Autore: Redazione Centrale

  • Slow Food. “Terra Madre Salone del Gusto 2016″: la Rete dei Soci e l’”uovo spaziale”

    TORINO 1 AGO. Prosegue a tappe il viaggio di avvicinamento di LN a “Terra Madre Salone del Gusto 2016”

    “Perchè organizziamo questo evento? La risposta è semplice: lo facciamo perchè è il modo migliore di rappresentare di tutto ciò che Slow Food realizza durante l’anno”. Sceglie queste parole Gaetano Pascale (in foto), Presidente di Slow Food Italia, per raccontare la prossima edizione di “Terra Madre Salone del Gusto”, a Torino dal 22 al 26 settembre prossimi.

    Un momento per tirare le somme, ma anche per offrire al pubblico vecchio e nuovo un vero e proprio “estratto” di ciò che significa Slow Food: “A Torino i visitatori troveranno tutti i nostri progetti in una forma condensata, sintetizzata. Così il nostro impegno nell’occuparci di cibo e produttori sarà rappresentato nel grande Mercato che troverete al Parco del Valentino, mentre il nostro lavoro con le scuole e per i più giovani sarà rappresentato dagli appuntamenti di Slow Food Educazione, solo per darvi un assaggio. L’evento è la sintesi ma anche il collettore. È il momento in cui facciamo il punto sul percorso che abbiamo fatto finora, e sulla strada da imboccare per il futuro. Per noi è l’esame, il momento che dà senso e concretezza agli anni di studio e di lavoro che l’hanno preceduto”.

    Un esame che sarebbe impossibile sostenere e superare senza gli elementi chiave su cui poggiano la struttura e il senso stesso dell’associazione.

    Fondamentale il rapporto con i soci. Un ballo a due che ha cambiato forma e ritmo molte volte dal 1996, anno della prima edizione dell’evento, fino a oggi, con il ricco calendario di appuntamenti a loro riservato. “Quest’anno abbiamo scelto questa forma per due motivi molto importanti: il primo nasce dal fatto che, per trasmettere meglio un messaggio ampio e globale come il nostro non c’è niente di meglio del “fare insieme”. Il secondo invece è legato a un senso di appartenenza che vogliamo coltivare. Per noi il socio non è solo una tessera, ma è una persona con cui condividiamo una visione, portiamo avanti le battaglie giornaliere e difendiamo il diritto al cibo buono per tutti. Per questo aspettiamo tutti i soci a Torino, per discutere con loro, ascoltare i loro consigli e costruire insieme l’associazione di domani”. Soci che sono protagonisti della grande rete di Terra Madre che unisce produttori, cuochi, ricercatori, esperti e “semplici” appassionati che collaborano con Slow Food: “Se riusciamo a portare le produzioni buone, pulite e giuste da tutto il mondo è grazie alla rete che ogni giorno lavora per tutelare prodotti e varietà che altrimenti andrebbero persi”.

    Ultimo in questo elenco, ma non per ordine d’importanza, il ruolo fondamentale dei Presìdi Slow Food e delle Comunità del cibo, che sono “innanzitutto i volti di chi sta dietro quel prodotto: se togli questo aspetto, smettono di essere un modello, un riferimento. Oggi sono un veicolo straordinario della ricchezza di ogni Paese, in particolare il nostro: la loro importanza dipende molto dalla storia dei produttori che li seguono dalla loro origine fino alle nostre tavole, e quale migliore occasione di Terra Madre Salone del Gusto per dar loro l’occasione di raccontarsi? Quello che ci auguriamo è che questo messaggio sia d’ispirazione non solo a chi vuole imparare come fare la spesa e mangiare in modo sostenibile, ma anche a chi lavora nel settore del cibo, perchè in questo periodo storico decisivo sia motivato a preferire l’identità alla logica miope dell’economia di scala”.

    Le novità che attendono i visitatori

    Davide Scabin e la rivincita delle acciughe tra Terra e Spazio

    Secondo la più rinomata letteratura di fantascienza, nel futuro viaggeremo su auto volanti, i robot ci aiuteranno nelle faccende domestiche e ci nutriremo di pillole energetiche. Un futuro, insomma, in cui la tecnologia fa da padrona e le buone abitudini gastronomiche sono state abbandonate e sostituite da metodi più sbrigativi.

