Autore: Redazione Centrale

  • Terremoto. Slow Food: “Un futuro per Amatrice”, 2 Euro dagli spaghetti all’amatriciana

    ROMA 27 AGO. Solidarietà per i terremotati, anche Slow Food lancia una iniziativa incentrata sul cibo, la pasta all’amatriciana. “In tutto il mondo, attraverso questo piatto simbolo della storia gastronomica di Amatrice, speriamo di poter diffondere anche i valori di solidarietà e condivisione propri della cultura contadina da cui nasce” Carlo Petrini, presidente di Terra Madre e Slow Food, avvia una campagna di solidarietà per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto e pensare già da oggi al loro futuro.

     

    “Aderiamo alle iniziative spontanee nate in queste ore in Italia e rilanciamo – continua Petrini – chiamando in causa i ristoratori di tutto il mondo per un anno intero. Speriamo in questo modo che l’attenzione non svanisca e vada oltre l’onda emotiva del momento: superiamo l’emergenza e iniziamo già da oggi la ricostruzione. Chi ha vissuto questo dramma deve poter ritrovare la normalità il prima possibile, i fondi destinati devono essere durevoli e la raccolta costante.

     

    Con “Un futuro per Amatrice” (#unfuturoperamatrice) chiediamo ai ristoratori di tutto il mondo di inserire in carta il piatto simbolo della città colpita e di tenerlo per almeno un anno. E ai clienti chiediamo di sceglierlo. Per ogni amatriciana consumata verranno devoluti due euro, uno donato dal ristoratore, uno dal cliente. I fondi raccolti saranno direttamente versati al Comune di Amatrice”.

     

    Intanto, nell’immediato, l’invito è di scegliere i prodotti alimentari e agricoli che arrivano dalle aree colpite per sostenere l’economia locale. La rete internazionale di Slow Food si è già messa all’opera per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere quante più adesioni possibili.

     

    L’iban del Comune di Amatrice per il versamento è: IT 28 M 08327 73470 000000006000

    Causale: Un futuro per Amatrice

    Adesioni ristoratori: [email protected]

    L’elenco dei ristoratori aderenti su www.slowfood.it 

    #unfuturoperamatrice.

    Marcello Di Meglio

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  • Terremoto | 250 morti, 365 feriti. Fermato uno sciacallo

    Terremoto | 250 morti, 365 feriti. Fermato uno sciacallo

    ROMA. 26 AGO. Un bilancio destinato a salire quello delle vittime e dei feriti nel tragico terremoto del centro Italia.

    Secondo le comunicazioni delle Prefetture di Rieti e Ascoli Piceno, i morti sono 250, 193 ad Amatrice, 11 ad Accumuli e 46 ad Arquata del Tronto.

    Il numero di feriti in ospedale è di 365, alcuni dei quali gravi.

    Il consiglio die ministri ha deliberato lo stato di emergenza e lo stanziamento dei primi 50 milioni di euro per l’emergenza.

    Nel frattempo c’è stato un primo episodio di sciacallaggio ad Amatrice.

    I carabinieri di Rieti hanno arrestato un 45enne di Napoli, pluripregiudicato, che tentava di introdursi in un’abitazione di Amatrice forzandone la porta con un cacciavite.

    Alla vista dei militari l’uomo ha tentato la fuga ed una volta bloccato, ha avviato una colluttazione con i carabinieri e i militari, che poi lo hanno arrestato per rapina impropria e lesioni personali e condotto nel carcere di Rieti.

    Nel pomeriggio e fino a poco fa, alle 00:45, ci sono state molte scosse di assestamento, la più forte di magnitudo 4.4 alle 14:36 con ipocentro a Rieti che ha causato molta paura e qualche crollo ed è stata percepita anche nelle Marche.

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  • Nautica Italiana con quattro nuovi associati a quota 67

    Nautica Italiana con quattro nuovi associati a quota 67

    MILANO. 25 AGO. Amare Group, Bellotti, Maori Yacht e Organizzazione Leasing sono i quattro nuovi associati di Nautica Italiana, che conta oggi  67 soci.

