Autore: Redazione Centrale

  • Bombe Thailandia, genovese colpito da scheggia: vivo per miracolo

    Una turista ferita viene portata via dai militari thailandesi

    GENOVA. 12 AGO. Poteva capitare a lui. Si trovava a poco più di un paio di metri dalla donna, che ieri sera è morta per l’esplosione di una bomba in un bar del resort di Hua Hin (200 chilometri a sud di Bangkok).

    Il genovese Andrea Tazzioli, 51 anni, è rimasto colpito da alcune schegge e si trova ricoverato in ospedale in Thailandia. Le sue condizioni non sono preoccupanti.

    Secondo fonti della polizia, non si tratterebbe di un attentato islamista, ma di questioni inerenti la politica locale.

    Il genovese, ex militare della Guardia di Finanza, che aveva prestato servizio in Afghanistan nel 2011, è rimasto cosciente ed è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per rimuovere una grossa scheggia conficcatasi nella spalla sinistra. Dovrà rimanere ricoverato in ospedale per una decina di giorni.

    Il 51enne ha raccontato del panico e del caos nel resort, spiegando che sarebbe dovuto ripartire la sera dopo, ossia oggi, dalla località turistica thailandese alla volta dell’Italia.

    Oltre a Tazzioli, nella decina di coordinati attentati dinamitardi in 5 località costiere della Thailandia, è rimasto ferito un secondo italiano: i morti sono 4 e i feriti 40. Stamane sono esplosi altri due ordigni a Hua Hin (un morto) ed altre due bombe a Phuket (un ferito). Il Paese è in stato di allerta.

     

     

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  • Terra Madre 2016. La nuova vita dei pallet ecosostenibili

    TORINO 12 AGO. Nell’ambito di “Seminiamo Sostenibilità” si vuole ragionare sul tema della tracciabilità dei prodotti alimentari e non. Per farlo, Slow Food allestisce con i Greenpallet® la maggior parte dei suoi spazi espositivi collocati nel Parco del Valentino, nelle vie e nelle piazze di Torino in occasione di “Terra Madre Salone del Gusto 2016” dal 22 al 26 settembre prossimi nel capoluogo piemontese. “Seminiamo Sostenibilità” rientra nel percorso ideato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e dedicato alla sostenibilità ambientale dell’evento. Scopriamo oggi il progetto SEeD, seme, appunto, acronimo di Systemic Event Design. Parliamo di tracciabilità e pallet.

    Come forse si sa già i pallet o bancali nascono come basi per gli imballaggi nella movimentazione delle merci. Alla fine del loro ciclo di vita, quando iniziano ad essere usurati, se non vengono sottoposti a pratiche di riciclo diventano un rifiuto e ciò ovviamente comporta un costo di smaltimento.

    Nel 2015 sono stati immessi solo nel mercato italiano più di 2 milioni di tonnellate di imballaggi in legno, di cui il 64% è stato recuperato e destinato al riciclo. Purtroppo però il sistema legislativo italiano non obbliga la tracciabilità di questo imballaggio terziario e ciò comporta il rischio concreto che i pallet utilizzati per la movimentazione di prodotti chimici e dannosi per la salute vengano utilizzati anche per il trasporto di prodotti agroalimentari.

    Come valorizzare quindi tale materiale anche durante l’evento torinese, contribuendo così alla buona pratica del suo riciclo e riutilizzo? Slow Food ha risposto a questa domanda impiegando i pallet per la realizzazione degli allestimenti: in questo modo si è allungato il loro ciclo di vita, reinventato la loro funzionalità e li si è fatti tornare imballaggi a fine evento.

    In particolare il ritorno dei pallet alla loro funzione originaria di imballaggi è stato reso possibile grazie alla partnership con l’azienda LURISIA, che si impegnerà ad acquistarne una parte alla fine del Salone. Gli oltre 5000 pallet impiegati durante “Terra Madre Salone del Gusto 2016” per la realizzazione degli stand verranno forniti dall’azienda partner del progetto sistemico PALM. I Greenpallet® vengono realizzati con legno di pioppo certificato PEFC e FSC interamente riciclabile, coltivato e lavorato nella zona del mantovano e sono trasparenti in termini di tracciabilità. PALM ha infatti realizzato il progetto RFID (acronimo di Radio-Frequency IDentification) che appone su ogni bancale un’etichetta con tag RFID e QR code che permette di conoscere la storia del pallet, risalendo all’origine della materia prima, definendo che cosa ha trasportato, localizzandolo e controllando anche la data di scadenza dei prodotti movimentati. La tracciabilità e il controllo della filiera produttiva permettono anche di arginare il mercato nero dei pallet, controllato dalla criminalità organizzata, che produce solo in Italia una frode fiscale di circa 396 milioni di Euro (Dati 2009, Camera dei Deputati).