    Ma l’idea di Davide Scabin (in foto), uno degli chef più eclettici e visionari della cucina italiana, è un’altra: “In realtà vorrei che tra vent’anni ci fosse pane, burro e acciughe al verde come quello che faceva mia nonna”, a sottolineare quel ritorno alla tradizione, al cibo vero e genuino, preparato con pochi ingredienti, protagonista indiscusso delle ultime tendenze culinarie.

    L’occhio lungimirante puntato sul futuro, Scabin è sempre stato un anticipatore del suo tempo e uno sperimentatore: lo dimostrano il Cyber Egg – suo piatto di punta – e il pasto preparato per l’astronauta italiano Luca Parmitano in occasione della sua ultima missione nello spazio. Ma significativa è stata anche la sua scelta, qualche anno fa, di “portare un piatto di pasta a un congresso internazionale”, quando tutti gli altri chef presentavano pietanze ricercate ed elaborate.

    Siamo già alla terza rivoluzione in cucina e ora, in quello che sembra un ritorno alle origini, ci ritroviamo a valorizzare la nostra tradizione, i nostri piatti, quelli preparati con amore e semplicità.

    Ed è così che lo chef del “Combal.Zero” di Rivoli introduce la lezione sul cibo del futuro che terrà a “Terra Madre Salone del Gusto 2016”: un appuntamento imperdibile riservato solo ai soci Slow Food e inserito nelle Storie di Cuochi e di Cucina. Con “Scabinsky Runner: 2036 licenza di cucinare” faremo un salto in avanti e proveremo a immaginare cosa metteremo sulle nostre tavole tra vent’anni.

    Cibo liofilizzato o cibo vero? Pillole o pastasciutta?

    Accanto alla semplicità di pane, burro e acciughe, secondo Scabin non dovranno mancare i legumi: “riportiamoli in cucina e diamo ai bambini quello che mangiavano i nostri nonni!”

    Legumi veri – lenticchie, ceci, fagioli – preparati senza grandi elaborazioni, serviti a casa e nelle mense delle scuole. Sarà una gastronomia fatta di piccoli gesti quotidiani, riducendo il consumo di carne e prendendosi cura di un orto: “in città o in campagna, quello che importa sarà accudire le proprie piantine, raccoglierne i frutti e imparare a utilizzarli in cucina, diventando produttori e consumatori allo stesso tempo, e ricordandosi che voler bene alla terra è proprio questo. Perché in fondo la vera innovazione è saper apprezzare la nostra cucina, darle valore e renderla protagonista del nostro futuro”..

    Marcello Di Meglio

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  • Luke Aikins, da 7mila metri senza paracadute: è record del mondo

    Luke Aikins, da 7mila metri senza paracadute: è record del mondo

    SIMI VALLEY. 1 AGO. Luke Aikins, paracadutista acrobatico americano, si é lanciato senza paracadute da oltre 7.000 metri su un’enorme rete nella Simi Valley, nella California meridionale.

    Il 42enne, che ha oltre 18.000 lanci alle spalle, ha realizzato un’impresa mai tentata prima d’ora dai professionisti degli sport estremi stabilendo  un record mondiale.

    “Il lancio di Aikins – spiega il suo portavoce, Justin Aclin – rappresenta il culmine di 26 anni di carriera che segna un record personale e mondiale per il lancio più alto senza paracadute o tuta alare”.
    Durante il lancio, che è durato due minuti ed è stato seguito in diretta dalla Fox Tv, Aikins ha raggiunto una velocità massima di 193 chilometri orari.

    Aikins ha poi spiegato che stava quasi per annullare il lancio quando gli organizzatori hanno deciso, all’ultimo momento, che per motivi di sicurezza doveva comunque indossare un paracadute. Ma questo avrebbe aumentato i rischi a causa di un maggior peso.

    L’idea di tentare questo tipo di lancio era venuta ad un suo amico circa due anni fa e Aikins ha trascorso gli ultimi 18 mesi ad allenarsi per l’impresa, seguendo nel frattempo una dieta ferrea che gli ha permesso di perdere quasi 13 kg.