    67 aziende italiane associate a Nautica Italiana, che, impiegando nel loro complesso poco meno di 4500 dipendenti diretti e 15.000 operatori dell’indotto, esprimono un valore complessivo della produzione di 1500 milioni di euro, secondo dati bilanci aziende associate NI, e rappresentano l’80% della produzione italiana di imbarcazioni e il 95% del valore delle esportazioni, voce portante del comparto.

    “Siamo orgogliosi di dare il benvenuto a questi quattro nuovi soci, che, oltre a rappresentare il costante interesse e la fiducia degli operatori, confermano la solidità del nostro progetto. Per tutti noi è un ulteriore stimolo a continuare a perseguire la nostra missione di valorizzazione del settore, di cui l’Italia è leader indiscussa” – commenta Lamberto Tacoli, presidente di Nautica Italiana.

    Chi sono i nuovi quattro soci.

    AMARE GROUP, con un’esperienza di oltre 20 anni in diversi settori di attività, è specializzata in tecniche di lavorazione di alluminio e acciaio inox. Il team di progettazione collabora efficacemente con i dipartimenti di ingegneria dei principali cantieri italiani e internazionali.

    BELLOTTI s.p.a. Dal 1927 Bellotti opera con esperienza e professionalità nel settore del legno e dei suoi derivati sul mercato nazionale ed internazionale.

    Lo studio e la costante ricerca su materiali specialistici e ad alta tecnologia, uniti all’esperienza e al dinamismo della rete commerciale, sono la risposta ideale per molte aziende primarie che hanno scelto Bellotti come partner strategico in diversi settori: arredamento, trasporti e nautica.

    L’azienda è leader nella produzione di compensati marini, certificati RINA, BS1088 e Germanischer Lloyd’s, innovativi pannelli compositi fonoassorbenti e nell’ importazione diretta di Teak dalla Birmania. In Italia il pregiato Teak viene rilavorato secondo le specifiche del client per ottenere manufatti su misura e di alta qualità come le doghe per i ponti e i compensati impiallacciati. Da sempre attenta all’impatto ambientale e sociale della propria attività e di tutta la filiera, Bellotti ha ottenuto diverse certificazioni: FSC, PEFC, LEGNOK.

    MAORI YACHT srls. Il cantiere Maori Yacht nasce nel 2007 a Olbia con l’idea di elaborare un nuovo concetto di vivere il mare, che racchiude le doti marine delle barche a vela e la versatilità di quelle a motore.

    Ad oggi Maori Yacht ha varato 29 imbarcazioni in diversi modelli e sono in stato di avanzamento due nuovi modelli innovativi – Maori 54 e Maori 62ft – che verranno presentati nel biennio 2016-2017, oltre a progetti di yacht custom oltre i 30 metri. Ogni modello della famiglia MAORI è 100% Made in Italy, un progetto a sé, al centro del quale si trova il cliente con le proprie idee e desideri.

    ORGANIZZAZIONE LEASING srl nasce nel 2014 in seguito a normative che regolano l’operatività dell’intermediazione finanziaria e andando ad ampliare  la gamma di  servizi al fianco della “storica” attività omonima operante nel settore finanziario, presente dal 1982, e la  S.a.f. srl, operante in ambito assicurativo.

    La società è attiva sia nell’intermediazione della locazione finanziaria (leasing), in tutti i settori, con una particolare specializzazione nel settore nautico, sia nell’intermediazione di finanziamenti a breve e medio termine, operando con i principali Istituti di Credito presenti sul territorio Italiano.

    Il gruppo societario si propone di offrire un servizio di consulenza  agli associati di Nautica Italiana nel campo finanziario e assicurativo.

    NAUTICA ITALIANA, associazione affiliata a Fondazione Altagamma, è nata all’inizio di settembre 2015 dall’iniziativa di 25 importanti produttori nel settore nautico italiano, allo scopo di riunire le eccellenze dell’intero comparto – Industria, Servizi e Territori – e disegnare la strategia di sviluppo e crescita del comparto, sia a livello nazionale che internazionale.

