolezzi soprattutto intorno alla trasformazione del suo aspetto. Si diceva che si fosse sottoposto a un’operazione per cambiare sesso. In un’intervista a Vanity Fair, al giornalista che gli chiedeva conto della metamorfosi, parlò di come si mangiava male sui set e quindi della semplice decisione di perdere peso, di un piccolo intervento per sistemare una mascella “non perfettamente allineata” e “una bocca troppo piccola”. Negò di aver subito interventi agli zigomi e di essere diventato biondo, “lo sono sempre stato”.

    Cimino in ogni modo resta noto per il suo film Il cacciatore iniziato a girare nel 1976. Il regista poteva vantare un cast stellato come Meryl Streep, Robert De Niro, John Cazale e John Savage. Il film riflette le complesse dinamiche suscitate  dalla guerra in Vietnam e le conseguenze che si ripercossero sui loro sopravvissuti. Il cacciatore conquista cinque Oscar dopo aver ottenuto nove nomination ed è campione d’incassi.

    Debutta come regista nel 1974 col film Una calibro 20 per lo specialista con Clint Eastwood. Negli anni Ottanta realizza un western dal titolo I cancelli del cielo ma il film non ottiene il successo desiderato a causa di un eccesso di costi e recensioni negative in seguito alla sua uscita. A questo fallimento la sua immagine vacilla e la sua carriera si arresta.

    In seguito a questa crisi, Cimino ci riprova realizzando film come L’anno del dragone nel 1984 e Il siciliano nel 1987 ma la ripresa è lenta e faticosa.

    Negli anni Novanta realizza il remake del film Ore disperate e Verso il sole del 1996 che segna il suo allontanamento dal mondo del cinema.

    Malgrado le diverse le numerose difficoltà incontrate durante la carriera, Michael Cimino può essere considerato un regista di fama internazionale ed il mondo del cinema piange sentitamente la sua perdita.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • Italia, Conte ai saluti: “E’ stato un onore per me essere Ct”

    Antonio Conte

    GENOVA 4 GIU.  C’è ancora amarezza per la sconfitta ai rigori dell’Italia con la Germania. C’è rammarico per essere arrivati ad un passo dalla semifinale. Ma la delusione lascia spazio anche all’orgoglio, alla consapevolezza di essere usciti a testa alta dopo aver giocato alla pari con i campioni del mondo in carica. E’ stata un’avventura emozionante quella della Nazionale di Antonio Conte, un percorso ad ostacoli iniziato il 9 settembre 2014 nelle qualificazioni, chiuse al primo posto in classifica da imbattuti con 7 vittorie e 3 pareggi, e proseguito in Francia tra infortuni e un tabellone mai così difficile, con gli Azzurri capaci di vincere il proprio girone davanti al Belgio e di battere agli ottavi i campioni d’Europa della Spagna prima di arrendersi solo ai rigori nei quarti di finale.

    “Sono emotivamente molto coinvolto – confessa Antonio Conte, salutato dal caloroso applauso di tutti i giornalisti presenti nella sala stampa di ‘Casa Azzurri’ – ancor più oggi rispetto a ieri perché il giorno dopo realizzi che è finita. Dispiace tanto per i ragazzi, per me è stato un grande onore allenarli, mi hanno dato davvero tutto quello che avevano. Ci tengo a ringraziare lo staff, i cuochi, i magazzinieri e tutte le persone che hanno lavorato con noi. Un particolare ringraziamento va a Mauro Vladovich e a Lele Oriali, ho conosciuto in questi due anni una persona dai grandi valori. Ringrazio il presidente Tavecchio per avermi dato la possibilità di vivere questa esperienza straordinaria e mi auguro che sia un arrivederci e non un addio”.

    Il Ct ha poi ringraziato la stampa: “Abbiamo lavorato due anni insieme, abbiamo imparato a conoscerci. So che non sono una persona semplice, ma mi sembra che siamo arrivati a un punto di stima reciproca. Mi sento in dovere di dirvi grazie per la collaborazione”. Infine un in bocca al lupo al suo successore sulla panchina azzurra: “Auguro tutto il bene possibile alla Nazionale e a Ventura. Sono convinto della bontà del lavoro fatto e che la FIGC abbia intrapreso una bella strada, che può portare in alto i nostri colori. L’obiettivo raggiunto in questo Europeo è che siamo rispettati da tutti dopo aver tenuto testa ai campioni d’Europa e del mondo”.

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