    Durante il lancio l’atleta si è servito di un sistema di guida elettronico che gli ha permesso di centrare una rete a terra, delle dimensioni di 30 mt per 30, sorretta da quattro gru alte 200 metri.

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  • Slow Food-Terra Madre. Torino e Piemonte mobilitati per ospitare delegati. Petrini Ambasciatore FAO

    TORINO 31 LUG. Un appuntamento che si rinnova dal 2004 e che mobilita centinaia di famiglie in tutta la regione: è l’ospitalità che i piemontesi riservano ai delegati di “Terra Madre” durante l’evento targato Slow Food che anima Torino dal 22 al 26 settembre prossimi. Cinque giorni intensi durante i quali agricoltori, pastori, pescatori, produttori, cuochi, educatori provenienti da ogni parte del mondo condividono con i loro ospiti piccoli gesti quotidiani, usi e tradizioni, scambiando saperi e tessendo amicizie.

    Saranno 5000 i delegati accolti in Piemonte. Oltre al capoluogo piemontese, infatti, sono circa 50 le Città di Terra Madre in tutta la regione a essersi mobilitate per offrire posti letto. Ai primi di giugno erano già più di 700 le famiglie ad aver garantito la loro disponibilità: un risultato significativo che supera le aspettative e conferma il sostegno dei piemontesi alla rete.

    A Torino si calcolavano due mesi fa più di 80 adesioni ma l’obiettivo è raggiungere e superare le 300 sistemazioni e il processo di coinvolgimento è proseguito. Oltre alle amministrazioni pubbliche e le associazioni territoriali, anche la Caritas, le Diocesi e l’Università degli Studi di Torino si sono mosse con appelli diretti ai torinesi, invitando ad aprire le porte di casa ai numerosi esponenti delle comunità del cibo in arrivo nel capoluogo piemontese. Importante anche il sostegno delle associazioni di categoria: Coldiretti, che è un partner fondamentale per la riuscita dell’accoglienza sin dalla prima edizione (nel 2004), ha confermato anche quest’anno la propria disponibilità a ospitare circa 300 delegati; Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) nel 2016 per la prima volta partecipa all’accoglienza mettendo a disposizione 200 posti letto.

    “Accogliere i delegati significa aprire le porte al mondo, vivere un’esperienza unica di condivisione e scambio, stringendo legami che dureranno ben oltre l’evento», spiega Stefano Colmo, Segretario Generale della Fondazione Terra Madre. “L’appello che rivolgiamo a tutti è di cogliere questa opportunità: avete ancora tempo per dare ospitalità a chi arriverà a Torino dai cinque continenti e aiutarci a farli sentire a casa!”. Si ringrazia anche Seag/Bus Company che facilita la mobilità dei delegati durante l’evento.

    È ancora possibile dare la propria disponibilità a ospitare un delegato di Terra Madre mandando una mail a [email protected] (per Torino) oppure a [email protected] (se fuori Torino).

     

    Intanto Carlo Petrini, fondatore e Presidente di Slow Food, organizzazione che da anni si adopera per la salvaguardia della cultura e delle tradizioni culinarie locali, e per assicurare che tutti abbiano accesso ad un cibo buono, pulito ed equo, è stato a fine maggio nominato Ambasciatore Speciale della FAO in Europa per “Fame Zero”. Il Direttore Generale della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura con sede a Roma,  José Graziano da Silva )in foto) ha lodato il contributo di Petrini nell’accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica europea sull’importanza di migliorare l’agricoltura e di assicurare catene di approvvigionamento sostenibili.

    “Questo include le numerose iniziative che hanno messo in evidenza l’importanza di reintrodurre colture locali che i piccoli proprietari terrieri e i contadini di sussistenza possono produrre per il proprio consumo e vendere al mercato come mezzo per raggiungere la sicurezza alimentare” ha affermato Graziano da Silva. “La nomina di Petrini e il suo coinvolgimento in attività di sensibilizzazione della FAO manderà un forte segnale alla comunità internazionale che possiamo veramente raggiungere un mondo senza fame” – ha continuato il Direttore Generarle della FAO. Questo contribuirà a costruire la Generazione Fame Zero e a porre fine alla fame entro il 2030, ha affermato.