    Attraverso la collaborazione con altre importanti realtà del settore, come i Territori e i Distretti regionali, l’Associazione opera con un criterio selettivo incentrato sulla Carta dei Valori nonché sulla condivisione del progetto strategico.

    Il posizionamento di Nautica Italiana e la particolare attenzione ai mercati internazionali, la rendono naturalmente affine a Fondazione Altagamma, che dal 1992 riunisce le imprese dell’alta industria culturale e creativa italiana riconosciute come autentiche ambasciatrici dello stile italiano nel mondo.

    L’affiliazione a Fondazione Altagamma, deriva infatti dalla consapevolezza di poter creare forti sinergie con altri comparti di prestigio eccellenti per rafforzare ulteriormente il ruolo della nautica nel suo complesso.

    L’associazione ha messo a punto “NAUTICA 365”, un progetto strategico a 360° per 365 giorni all’anno basato su tre pilastri portanti: il Manifesto della Nautica Italiana con nove proposte legislative concrete per supportare la crescita del comparto; il “Contratto etico” a garanzia di serietà e trasparenza e un piano di promozione nazionale e internazionale con una nuova strategia di eventi per il comparto.

    Il Comitato di Presidenza è composto da: Presidente – Lamberto Tacoli; Vice Presidenti – Luigi Alberto Amico, Cataldo Aprea, Fabio Boschi, Giovanna Vitelli; Consigliere – Corrado Salvemini; a cui si aggiunge il Segretario Generale – Lorenzo Pollicardo.

    Internet: www.nauticaitaliana.net

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  • Torno da mia madre. Commedia gradevolissima sui legami familiari.

    ” Torno da mia madre”; una scena del film con Alexandra Lamy e Josiane Balaskovic

    GENOVA. 25 AGO. In ” Torno da mia madre “, sesto Lungometraggio del regista francese Eric Lavaine, titolo originale “Retour chez ma mère”, per quanto il titolo suggerisca un lungo indugio sul personaggio della figlia, pur molto composito, è la Madre l’autentica protagonista della pellicola, dall’incipit alla chiusa.

    La Madre, che corrisponde al nome di Jacqueline Mazerin, è interpretata da un’avvincente Josiane Balaskovic, eccellente nella sua performance, che esercita davvero il potere di ammaliare lo spettatore, trasportandolo verosimilmente nel film. Il  personaggio di Jacqueline, esprime una donna brillante, solo lievemente spigolosa, con una corposa voglia di vivere, nonostante lo scorrere degli anni.

    In netta contrapposizione con la figlia, Stephanie Mazerin, che ha il volto dell’affermata Alexandra Lamy, architetto di successo che all’improvviso si ritrova stanca ed in parte ripiegata su stessa, avendo perso il prestigioso lavoro a seguito di illeciti di cui lei non è responsabile e sola con un figlio di 6 anni che condivide con l’ex marito e la nuova moglie di quest’ultimo.

    In effetti, Eric Lavaine,  ha dichiarato di voler mostrare attraverso questa commedia dolce-amara, la cosiddetta “generation boomerang”, ossia la nostra generazione che, in questa società post-moderna, rischia troppo spesso d’essere umiliata e svilita dai non Diritti del Mercato e nella quale anche le relazioni sono ormai liquefatte.

    Così nella trama, come ahimè nella vita reale di molti, Stephanie, trovandosi al verde con un bambino, prepara un paio di valige e torna nella casa materna, intrecciando di nuovo un legame in salutare equilibrio con la madre; a ruoli invertiti! In effetti in questa deliziosa commedia, non è la figlia ad ostentare dei segreti, bensì la madre che, vedova, si è ricreata un legame emotivo e marcatamente passionale con l’inquilino del quarto piano, Jean, interpretato da Didier Flamand, relazione che inizialmente si impegna a nascondere.

    Invero vorrebbe annunciarlo in grande stile, in occasione di una cena in presenza anche degli altri due figli, Carole Mazerin, che ha le fattezze di una bella Mathilde Seigner e Nicolas, interpretato da Philippe Lefebvre, i quali fraintendono la sua agitazione per un principio d’Alzheimer, quando la persona più sana della famiglia è proprio la madre, al contrario di tutta la prole, palesemente frustrata.