    Perché, dunque, è importante che ognuno di noi si informi su questi imballaggi? Perché questi costi ricadono su di noi, e nel giro di un anno è come se ogni italiano ne acquistasse 4. In quanto proprietari di questi bancali non avremmo il diritto di sapere da dove arrivano, che cosa hanno trasportato, chi li ha prodotti e in che modo?

    Attraverso allestimenti con pallet Slow Food vuole far crescere dentro ognuno di noi la consapevolezza dell’importanza della tracciabilità e dell’origine dei prodotti che acquistiamo. Una consapevolezza che deve maturare attraverso una sempre più attenta lettura dell’etichetta.Tali comportamenti virtuosi devono essere stimolati soprattutto nei bambini e proprio per questo Slow Food Educazione ha distribuito cassette della frutta da utilizzare come piccoli spazi per coltivare gli ortaggi in 25 scuole torinesi. Gli orto pallet” verranno poi esposti presso il Borgo Medioevale del Valentino durante il Salone, a ulteriore testimonianza che anche un imballaggio a fine vita non è uno scarto ma una risorsa per educare.

    Marcello Di Meglio

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  • Guardia Costiera, innalzati i livelli di sicurezza nei porti italiani

    Guardia Costiera, innalzati i livelli di sicurezza nei porti italiani

    GENOVA. 12 AGO. La Guardia Costiera ha innlzato le misure di sicurezza nei porti italiani destinati al traffico croceristico e di passeggeri.

    In pratica aumenteranno i controlli sugli autoveicoli e i passeggeri, non è legata ad allarmi specifici ma alla necessità di aumentare l’attenzione vista la situazione internazionale, con l’inasprirsi del conflitto in Libia, e il periodo di maggior traffico previsto negli scali.

    L’ordine arriva dal Comandante generale del Corpo delle capitanerie, Ammiraglio Vincenzo Melone.

    Il livello di sicurezza passa così da 1 a 2, su una scala di 3. Le nuove disposizioni prevedono maggiori controlli ai varchi portuali, una percentuale più alta di veicoli e passeggeri controllati, un monitoraggio più accurato di tutte le aree degli scali.

    Ogni porto dovrà ora adeguare i propri piani di sicurezza, già adottati da tempo e diversi per ogni scalo, alle nuove disposizioni.

     

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  • Terra Madre 2016. Alleanza dei cuochi e Scuola di Pollenzo si scatenano

    TORINO 11 AGO. Il programma di “Terra Madre Salone del Gusto 2016” a Torino dal 22 al 26 settembre prossimi si arricchisce di due occasioni imperdibili: la Cucina dell’Alleanza in Piazza Castello e gli Appuntamenti a Tavola organizzati dalla Scuola di Cucina di Pollenzo. Chef di osterie, ristoranti, alberghi e bistrot propongono piatti unici creati ad hoc per l’occasione, tutti uniti da ingredienti esclusivi: il legame con il territorio e i Presìdi Slow Food.

    La Cucina dell’Alleanza è il progetto di Slow Food nato dalla collaborazione con Miele, Valcucine e Alce Nero, tre aziende che condividono il rispetto dell’ambiente, della terra e della materia prima. Una cucina di 128 mq nel cuore di Piazza Castello ospiterà 14 chef italiani e 4 internazionali che interpretano nei loro piatti Presìdi Slow Food e prodotti dell’Arca del Gusto. Originali appuntamenti in cui lo chef esce dalla cucina e crea per i suoi commensali piatti che esaltano i prodotti del territorio, raccontando la storia di chi li produce e ne salvaguarda particolarità e saperi.

    Ad alternarsi ai fornelli Vittorio Fusari con la polenta di grano saraceno e il coniglio arrostito, Raffaella Piccinino con i paccheri ripieni di caciocavallo di Ciminà, polpette di razza podolica calabrese e pomodoro di Zagarise, Mauro Ricciardelli che presenta una guancia di razza suina mora romagnola con pere cocomerine e rape di Caprauna… Ma anche Bobby Gregoire con i sapori della cucina quebecoise, Adolfo Perret che porta in Italia i prodotti delle Ande, Yelel Cañas Formiconi che reinterpreta la tradizione basca, Xavier Hamon con un piatto espressione della sua Bretagna e molti altri.