     

    Accettando la nomina, Petrini ha affermato: “La vergogna della fame…può e deve essere cancellata entro il tempo della nostra generazione; l’impegno in questo senso deve ricevere priorità politica in tutti i fora internazionali, oltre che a livello nazionale e di società civile.”

    Nel ruolo di Ambasciatore Speciale per “Fame Zero”, Petrini contribuirà a migliorare la comprensione della visione della FAO per un mondo libero da fame e dalla malnutrizione nel quale il cibo e l’agricoltura contribuiscono a migliorare i mezzi di sussistenza, soprattutto per i più poveri. Le attività prevedono la partecipazione ad eventi di alto livello e incontri pubblici, oltre al contributo in pubblicazioni chiave, visite a progetti sul campo e attività di raccolta fondi.
    Slow Food è un’organizzazione non-profit che lavora per promuovere cibo di qualità, prodotto e distribuito in maniera sostenibile per l’ambiente. Conta oltre 100 mila membri a livello globale ed è attiva in 160 Paesi.

     

    Grazie ad un accordo del 2013, la FAO e Slow Food hanno continuato a cooperare  per promuovere sistemi agro- alimentari inclusivi e hanno partecipato congiuntamente ad campagne promozionali e iniziative globali, tra le quali l’Anno Internazionale dei Legumi 2016, e l’Anno Intenzionale dell’Agricoltura Familiare 2014.

    Marcello Di Meglio.

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  • Slow Food-Terra Madre, 5mila delegati: Petrini nuovo ambasciatore FAO

    TORINO 31 LUG. Un appuntamento che si rinnova dal 2004 e che mobilita centinaia di famiglie in tutta la regione: è l’ospitalità che i piemontesi riservano ai delegati di “Terra Madre” durante l’evento targato Slow Food che anima Torino dal 22 al 26 settembre prossimi.

    Cinque giorni intensi durante i quali agricoltori, pastori, pescatori, produttori, cuochi, educatori provenienti da ogni parte del mondo condividono con i loro ospiti piccoli gesti quotidiani, usi e tradizioni, scambiando saperi e tessendo amicizie.

    Saranno 5mila i delegati accolti in Piemonte. Oltre al capoluogo piemontese, infatti, sono circa 50 le Città di Terra Madre in tutta la regione a essersi mobilitate per offrire posti letto. Ai primi di giugno erano già più di 700 le famiglie ad aver garantito la loro disponibilità: un risultato significativo che supera le aspettative e conferma il sostegno dei piemontesi alla rete.

    A Torino si calcolavano due mesi fa più di 80 adesioni, ma l’obiettivo è raggiungere e superare le 300 sistemazioni e il processo di coinvolgimento è proseguito.

    Oltre alle amministrazioni pubbliche e le associazioni territoriali, anche la Caritas, le Diocesi e l’Università degli Studi di Torino si sono mosse con appelli diretti ai torinesi, invitando ad aprire le porte di casa ai numerosi esponenti delle comunità del cibo in arrivo nel capoluogo piemontese.

    Importante anche il sostegno delle associazioni di categoria: Coldiretti, che è un partner fondamentale per la riuscita dell’accoglienza sin dalla prima edizione (nel 2004), ha confermato anche quest’anno la propria disponibilità a ospitare circa 300 delegati; Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) nel 2016 per la prima volta partecipa all’accoglienza mettendo a disposizione 200 posti letto.

    “Accogliere i delegati significa aprire le porte al mondo, vivere un’esperienza unica di condivisione e scambio, stringendo legami che dureranno ben oltre l’evento – spiega Stefano Colmo, Segretario Generale della Fondazione Terra Madre – L’appello che rivolgiamo a tutti è di cogliere questa opportunità: avete ancora tempo per dare ospitalità a chi arriverà a Torino dai cinque continenti e aiutarci a farli sentire a casa”.

    Gli organizzatori hanno ringraziato anche Seag/Bus Company che facilita la mobilità dei delegati durante l’evento.: è ancora possibile dare la propria disponibilità a ospitare un delegato di Terra Madre mandando una mail a [email protected] (per Torino) oppure a [email protected] (se fuori Torino).