    Il giorno successivo all’inconcludente reunion, solo frutto di aspre tensioni tra i tre fratelli, la madre confessa non solo la relazione con Jean, ma che in realtà quest’ultimo  rappresenti il suo grande amore da sempre, ancor prima che il loro padre morisse. Dichiarazione tagliente che indurrà i figli a guardare dentro se stessi ed a migliorare le proprie vite, sull’esempio del saldo entusiasmo della madre, donna pratica e romantica al tempo stesso, sempre preda delle ballate nostalgiche di Francis Cabrel, cantautore folk francese, d’origini friulane, la cui musica accompagna alcuni momenti della pellicola.

    Jacqueline tra l’altro, in chiusa del film, risolverà ingegnosamente la compromessa situazione economica della figlia Stephanie. Decisamente un lieto fine che accontenterà i nostalgici di Frank Capra, ma di cui tutti noi, in quest’epoca sgualcita dalla precarietà, abbiamo bisogno.

    Validissime le musiche originali di Fabien Cahen, affermato cantautore francese. Belli gli esterni, girati ad Aix-en- Provence, location che Lavaine ha scelto per l’intensità della Luce del Sud. Un po’statici gli interni, interessanti i primissimi piani sulle pietanze, cucinate dalla madre.

    Da vedere per rasserenarsi!

    Romina De Simone

     

     

     

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  • Una petizione per fermare le bombe italiane in Yemen

    Bombe sullo Yemen

    ITALIA. 25 AGO. Bombe prodotte in Italia lanciate sui soccorritori, dai Sauditi, in Yemen. Una petizione su Change.org per fermare “Un crimine contro l’umanità”.

    Prima viene bombardata un’area, dopo, quando sul posto sono giunti i soccorritori, la stessa zona è bombardata di nuovo, deliberatamente. È questo il metodo, considerato come un Crimine di Guerra, usato dalle forse saudite in Yemen, come ha affermato anche il Relatore speciale delle Nazioni Unite Christof Heyns e come viene anche raccontato su L’Espresso, dai giornalisti Giovanni Tizian e Michele Sasso ( l’articolo qui). Il particolare che riguarda l’Italia da vicino? Le bombe lanciate contro la popolazione civile e i soccorritori, compresi Medici senza Frontiere, sono costruite nella succursale di un’azienda tedesca, la Rwm Italia, con più sedi dislocate lungo lo stivale.

    Il giornalista Luigi Grimaldi ha detto basta, ed ha lanciato una petizione su Change.org “affinché il Governo si occupi della faccenda e che il Parlamento fermi i rifornimenti di bombe all’Arabia Saudita e ai suoi alleati che da più di 300 giorni continuano ad aggredire lo Yemen martellato con bombardamenti indiscriminati sulla popolazione civile senza alcun mandato da parte dell’ONU, applicando la risoluzione del Parlamento Europeo adottata lo scorso 25 febbraio che stabilisce l’istituzione di un embargo sulla vendita delle armi alla Arabia Saudita”.

    Se i bombardamenti in Yemen non termineranno, presto ci saranno nuove ondate di esseri umani in fuga. Ed infatti, ad aprile, sono sbarcati sulle coste siciliane i primi profughi yemeniti messi fuga dai bombardamenti con le MK83, le armi prodotte in Italia.

    Se ci si chiede come fermare le ondate migratorie e aiutare le popolazioni in fuga, questo può essere un primo passo nella direzione giusta.

    La petizione qui: Basta bombe fabbricate in Italia e usate dai sauditi nei massacri di civili in Yemen

    Arianna Codato

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  • Terra Madre 2016. Giovani gastronomi crescono…e si laureano

    TORINO 25 AGO. Continua il viaggio di avvicinamento di LN a “Terra Madre Salone del Gusto 2016” in scena a Torino dal 22 al 26 settembre prossimi. Ecco il programma delle attività dell’Università di Scienze Gastronomiche e i nuovi appuntamenti dedicati alle famiglie.