    Il concetto di Alleanza viene declinato nella sua accezione più letterale e si ritrova nella collaborazione tra Miele, e Alce Nero, che contribuiscono alla realizzazione della Cucina fornendo elettrodomestici, piani cottura, prodotti e ospitando due noti chef italiani: lo stellato Norbert Niederkofler della Rosa Alpina e Simone Salvini.

    Il progetto prende avvio dall’Alleanza Slow Food dei Cuochi, nata nel 2009 e che coinvolge più di 500 chef tra Italia, Olanda, Belgio, Canada, Albania, Marocco e Messico, impegnati ogni giorno a difendere, attraverso la cucina, la biodiversità dei prodotti buoni, puliti e giusti legati ai progetti Slow Food – Presìdi, Arca del Gusto, Comunità del cibo, Mercati della Terra – o provenienti da produzioni virtuose, rispettose dell’ambiente e del benessere animale. I cuochi parte del progetto inseriscono almeno tre prodotti dei Presìdi nei loro menù, privilegiando quelli del proprio territorio e precisando sul menù il nome del produttore che li ha forniti, raccontandone così storia e sapori ai commensali.

     

    L’Università ai fornelli

    Sono tre gli Appuntamenti a Tavola organizzati dalla Scuola di Cucina di Pollenzo, ideata dall’Università di Scienze Gastronomiche insieme a Slow Food, che si aggiungono al palinsesto di “Terra Madre Salone del Gusto”. Chef e osti, accomunati dall’amore per il proprio territorio, incontrano i giovani cuochi della Scuola di Cucina di Pollenzo e danno vita a un menù unico e creativo.

    Giovedì 22 settembre gli allievi della Scuola di Cucina si confrontano con Antonio Terzano dell’Osteria Dentro le Mura di Termoli e con Roberto Casamenti e Alessandra Bazzocchi de La Campanara di Galeata, a Torino presso la Fabbrica delle E. Appuntamento, invece, con Vittorio Fusari venerdì 23 settembre per una serata alle Tavole Accademiche di Pollenzo durante la quale maestro e allievi danno vita a piatti straordinari.

     

    Restiamo a Pollenzo lunedì 26 settembre con Pino Cuttaia, chef stellato di La Madia di Licata, e Pierpaolo Livorno chef del ristorante Garden dell’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo, che insieme rivisitano le ricette della tradizione siciliana e le combinano con spezie e Presìdi Slow Food.

     

    Marcello Di Meglio

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  • Van Dyuk al 25° posto nella Top 100 Trackitdown Techno

    Van Dyuk al 25° posto nella Top 100 Trackitdown Tecno

    LONDRA. 11 AGO. Bella nuova per il Dj genovese Van Dyuk. La sua ultima produzione, la 18^, “Tight Ambient – Original Mix” della Thunder Records, ad undici giorni dalla sua uscita sul portale di vendita londinese Trackitdown, si è posizionato ad una settimana dall’uscita alla 25° posizione nella classifica Top 100 tracks Techno.

    “E’ una bella soddisfazione – dichiara Van Dyuk – non è la prima volta che entro in una classifica ma tutte le volte è sempre un’emozione. Poi questa volta, al 25° posto, sono davvero soddisfatto. Ringrazio davvero tutti, le persone che mi seguono e tutto lo staff della Thunder Records”.

    La Top 100 di Trackitdown Techno: https://www.trackitdown.net/top100.html

    L’ e.p. di Van Dyuk Tight Ambient: https://www.trackitdown.net/track/van-dyuk/tight-ambient-original-mix/techno/10158311.html

    Sito ufficiale: www.vandyuk.com

    Van Dyuk al 25° posto nella Top 100 Trackitdown Tecno

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  • IIT, tecnologie per non vedenti poco accessibili a chi ne ha bisogno

    IIT, tecnologie per non vedenti poco accessibili a chi ne ha bisogno

    GENOVA. 11 AGO. Il team di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia guidato da Monica Gori ha recentemente pubblicato sulla rivista internazionale Neuroscience and Behavioural Reviews un lavoro che evidenzia la mancanza di integrazione tra la ricerca e i veri bisogni delle persone affette da disabilità visive, tralasciando completamente i bambini.