    Intanto, Carlo Petrini, fondatore e Presidente di Slow Food, organizzazione che da anni si adopera per la salvaguardia della cultura e delle tradizioni culinarie locali, e per assicurare che tutti abbiano accesso ad un cibo buono, pulito ed equo, è stato a fine maggio nominato ambasciatore speciale della FAO in Europa per “Fame Zero”.

    Il direttore generale della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura con sede a Roma,  José Graziano da Silva (in foto) ha lodato il contributo di Petrini nell’accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica europea sull’importanza di migliorare l’agricoltura e di assicurare catene di approvvigionamento sostenibili.

    “Questo include le numerose iniziative che hanno messo in evidenza l’importanza di reintrodurre colture locali che i piccoli proprietari terrieri e i contadini di sussistenza possono produrre per il proprio consumo e vendere al mercato come mezzo per raggiungere la sicurezza alimentare” ha affermato Graziano da Silva.

    “La nomina di Petrini e il suo coinvolgimento in attività di sensibilizzazione della FAO manderà un forte segnale alla comunità internazionale che possiamo veramente raggiungere un mondo senza fame” – ha continuato il Direttore Generarle della FAO – Questo contribuirà a costruire la Generazione Fame Zero e a porre fine alla fame entro il 2030”.

    Accettando la nomina, Petrini ha detto: “La vergogna della fame può e deve essere cancellata entro il tempo della nostra generazione; l’impegno in questo senso deve ricevere priorità politica in tutti i fora internazionali, oltre che a livello nazionale e di società civile.”

    Nel ruolo di Ambasciatore Speciale per “Fame Zero”, Petrini contribuirà a migliorare la comprensione della visione della FAO per un mondo libero da fame e dalla malnutrizione nel quale il cibo e l’agricoltura contribuiscono a migliorare i mezzi di sussistenza, soprattutto per i più poveri.

    Le attività prevedono la partecipazione ad eventi di alto livello e incontri pubblici, oltre al contributo in pubblicazioni chiave, visite a progetti sul campo e attività di raccolta fondi.

    Slow Food è un’organizzazione non-profit che lavora per promuovere cibo di qualità, prodotto e distribuito in maniera sostenibile per l’ambiente. Conta oltre 100 mila membri a livello globale ed è attiva in 160 Paesi.

    Grazie ad un accordo del 2013, la FAO e Slow Food hanno continuato a cooperare  per promuovere sistemi agro- alimentari inclusivi e hanno partecipato congiuntamente ad campagne promozionali e iniziative globali, tra le quali l’Anno Internazionale dei Legumi 2016, e l’Anno Intenzionale dell’Agricoltura Familiare 2014. Marcello di Meglio

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  • Lutto nel giornalismo Rai: muore all’improvviso alla GMG di Cracovia Anna Maria Jacobini

    CRACOVIA 30 LUG. Grave lutto per la Rai e il giornalismo televisivo: è morta improvvisamente ieri sera a Cracovia, Anna Maria Jacobini, inviata de “La Vita in Diretta” di RaiUno e di molti programmi dei daytime della prima rete pubblica. Ad annunciarlo il direttore di RaiUno Andrea Fabiano, che ha scritto su Twitter: “RaiUno ieri ha perso una componente della sua famiglia, Annamaria Jacobini. A lei e famiglia il nostro abbraccio più grande e affettuoso”. Aggiungendo poco dopo un altro tweet per esprimere “La vicinanza a tutti i colleghi di “A Sua Immagine” impegnati a Cracovia con il dolore per la scomparsa di Anna Maria Jacobini”.

    Una scomparsa prematura e improvvisa, avvenuta mentre si trovava al seguito di Papa Francesco per seguire la Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia. Era salita in camera dell’hotel per preparasi per la cena ma i colleghi, allarmati perché tardava, sono andati a cercarla, trovandola senza vita.