    Se si vogliono scoprire i segreti del pane artigianale, ripercorrere la storia dei grandi vini italiani attraverso tutti i propri sensi, incontrare i nuovi gastronomi e conoscerne le storie, allora lo stand dell’Università di Scienze Gastronomiche nel Parco del Valentino è il posto più giusto. Il programma è ricco: dibattiti su benessere, sostenibilità e territorio, approfondimenti su gusto e salute e laboratori in cui assaggiare i migliori pani e salumi italiani.

    Vero e proprio cibo per la mente quello proposto nelle Conferenze, in cui ascoltare le “Storie di Eco-Gastronomia”, esperienze e incontri vissuti in prima persona dagli studenti dell’Università nei molti viaggi in giro per il mondo, o godersi suggestivi film che rivelano storie di popoli sconosciuti.

    Nell’appuntamento “Chi è il gastronomo?” si potrà stringere la mano a 25 giovani che raccontano il loro modo di intendere la gastronomia e di interpretarla come una professione, una vocazione e un modo di vita. Fiore all’occhiello delle attività dell’Unisg, tornano ancor più preparati i Personal shopper, i tour tematici curati da guide d’eccezione per conoscere i protagonisti del Mercato, gustare i loro prodotti e scoprire i segreti del territorio cui appartengono.

    Grandi novità di quest’edizione open air sono i percorsi “Bike n’ Eat” e “Walk n’ Eat”, vere e proprie passeggiate gastronomiche all’insegna delle prelibatezze cittadine, dai dolci alla cucina piemontese, fino al celebre aperitivo torinese. Originale il percorso “Urban foraging”, in cui andare alla ricerca delle erbe spontanee e dei segreti commestibili del Parco del Valentino.

    Per gli appassionati di buona cucina, il momento clou: tre le cene in cui provare le migliori specialità della nostra penisola proposte da grandi chef che condividono i fornelli con i giovani cuochi della Scuola di Cucina di Pollenzo.

    Si parte con la tradizione molisano-romagnola e i piatti realizzati a quattro mani da Antonio Terzano e Lina Pompei, dell’Osteria dentro le Mura di Termoli, fianco a fianco con Roberto Casamenti e Alessandra Bazzochi (in foto) de La campanara di Galeata, per continuare con Vittorio Fusari e le sorprese della sua Dispensa Pani e Vini e finire in bellezza con due maestri d’eccezione che fanno onore al Piemonte: Pino Cuttaia, chef stellato de La Madia di Licata e Pierpaolo Livorno, chef del Ristorante Garden dell’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo.

    Un evento formato famiglia

    Supereroi che basano i loro poteri su gustosi succhi e antiche ricette, mercanti che viaggiano nel tempo incontrando personaggi come Mister Mais e Sensei Riso, una principessa sui legumi che racconta la sua storia. Questi alcuni protagonisti degli appuntamenti dedicati alle famiglie in visita a Torino al Borgo Medievale. Tra spettacoli teatrali, favole reinterpretate in cui gli ingredienti si mescolano alla fantasia e laboratori pratici, bimbi e genitori ritrovano insieme sapori dimenticati di legumi e cereali e imparano le ricette per chiudere l’estate in un barattolo grazie a conserve e trasformati, come succede ne “L’orto in dispensa”, organizzato al Miele Center di Piazza Bodoni.

    Come educare i sensi e il gusto dei più piccoli? Lo si scoprirà nell’appuntamento “Il gusto di mangiare insieme”, divertente attività ispirata dall’omonimo libro di Slow Food Editore e guidata dall’autrice Carla Barzanò.

    Due i laboratori multisensoriali organizzati con Lavazza Training Center e dedicati alla bevanda che da sempre unisce popoli e culture di tutto il mondo: il caffè.

    “In viaggio con il caffè” propone un percorso tra piante rigogliose, semi colorati, storia e letteratura, mentre “Ri-fondo, la nuova vita dei fondi di caffè”, con la collaborazione di Novamont, racconta la vita di questi apparenti rifiuti, stimolando la fantasia su capsule compostabili ed economia circolare.

    Chi ha rubato la marmellata?