    Il progetto europeo ABBI (Audio Bracelet for Blind Interaction) coordinato dalla Gori e che vede coinvolti 5 centri in tutta Europa tra cui l’istituto per bambini non vedenti David Chiossone di Genova, si basa proprio sul dialogo tra ingegneri e neuroscienziati. Scopo del progetto è la messa a punto di un braccialetto (chiamato ABBI) progettato per la riabilitazione motoria dei bambini non vedenti o ipovedenti.

    Nell’articolo dal titolo “Devices for visually impaired people: high-technological devices with low user acceptance and no adaptability for children”, il gruppo guidato dalla Gori ha analizzato i 21 più evoluti dispositivi di aiuto alla visione, sviluppati dagli anni ’70 a oggi. Quasi tutti traducono immagini in stimoli tattili o uditivi, senza fornire alcun feedback delle azioni e dei movimenti compiuti da chi li indossa. Questo è uno dei limiti maggiori. I problemi di visione compromettono infatti un’altra serie di capacità cognitive, soprattutto quando si manifestano fin dalla nascita. L’utilizzo dei dispositivi presi in esame nel lavoro dei ricercatori IIT, pone ulteriori difficoltà ai bambini come la necessità di combinare stimoli provenienti da sensi diversi, la richiesta di periodi di attenzione prolungati, non adeguati al livello di sviluppo del bambino non vedente e tempi di training all’uso troppo lunghi.

    Dei 21 sistemi presi in considerazione, solo 3 strumenti sono stati commercializzati, di cui uno negli anni ’70, mentre 4 sono applicazioni per smartphone. Sui bambini sono stati testati solo due sistemi di lettura, installabili su smartphone, nonostante sia ben noto che l’assenza di visione nei primi anni di vita compromette lo sviluppo delle capacità motorie e di efficaci interazioni sociali. Inoltre nessuno di questi dispositivi è stato sottoposto a studi clinici che ne misurino l’efficacia su gruppi sufficientemente numerosi di pazienti.

    Intanto ABBI ha già iniziato la prima fase di studi clinici per diventare un dispositivo medico ed essere commercializzato. “Per arrivare a dispositivi efficaci e disponibili a tutti è necessario stabilire un dialogo produttivo tra ingegneri e neuroscienziati, in modo da progettare strumenti che rispondano alle effettive necessità delle persone con problemi di visione, con ABBI stiamo seguendo questa strada, imparando dagli errori commessi in passato” spiega Monica Gori, e aggiunge “il punto di partenza sono stati i bambini e i loro terapisti dell’Istituto David Chiossone”.

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  • Alex Schwazer. Mazzata del Tas: squalificato per 8 anni, “Sono distrutto”

    RIO DE JANEIRO 11 AGO. Alex Schwazer a Rio c’è andato…e con le migliori intenzioni ma non correrà la marcia sui 50km venerdì 19 agosto. E’ stato un viaggio a vuoto, anzi il sogno si è tramutato in incubo. Il Tas, Tribunale di arbitrato sportivo infatti ha emesso la sentenza tanto attesa e ha condannato il marciatore altoatesino a una squalifica di 8 anni per la nuova positività a uno steroide sintetico rilevata in un controllo del 1 gennaio scorso.

    Il verdetto arriva dopo l’udienza fiume di due giorni fa in cui Schwazer aveva esposto le proprie ragioni, chiedendo l’audizione di alcuni testimoni via Skype e producendo una importante documentazione attraverso slides powerpoint e test. Il Tas ha accolto tutte le richieste che la Iaaf, la Federazione Internazionale di Atletica, aveva fatto e quindi non ha concesso alcuna attenuante al marciatore altoatesino che sognava le Olimpiadi brasiliane fino al punto di imbarcarsi su un aereo per Rio 6 giorni fa, obiettivo che si era prefissato da oltre un anno, quando aveva iniziato la collaborazione con Sandro Donati, il paladino della lotta al doping. “Sono distrutto”, è la prima frase con cui Schwazer commenta il verdetto.