    Il pubblico di RaiUno ha imparato a conoscerla in questi anni, ad apprezzare il suo modo di fare elegante ma coinvolgente. L’abbiamo seguita nei suoi servizi per “La vita in diretta” ed “Estate in diretta” e oggi purtroppo la triste notizia mentre si trovava per lavoro a Cracovia. Abbiamo potuto seguire Anna Maria negli ultimi collegamenti su RaiUno, era l’inviata di “Estate in diretta” e di “A sua immagine” per la Giornata Mondiale della Gioventù. Un notizia inaspettata che ha lasciato davvero tutti i colleghi senza parole.

    Purtroppo si è trattato di un malore improvviso, secondo quello che si sa ad ora. Pare, appunto, che ieri sera, i colleghi di Anna Maria si siano preoccupati non vedendola arrivare a cena. Bussando alla porta della sua stanza non hanno ricevuto nessuna risposta e hanno capito che c’era qualcosa che non andava. Infine l’hanno trovata poi senza vita nella sua stanza dell’albergo dove risiedono le troupes Rai.

    Marcello Di Meglio

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  • Slow Food: comincia il viaggio di avvicinamento al “Salone del Gusto 2016” di Torino

    TORINO 30 LUG. Comincia il viaggio di avvicinamento di LN al “Salone Internazionale del Gusto e Terra madre 2016”.

    Moltissime le novità della prossima edizione “Salone Internazionale del Gusto e Terra Madre 2016”, in cui si celebrano i 20 anni dalla sua nascita e i 30 anni di attività di Slow Food in Italia. Organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino dal 22 al 26 settembre, quest’anno l’evento si sposta per la prima volta nel cuore di Torino, uscendo dal polo fieristico Lingotto e Oval, per venire incontro al pubblico e coinvolgere tutta la città. La manifestazione cambia anche nome, portando in primo piano “Terra Madre” per sottolineare la centralità delle Comunità del cibo e il ruolo da protagonisti che sempre più è assegnato a tutti coloro che nel mondo coltivano e producono il nostro cibo, mettendo in evidenza valori come responsabilità sociale e sostenibilità.

    Il tema di “Terra Madre Salone del Gusto 2016”, “Voler bene alla terra”, racchiude in sé il cuore delle attività di Slow Food nel mondo. “Voler bene alla terra significa prendersene cura, occuparsene con gentilezza e amore: coltivare e custodire l’ambiente deve essere il segno distintivo di questo momento” – commenta Carlo Petrini, Presidente di Slow Food. “Serve una mobilitazione delle anime di tutti noi, un movimento globale che prenda in mano le disuguaglianze economiche ed ecologiche e si impegni per risolverle”.

    Tutti possiamo dimostrare il nostro amore per la terra quando facciamo la spesa, quando ci trasformiamo da consumatori a co-produttori, quando non ci limitiamo a comprare ciò che mangiamo, ma cerchiamo di guardare a come quel cibo è stato prodotto, alla sua storia e alla sua origine, alle mani, ai volti e al lavoro che gli hanno dato vita. “Noi, con le nostre scelte, determiniamo il successo di un sistema di produzione, di agricoltura, di allevamento, – continua Petrini – e soprattutto determiniamo il futuro del pianeta”.

    Contadini, pescatori, artigiani, allevatori e cuochi di Terra Madre mostrano come il primo atto di amore per la terra sia seminarla con semi buoni, innaffiarla quando lo richiede, garantirne la fertilità, raccoglierne i frutti coltivati con rispetto, senza esigere più di quanto possa dare. “Se penso al mondo contadino, vedo i custodi dei saperi e delle conoscenze agricole sostenibili, vedo giovani che decidono di non abbandonare i loro luoghi per continuare a custodirli e coltivarli, vedo donne che non solo cucinano il cibo, ma si prendono cura delle materie prime e ne conservano la memoria. Sono loro i veri protagonisti dell’evento che potete incontrare a Torino”.

    Simbolo dell’amore per la terra è senza dubbio l’orto, al centro delle attività di “Terra Madre Salone del Gusto”: luogo che più di ogni altro serve alla trasmissione dei saperi e del piacere, in cui tutti possono imparare a conoscere da vicino la terra, ad affondarvi le mani e a capire tutto il lavoro e il tempo che c’è dietro il nostro cibo. “Con questo nuovo evento vogliamo andare incontro alla gente che ancora non fa parte della nostra rete, raccontare loro ciò che facciamo ma soprattutto coinvolgerli in ciò che possiamo fare insieme. Siamo in tanti a voler bene alla terra, e se riusciremo a unire tutti i nostri piccoli gesti, potremo davvero fare la differenza” – conclude Petrini.