    O sarebbe meglio chiedersi chi l’ha prodotta? Slow Food Toscana propone una divertente attività per assaggiare la merenda per antonomasia, confrontando marmellate industriali con quelle artigianali e buone, pulite e giuste e ragionare così su territorio, ambiente e gusto, per prenotazioni scrivere a [email protected].

    Per spiegare ai più piccoli come si fa l’orto, il mini-laboratorio “Seminiamo la biodiversità” è l’occasione perfetta, in cui scoprire che non esiste una sola varietà di prezzemolo e, grazie alle attività pratiche di semenzaio, imparare come nasce il cibo che mangiamo ogni giorno. Per un’esperienza più artistica, ecco invece il laboratorio “Che cibo senti?”, una narrazione del cibo che supera il classico vocabolario gastronomico: dopo aver assaggiato un alimento, i bimbi non possono usare le classiche espressioni come “ottimo!” o “amarissimo!” ma sono invitati a esprimere ciò che sentono con espressioni facciali, disegni o suoni.

    Anche quest’anno si rinnova la proficua collaborazione con la rivista “Giovani Genitori” e non manca un’Area Baby Pit Stop attiva tra le 10 e le 19 nel Borgo Medievale a disposizione delle mamme e dei papà e in cui è presente anche un angolo attrezzato per i giochi dei bambini più piccoli.

    Il programma, in costante aggiornamento, è disponibile sul sito www.slowfood.it.

    Marcello Di Meglio

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  • Terremoto, 159 i morti. Sfollati in tendopoli

    Terremoto, 159 i morti. Sfollati in tendopoli

    ROMA. 25 AGO. Purtroppo è salito ulteriormente il bilancio dei morti accertati del sisma che, ieri notte, ha colpito l’Italia centrale.

    Sono 159 i morti accertati fra cui diversi bambini; a diffondere il bilancio è il Dipartimento della Protezione Civile. Le vittime sono 106 nel reatino e 53 nell’ ascolano.

    E mentre continuano le scosse sismiche l’ultima delle quali di 2.2, a L’Aquila, poco fa, alle 01:36:56, sono migliaia gli sfollati (oltre 1500 nel sole Marche) mentre si continua a scavare nei centri colpiti dal sisma.

    La maggior parte dei senzatetto si concentra nel comune di Arquata del Tronto e della frazione di Pescara del Tronto che è stata rasa al suolo. La popolazione viene ospitata in tendopoli già allestite o in corso di allestimento.

    La prima violentissima scossa della scorsa stanotte ha colpito Amatrice, Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno); una seconda di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4,33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata). Le scosse sono state avvertite anche a molti chilometri di distanza, fino a Roma e Napoli.

    Ma la terra ha continuato a tremare: nel primo pomeriggio un’altra violenta scossa, di magnitudo 4.9, ha scatenato il panico.

    La macchina delle operazioni, c’è stata qualche polemica iniziale sul ritardo nei soccorsi, poi rientrata. Colonne dei vigili del fuoco, della forestale e di volontari sono partiti da tutta Italia.

    Ora con la notte, mentre continuano i lavori di scavo e ricerca, la gente ospitata nelle tendopoli o altrove, ha paura.

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  • Terremoto, attivato sms solidale 45500 per aiutare le popolazioni

    Terremoto – Attivato l’sms solidale 45500 per aiutare le popolazioni

    ROMA. 24 AGO. Su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni colpite dal terremoto e grazie agli operatori di telefonia mobile e ai media, è stato attivato il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l’invio di sms del costo di 2 euro.

    È possibile donare anche chiamando da rete fissa lo stesso numero. Il servizio è attivato con gli operatori nazionali Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, CoopVoce, Wind e Infostrada, TWT, CloudItalia e PosteMobile.

    I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.

    Istituito anche un numero di emergenza con il quale i cittadini possono chiamare il numero verde del servizio di contact center 800 840 840 per avere informazioni o fare segnalazioni. Per chi chiama dall’estero è attivo il numero +39 06 82888850.