    Il tecnico Sandro Donati, in conferenza stampa, lo difende con convinzione: “E’ evidente un fine persecutorio nei confronti si Alex. Di riffa o di raffa dovevano eliminare Schwazer. Non parlerò della mia persona, ho una certa età. Ad Alex hanno stroncato la vita. Stamattina ha marciato per una quarantina di km a una velocità che tolti uno o due marciatori nessuno saprebbe tenere nemmeno in gara. E’ evidente che era facile incolpare uno con un precedente. Poi avete visto con quale tecnica, anche medici interessati da procedimenti giudiziario, si siano affrettati a definirlo persino “bipolare”. Alex è lineare, coerente, semplice, affidabile. Ha sbagliato una volta, con sua quota di responsabilità coinvolgendo anche la Kostner in una cosa in cui non entrava niente. Ma in quel periodo è stato abbandonato a sé stesso. Non gli è stato dato un allenatore adeguato. Qualcuno gli ha prescritto un antidepressivo per e-mail. Sapevano che aveva incontrato il Dottor Michele Ferrari e nessuno è intervenuto. Gli hanno permesso di andare in Germania per un mese. Tutti si sono sottratti, il Coni e la Federazione”.

    Ora cosa sarà di voi? E’ stato chiesto. “Alex è cresciuto tanto in questi anni e ha l’equilibrio per affrontare la vita anche fuori dall’atletica” – ha detto Donati. “Lui l’avrebbe abbandonata comunque dopo Rio. C’è stata un’opera di delegittimazione di Schwazer appena ha iniziato a lavorare con me, con foto mandate in giro. Ex miracolati di Conconi. Alex marcia alla grande, non gli è mai stato alzato un cartellino rosso. Si è pagato tutto di tasca sua e lo hanno accusato di fare marketing”.

     

    L’ultima chance, ma ormai i Giochi a cinque cerchi saranno passati, sarà quella di andare fino all’ultimo grado di giudizio che è la Corte Federale svizzera. Il 31enne marciatore di Calice di Racines farà richiesta di esame del Dna.

    Alex Schwazer era stato trovato positivo all’esame antidoping dell’1 gennaio 2016 solamente a seguito di un test di laboratorio effettuato oltre tre mesi dopo l’esame che inizialmente aveva dato esito negativo.

     

    Gravi – secondo la difesa – sono stati i ritardi nella comunicazione all’atleta da parte della Iaaf. Infatti, sono trascorsi oltre 40 giorni dal momento della positività riscontrata, il 13 maggio, alla notifica, avvenuta il 21 giugno.

    Marcello Di Meglio

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  • Olimpiadi di Rio 2016: zero medaglie ieri per l’Italia, delusione Pellegrini

    Impianti Olimpici

    ROMA 10 AGO. Giornata negativa quella di ieri per l’Italia alle Olimpiadi di Rio, un pizzico di delusione per le zero medaglie arrivate dopo le scorpacciate delle giornate d’esordio.
    Le speranze di ieri erano riposte su Federica Pellegrini nella gara dei 200 metri a stile libero dove però l’alfiere azzurra è arrivata quarta dopo una partenza tutta da dimenticare.
    empre nel nuoto, Luca Dotto è finito fuori dalla finale nei 100m stile libero. Solo il settimo tempo per l’atleta azzurro, che comunque non partiva con i favori del pronostico. Fuori falla finale anche Alessia Polieri nei 200 farfalla al pari di Luca Pizzini nei 200 rana.

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  • Terra Madre 2016. 5 giornate di Conferenze e Forum al Teatro Carignano

    TORINO 10 AGO. Le Conferenze e i Forum raccontano i temi e i protagonisti dell’edizione 2016 di “Terra Madre Salone del Gusto” a Torino dal 22 al 26 settembre prossimi. Durante i cinque giorni dell’evento nomi noti del panorama internazionale si alternano ai delegati della rete di Terra Madre per approfondire le tematiche che da sempre stanno a cuore a Slow Food. Dal consumo consapevole all’impatto ambientale dell’agricoltura industriale, dalle migrazioni alla salvaguardia della biodiversità, passando per temi scottanti come il TTIP, gli Ogm e lo spreco alimentare: il cibo è raccontato e indagato a 360 gradi, con focus sulle sue implicazioni economiche, sociali, ambientali e politiche.

    Le Conferenze

    Le Conferenze sono il centro nevralgico della manifestazione: undici appuntamenti approfondiscono gli aspetti del cibo più attuali e dibattuti e toccano i grandi temi che animano le piazze mediatiche mondiali. Giuristi, attivisti, chef, agronomi, docenti, artisti e registi dialogano in uno dei luoghi simbolo di Torino, il Teatro Carignano, offrendo spunti di riflessione.