    Il programma completo sul web www.slowfood.it.

    Marcello Di Meglio

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  • E’ mancata ad Orvieto l’attrice Anna Marchesini

    E’ mancata Anna Marchesini

    ORVIETO. 30 LUG. L’attrice Anna Marchesini è morta a 63 anni; era affetta da tempo da artrite reumatoide.

    A darne l’annuncio su Facebook il fratello Gianni. “Prima che lo sappiate da quel tritacarne dell’informazione – scrive in un post – tengo a dirlo io. Ora in questo momento è morta mia sorella Anna Marchesini. Grazie a tutti. Non sarò in grado di rispondervi”.

    L’attrice, storica componente del Trio assieme a Tullio Solenghi e Massimo Lopez, era nata a Orvieto nel 1953.

    La sua lunga carriera sempre all’insegna dell’intelligenza e dell’ironia ha abbracciato il teatro, la televisione e anche il mondo dei libri ma l’affetto del grande pubblico e la popolarità arriva all’inizio degli anni ’80 con Solenghi e Lopez con cui dà vita al mitico Trio e a memorabili interpretazioni, dalla sessuologa Merope Generosa a Wanna Marchi, da Rita Levi Montalcini alla Lucia dei Promessi Sposi.

    Nata a Orvieto, il 19 novembre 1953, diplomata nel 1979 all’Accademia d’Arte drammatica Silvio d’Amico, debutta ancora allieva nell’estate del 1976 con Tino Buazzelli nello spettacolo “Il Borghese Gentiluomo”.

    Nel 1982 c’è la svolta: l’incontro avvenuto tra le risate, come lei stessa racconta sul suo sito www.annamarchesini.it, prima con Solenghi e poi con Lopez, la nascita del Trio e l’inizio della “sfrenata e “libidinosa attività come autrice-attrice-regista”.

    Da li in avanti è un successo continuo con l’attrice che ha recitato fino allo scorso anno.

    Lascia una figlia appena laureata di 23 anni.

    Sul suo sito ufficiale, sotto una splendida foto che la ritrae, una sua battuta: “Ho già adocchiato una vetrinetta in sala riunioni con un piccolo cofanetto verde di porcellana, credo.
    Ritengo sia ideale per contenere le mie ceneri. E’ una aspirazione che piano piano trovero’ il coraggio di far uscire alla luce. Che detto di un mucchietto di ceneri non è appropriato.
    Posso tentare…. e se mi ribocciano?
    E se poi l’Accademia trasloca?
    E se durante il trasloco il cofanetto verde si rompe? No eh! essere spazzata via dall’Accademia no mai più!”.

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  • Richiamo lotti Acqua di Sirmione di Takeda Italia

    L’ Acqua di Sirmione della Takeda Italia

    ROMA. 30 LUG. La Società Takeda Italia, in qualità di distributore esclusivo del prodotto Acqua di Sirmione, comunica che è stato disposto il richiamo in regime autotutela da parte del produttore, Terme di Sirmione Spa, del prodotto: Acqua di Sirmione MIN NAT 15ML 6F – cod. paraf. 909089031 lotti dal n. M177 a M296.

    Tale richiamo è stato disposto a causa della perdita del caratteristico odore sulfureo collegata ad una riduzione del volume all’interno del flacone dovuta a problemi produttivi, oggi risolti.

    Nel chiarire che l’anomalia non compromette la sicurezza del prodotto e non comporta rischi per la salute dei consumatori, la Takeda invita a porre in area sicura i lotti eventualmente presenti in farmacia e a comunicare, solo in caso di acquisto diretto il numero di pezzi in giacenza e il documento di trasporto, all’indirizzo mail: [email protected].

    Qualora le farmacie avessero eventuali campioni gratuiti dei suddetti lotti, conclude la nota, sono invitate a comunicare all’apposito indirizzo mail [email protected] il numero di campioni in giacenza e i numeri di lotto compresi tra M177 e M296.