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  • Forte terremoto nel Centro Italia. Scosse di 6.0 alle 3:36 e di 5.4 alle 4:30 nel reatino. Paesi rasi al suolo: Amatrice e Accumoli nel Lazio

    ROMA 24 AGO. Forte scossa terremoto nel centro Italia. Alle 3:36 la terra ha tremato con una magnitudo di 6,0 con epicentro ad Accumoli nel Reatino, la cittadina di Amatrice la più colpita.. Nuove scosse pochi minuti dopo, da 3,9 a 2,8 di magnitudo. Un’ora dopo, verso le 4:30, un’altra scossa più forte da 5,4. Il Sindaco di Amatrice in diretta alla Rai: “Il paese non c’è più, c’è gente sotto le macerie”. Altri due paesi flagellati nelle Marche:Arquata del Tronto e Pescara del Tronto. Coinvolta anche tutta la provincia picena, del maceratese, crolli in Umbria e Lazio.

    A Norcia e Amatrice il terremoto ha fatto forti danni. Case crollate, ponti e strade divelte. La gente è in strada e la macchina della Protezione Civile è in allerta massima. E già il sindaco di Amatrice Sergio Perozzi dice a Radio Rai e poi al telefono con Sky: “Il paese non c’è più. C’è gente sotto le macerie, temo morti”. La notizia è confermata dal responsabile della Croce Rossa locale, che conferma la tragica situazione: almeno un ponte sarebbe crollato, rendendo più lenti i primi soccorsi. Moltissime le chiamate alla protezione civile e ai vigili del fuoco da tutta l’area. L’ipocentro è stato a 4 km dalla superficie. La scossa è stata sentita, fortissima, anche a Roma.

    Un’altra scossa è seguita 5 minuti dopo a pochi chilometri di distanza di 3.9 più vicina a Norcia, dove si sono registrati i maggiori danni ad Amatrice, con un ipocentro più in profondità, a 7 chilometri. Sono registrati numerosi crolli di edifici. Altre tre scosse sono seguite poco dopo. Si registrano forti danni a Castelluccio di Norcia. I Viglili del Fuoco parlano di danni anche a Gualdo e Mogliano nel Maceratese. Una frana sarebbe avvenuta sulla parete Est del Corno Piccolo del Gran Sasso, lo conferma al telefono Luca Mazzoleni del rifugio Franchetti, appunto sul monte. “Abbiamo sentito i rumori di una frana. Aspettiamo le prime luci per capire meglio di cosa si tratta”..

    Un’altra fortissima scossa si è sentita alle 4.34, più lunga, di entità di 5,4. Per ora il capo della Protezione Civile Alessandro Curcio parla di alcuni feriti, crolli e danni ad edifici.

    Marcello Di Meglio

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  • Caporalato: Ministro Giustizia Orlando al “gran ghetto” di Rignano Garganico. “Pronta la legge”

    FOGGIA 23 AGO. Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha visitato ieri a sorpresa il “gran ghetto” di Rignano Garganico, la baraccopoli dove alloggiano oltre duemila migranti sfruttati nei campi.

    “Una città fantasma – ha scritto il Ministro sulla sua pagina Facebook – una non città. Eppure migliaia di uomini e donne danno vita alle porte di Foggia a una comunità di lavoratori sfruttati. Schiavi ricattati dai caporali. È qualcosa di inaccettabile. È da questo luogo che penso sia più giusto ribadire l’impegno del governo ad approvare nel più breve tempo possibile la nuova legge contro il caporalato”.

    Orlando ha postato alcune foto che ritraggono i migranti costretti a vivere in alloggi di fortuna e prendere l’acqua potabile da grosse cisterne. Poi un vertice nella Prefettura del capoluogo dauno con i vertici delle autorità locali, mentre fuori dal Palazzo del Governo un gruppo di lavoratori agricoli stranieri affiancati dagli attivisti di “Campagna in lotta” protestava ad alta voce contro il fenomeno dei “nuovi schiavi”

    Tra di loro anche Veronica, figlia del Ministro dell’Economia Padoan. Veronica Padoan si occupa da tempo del “ghetto” di Rignano Garganico che ospita i 2000 immigrati. La quindicina di attivisti e lavoratori africani hanno manifestato pacificamente davanti alla Prefettura di Foggia. Sono braccianti stagionali extracomunitari che vivono al limite della umana dignità.