    Nell’ultimo anno il giro d’affari delle agromafie ha superato i 16 miliardi di euro, provocando gravi danni non solo all’economia ma anche alla salute. Il consumo critico è il principale strumento a nostra disposizione per contrastare i crimini agroalimentari. Ne parlano Gian Carlo Caselli, ex magistrato e presidente dell’Osservatorio per la lotta alla criminalità agroalimentare di Coldiretti, e Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, in “Sapori fuori legge – Cibo, agromafie, contraffazioni. L’acquisto consapevole come pratica di legalità quotidiana”, accompagnati dalle incursioni teatrali di Tiziana Di Masi. (Giovedì 22 settembre – ore 11).

     

     

     

     

     

     

     

    Vi siete mai chiesti come l’arte contemporanea interpreti e rappresenti i cambiamenti politici, sociali ed economici del nostro tempo? Venite a scoprirlo con Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Torino e del Museo d’Arte contemporanea del Castello di Rivoli, e Amar Kanwar, uno dei più importanti e attivi artisti indiani, durante “Il rapporto con la terra attraverso l’arte contemporanea”. (Venerdì 23 settembre, ore 11).

    Quando andiamo a fare la spesa dobbiamo porci una domanda fondamentale: quale impatto avranno le nostre scelte e i nostri acquisti sulla catena produttiva? La risposta in “Loro sono giganti, ma noi siamo moltitudine”, un dialogo tra Marion Nestle, esperta di nutrizione e politiche alimentari, e Josè Bové, contadino, attivista e membro dell’Europarlamento. Perché sono le nostre azioni quotidiane a fare la differenza, impariamo insieme come! (Venerdì 23 settembre – ore 14).

    L’agricoltura industriale distrugge il suolo, elimina la biodiversità, consuma le risorse non rinnovabili. Ma esiste una pratica – l’agroecologia – in grado di capovolgere questo sistema, prendendosi cura delle risorse naturali, valorizzando la diversità e ponendosi un unico, importante obiettivo: sfamare il mondo con l’agricoltura di piccola scala. Ne parlano Miguel Altieri, docente dell’Università di Berkley ed esponente dell’agroecologia, e Yacouba Sawadogo, agricoltore del Burkina Faso che ha riportato alla vita un pezzo di Sahel grazie all’impiego di tecniche colturali tradizionali, in “L’agroecologia può sfamare il mondo?” (Sabato 24 settembre – ore 11).

    Orto sì, orto no? Se siete ancora indecisi, non potete perdere l’appuntamento con Alice Waters, chef, attivista e vice presidente di Slow Food, Ronnie Finley, designer e guerrilla gardener, e Edward Mukiibi, agronomo e vice presidente di Slow Food. “La rivoluzione dell’orto” non è solo il titolo della Conferenza ma diventa un monito per tutti coloro che vogliono dare una svolta alle proprie abitudini, cominciando dal ristabilire un rapporto intimo con la natura. Fare l’orto è, infatti, un modo concreto per voler bene alla terra, non importa se in campagna o in città, a scuola o sul terrazzo. Ciò che importa è creare più orti possibili perché, come sostiene Alice Waters, “mettere un nel terreno è una promessa di nutrimento vero e di educazione per le persone”. (Sabato 24 settembre – ore 14).

    Se volete capire qual è il ruolo fondamentale dello chef e andare oltre le finzioni televisive, allora non potete mancare a “Se i grandi chef si alleano con i contadini”. quattro cuochi internazionali ribadiscono e rafforzano il loro ruolo di protagonisti principali della gastronomia. Si tratta del peruviano Gaston Acurio, dei francesi Michel Bras e Olivier Roellinger e dell’albanese Altin Prenga. (Sabato 24 settembre – ore 17).

    Il cibo che consumiamo ogni giorno dovrebbe essere il nostro miglior alleato, mentre troppo spesso è il principale nemico della nostra salute a causa di ingredienti raffinati, additivi chimici e residui di pesticidi. Ce lo racconta Franco Berrino, medico epidemiologo e tra i massimi esperti della relazione tra salute e alimentazione, nella conferenza “Il nostro cibo quotidiano: veleno o medicina?” A moderare Andrea Pezzana, docente universitario e dirigente medico presso l’ASL TO2. (Domenica 25 settembre – ore 11).