    Acqua di Sirmione è un’acqua minerale naturale che può avere proprietà coadiuvanti di tipo anticatarrale e fludificante. Può essere utilizzata per la detersione quotidiana del naso e della gola dalle secrezioni catarrali negli adulti e nei bambini.

    Il prodotto è venduto in tutte le farmacie italiane dal partner Takeda.

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  • I Leoni imbattibili del Bogliasco Cricket Club

    Bogliasco Cricket Club

    GENOVA. 30 LUG. Nato nel Marzo 2015 il Bogliasco Cricket Club aveva stupito tutti nel suo primo anno di attività vincendo il campionato nazionale C 2015.

    Impegnata nel nuovo format che univa le migliori squadre di serie B e C, nel campionato interregionale, la squadra levantina non si è fatta intimorire e dopo un entusiasmante testa a testa con il Cantù, durato dalla prima partita dei gironi sino alla Finale di Medicina, ha sollevato nuovamente la coppa dei vincitori.

    Il vice presidente Costa ci ha raccontato di questa splendida seconda stagione: i sacrifici fatti dai giocatori, le gioie per le vittorie, e anche per la convocazione del capitano Supun e di Crishan in nazionale, chiaro esempio dei progressi fatti dalla squadra in questi anni, anche grazie al supporto del Presidente Femia e dello Sponsor Novella, nella persona di Stefano Cavassa vero uomo squadra.

    Ralph Fernando chiude l’intervista ringraziando Niranga, leader della squadra che non è potuto essere presente alle finali a causa del grave lutto familiare che lo ha colpito, sottolineando ancora una volta che il Bogliasco è e sarà sempre una famiglia e non solo una squadra.

    Prossimo appuntamento con Duminda, Shehan, Damian, Madupa, Naveed, Kabir, Pethum, Charith e gli altri ragazzi della squadra a fine Agosto con la Coppa Italia.

    Facebook: https://www.facebook.com/Bogliascocricketclub

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  • Tre nomine importanti al San Carlo di Napoli

    Giuseppe Picone al San Carlo di Napoli

    NAPOLI. 30 LUG. Ieri finalmente fumata bianca per  le nomine di tre importanti cariche all’interno di uno dei teatri più importanti d’Italia il San Carlo di Napoli. E’ stato infatti lungo ed impegnativo il percorso che ha portato alla nomina del nuovo Direttore Musicale del Teatro, per identificare quella figura non solo idonea a guidare quotidianamente le compagini artistiche del Teatro, ma anche a ribadire e ancor più valorizzare l’eccellenza di uno dei teatri  che per storia e tradizione, si è sempre misurato  guardando al futuro.

    Su proposta della Sovrintendente Rosanna Purchia e del Direttore Artistico Paolo Pinamonti, il CDI ha dunque  accolto la scelta di due direttori assolutamente complementari tra loro, per formazione, repertorio, vivacità intellettuale, dialogo generazionale: Zubin Mehta (classe 1936), Direttore Musicale Onorario, la cui fama e i successi internazionali  non ha bisogno di presentazioni  e  Juraj Valčuha (classe 1976), Direttore Musicale Principale, appena quarantenne, definito dalla stampa ‘talento della lirica internazionale’, che esce da sette felici anni alla guida dell’Orchestra della RAI. Il Maestro Juraj Valčuha arriverà oggi dal Colorado, reduce da un’importante tournée con la New Philharmonic, per stare in Teatro e assistere alla recita di Aida.

    Altrettanto tempo e attenzione ha richiesto anche la nomina del nuovo Direttore del Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo, che ha visto impegnata  la commissione composta da Anna Razzi, Mauricio Weinrot e Eric Vu-An. E  dopo aver preso in esame una rosa di candidati la scelta è ricaduta sul nome di un talento italiano, napoletano per nascita e formazione: Giuseppe Picone (classe 1976),  affermata star internazionale, ballerino dell’English National Ballet e American Ballet di New York, diplomato per altro proprio alla Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo. Una scelta accolta a pieno dall’intero CdI del teatro.

    Auguriamo ai nuovi direttori buon lavoro!

    FRANCESCA CAMPONERO

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