    “La questione del gran ghetto di Rignano – ha detto Veronica Padoan – è una questione che preme pesantemente sulla Regione Puglia perché ha delle responsabilità oggettive e riceve notevoli pressioni che giungono direttamente dall’Unione Europea. Per quel che concerne il gran ghetto di Rignano – ha sottolineato la Padoan – effettivamente ci troviamo di fronte ad uno dei complessi abitativi più grandi, ma come questo in Italia ci sono altri ghetti; quindi, il giochino di catalizzare tutta l’attenzione sui ghetti lascia il tempo che trova. È dal 2014 che la giunta Vendola aveva millantato di smantellare il ghetto, il problema non sono queste comunità. Il problema – ha concluso Veronica Padoan – è che se non si organizza effettivamente il lavoro nei campi è inutile parlare di smantellare i ghetti. La questione abitativa è presente anche nei contratti provinciali e nazionali”.

    Sia il Ministro della Giustizia Orlando, sia, a distanza, quello delle Politiche Agricole Martina hanno confermato che un provvedimento di legge per cercare di eliminare il fenomeno del caporalato è in via di conclusione del suo processo legislativo. “La legge sarà in vigore entro la fine dell’anno. Non si tratta di sanzionare il lavoro nero ma il reato di riduzione in schiavitù” – ha detto Orlando.

    Già da una ventina di giorni, intanto, Slow Food si era mobilitato sul vergognoso fenomeno socioeconomico: “Sul caporalato le aziende denuncino in anticipo le giornate di lavoro – fanno sapere dall’associazione della Chiocciola – il segnale politico che stavamo tutti aspettando è finalmente arrivato. L’augurio è che ora anche la Camera possa esaminare il testo del Ddl nel più breve tempo possibile: il lavoro dei braccianti italiani e stranieri è indispensabile per consentire alla nostra produzione alimentare di proporsi come eccellenza. Ma non è più ammissibile che questo risultato venga raggiunto a discapito dei lavoratori” – commenta Daniele Buttignol, Segretario Generale di Slow Food Italia.

    Il Disegno licenziato l’1 agosto da Palazzo Madama introduce novità importanti e rappresenta sicuramente un primo passo per debellare questa pratica medievale e crudele: “Finalmente – commenta Buttignol – è stato introdotto il principio di piena corresponsabilità tra il caporale e l’imprenditore, ignorato dal reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro che puniva solo i caporali.

    Ora tutti stiamo facendo e possiamo fare la nostra parte: la società civile che non si stanca di denunciare questo crimine, segnalare le produzioni virtuose e sollecitare la politica. I cittadini che scelgono ogni giorno quale cibo vogliono condividere con la propria famiglia e le istituzioni che finalmente hanno dato un segnale di responsabilità.

    Ora l’impegno deve essere rivolto anche a dare maggiori strumenti a chi vuole fare le proprie scelte con consapevolezza. Non ci stanchiamo di ripeterlo, vogliamo un’etichetta più trasparente, che racconti la filiera, che dia informazioni certe, che indichi la provenienza e il tipo di lavoro che è stato fatto. Abbiamo il diritto di poter scegliere anche in base a queste informazioni. Vorremmo che l’etichetta narrante adottata per i nostri Presìdi Slow Food fosse applicata a tutti” – propone Buttignol.

    “Come Slow Food, attraverso l’Osservatorio sulla Legalità abbiamo suggerito l’obbligo di denunciare in anticipo le giornate di lavoro e l’esclusione dai contributi pubblici e dalle denominazioni di qualità per le aziende condannate – prosegue Buttignol che sottolinea – noi però non ci dimentichiamo di chi lavora la terra. Se ci affidiamo unicamente a un mercato arrogante che svuota il cibo di ogni valore, e perdiamo di vista quanto prezioso sia il lavoro nei campi, avremo solo una vittoria parziale. Il lavoro agricolo non produce solo merce, valorizza il territorio, tutela il paesaggio e diffonde biodiversità”.

    Marcello Di Meglio

    Leggi l’articolo originale: Caporalato: Ministro Giustizia Orlando al “gran ghetto” di Rignano Garganico. “Pronta la legge”