    Gino Strada, fondatore di Emergency, è protagonista insieme a Zerocalcare, fumettista italiano e autore della graphic novel “Kobane calling”, e a Edward Loure Ole Parmelo, capo tribù Masai e vincitore del Goldman Environmental Prize,  “Terra, conflitti e migrazioni – Le ragioni di chi parte, le battaglie di chi resta”. L’incontro guarda al fenomeno migratorio con attenzione particolare, considerandolo la conseguenza di scelte sbagliate, come ricorda Gino Strada: «Basterebbe scorrere l’elenco dei Paesi da cui provengono i profughi: Siria, Afghanistan, Iraq. Tutti teatri bellici. E quando non lo sono in senso stretto, come in Nigeria, il terrorismo fa il resto e la guerra è dietro l’angolo». (Domenica 25 settembre – ore 14).

    Alberto Barbera, direttore del Museo del Cinema di Torino e direttore artistico del Festival del Cinema di Venezia,  Yann Arthus-Bertrand, giornalista, fotografo e regista di documentari, che per oltre trent’anni ha filmato l’impatto dell’uomo sulla natura. “Il pianeta visto dal cielo e attraverso i volti dell’umanità” ripercorre la carriera del regista francese attraverso alcune delle sue riprese più significative. (Domenica 25 settembre – ore 17)

    L’Egitto di ieri, culla della civiltà e dell’agricoltura più antica del mondo, incontra l’Egitto di oggi, segnato da una profonda crisi politica, economica e sociale, dove i prodotti di importazione prendono il posto delle coltivazioni locali. Ne parlano Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, e Malak Rouchdy, docente di sociologia presso l’American University of Cairo, nella conferenza “Cibo e agricoltura in Egitto, ieri e oggi”. (Lunedì 26 settembre – ore 11).

    La crescita infinita su un mondo finito è il tema principale di “Un nuovo mondo è possibile, anzi necessario”. Su questo tema si confrontano Serge Latouche, economista e filosofo francese celebre per la sua proposta alternativa al modello economico occidentale, detta decrescita, Eric Holt-Gimenez, economista, agroecologo, professore statunitense, e Stefano Zamagni, economista italiano e docente di Economia Politica a Bologna. (Lunedì 26 settembre – ore 14).

     

     

     

     

     

     

     

    I Forum della Terra

    I Forum di Terra Madre sono momenti di scambio e di incontro fra le Comunità del cibo di tutto il mondo e permettono di conoscere da vicino la rete internazionale di Terra Madre attraverso la testimonianza diretta di contadini, pastori, artigiani, cuochi, agronomi, veterinari. Sono 40 i temi che i delegati di Terra Madre portano all’attenzione del pubblico, indagando tutti gli aspetti della gastronomia che, nel bene e nel male, riescono a cambiare il pianeta: dalla scarsità dell’acqua potabile all’allevamento sostenibile, dalla biodiversità di banane, caffè e cacao al futuro dell’agricoltura biologica, dal TTIP agli Ogm. I Forum aiutano, inoltre, a scoprire i progetti di cui Slow Food si fa promotore, come i 10.000 Orti in Africa, l’Alleanza Slow Food dei cuochi, la rete internazionale dei Mercati della Terra e il lavoro sulle mense scolastiche.

    S possono seguire le Conferenze al Teatro Carignano acquistando il posto sul sito www.slowfood.it. I Forum della Terra, dedicati ai delegati della rete di Terra Madre e accessibili al pubblico fino a esaurimento posti, si svolgono invece nelle aule del Politecnico al Castello del Valentino e dell’Università a Torino Esposizioni.

    Marcello Di Meglio

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  • Olimpiadi di Rio: ieri oro per Campriani nel tiro a segno, Pellegrini in finale nei 200

    Federica Pellegrini

    ROMA 9 AGO.  Dopo una domenica da record che rimarrà nella storia dello sport azzurro anche ieri l’Italia si è fatta valere alle Olimpiadi di Rio.
    E’ arrivata infatti un’altra medaglia d’oro: questa volta dal tiro a segno, carabina da 10 metri, dove Niccolò Campriani ha conquistato il gradino più alto del podio.
    Nel trap a volo incece è Pellielo a classificarsi in seconda piazza e portarsi a casa un prestigioso argento olimpico. Infine bene . Federica Pellegrini che si è qualificata in scioltezza alla finale dei 200 stile libero. Infine ottima prestazione del Settebello.

    fc

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