Autore: Redazione Centrale

  • Enpa, tanti i soccorsi ad animali nella zone del terremoto

    Tanti i soccorsi dell’Enpa nella zone del terremoto

    GENOVA. 30 AGO. Sono oltre duecento gli animali soccorsi finora e nove tonnellate di pet food distribuite nelle tendopoli e nelle località isolate, o messe a disposizione degli animali vaganti con punti di alimentazione sul territorio.

    Questo, ad oggi, un primo bilancio dell’intervento dell’Ente Nazionale Protezione Animali nelle zone devastate dal sisma dove l’associazione è presente con la propria Unità di Intervento Nazionale e con veterinari, volontari e Guardie Zoofile delle Sezioni Enpa di Terni, Caserta, Isernia, Teramo, Rende, Rimini e Roma operativi con due autoambulanze veterinaria, una automedica, un furgone per il trasporto di animali e altri tre automezzi.

    Inoltre, per curare animali che non possono essere assistiti nell’area del sisma, Enpa ha attivato una rete di cliniche e ambulatori in tutta Italia. Le segnalazioni vanno fatte al numero 342 9565574. Per segnalazioni ed emergenze è invece attiva la mail [email protected].

    Nella sola giornata di ieri, oltre ad avere recuperato e messo in sicurezza numerosissimi animali vaganti, i volontari hanno prestato assistenza veterinaria ad un cane delle unità cinofile dei Vigili del Fuoco, rimasto ferito durante le ricerche tra le macerie, mentre diversi cani e gatti randagi sono stati soccorsi e curati a bordo dell’ambulanza veterinaria Isotta.

    Un altro cane è stato estratto dalle macerie sano e salvo; due poi – uno dei quali è una cagnetta incinta – sono stati recuperati all’interno di un casolare, in buone condizioni di salute ma spaventatissimi e sempre fermi sotto un mobile.

    Al momento, infatti, una delle principali urgenze che i volontari stanno riscontrando sul territorio è quella relativa ai numerosi animali abbandonati all’interno di cortili, giardini e terreni dove i proprietari non hanno più potuto fare ritorno per motivi di sicurezza.
    In particolare, c’è tanta preoccupazione per i cani a catena che non sono stati ancora raggiunti dai volontari e che non hanno alcuna via di fuga; per loro è una vera e propria corsa contro il tempo.

    Più fortunati sono stati alcuni cani di Pescara del Tronto, raggiunti dai volontari e sfamati dopo diversi giorni di digiuno forzato.

    L’emergenza-terremoto tuttavia non riguarda soltanto gli animali d’affezione, ma anche molti di quelli detenuti negli allevamenti ai quali Enpa ha prestato assistenza direttamente distribuendo mangime (due delle nove tonnellate sono state assicurate dal Centro Comunicazione e Sviluppo Enpa), oppure segnalando alle autorità competenti eventuali situazioni di crisi e sollecitando un pronto intervento. Per sette galline nelle campagne di Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) non è stato necessario, poiché sono recuperate e messe in sicurezza dagli stessi volontari.

    L’intervento dei volontari Enpa prosegue anche nei giorni a venire. Chi volesse contribuire ad aiutare gli animali colpiti dal terremoto può conferire, ai punti raccolta creati presso le Sezioni Enpa in tutta Italia, petfood, cucce, antiparassitari e altri materiali, oppure con donazioni. (nella foto di Flavio Di Properzio: un cane curato dall’Enpa).

    RACCOLTA IN LIGURIA:
    GENOVA. Via Lastrico 1 – Campomorone (GE). Tel. 0107212178

    I punti di raccolta Enpa, regione per regione: http://www.enpa.it/it/15059/cnt/le-iniziative/terremoto-regione-per-regione-tutti-i-punti-di-rac.aspx

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  • Terremoto, lutto nazionale: ancora bandiere a mezz’asta in Liguria

    Il Tricolore listato a lutto anche a Genova e in Liguria

    GENOVA. 30 AGO. “Per il giorno 30 agosto, in concomitanza con le esequie delle vittime della provincia di Rieti decedute nel terremoto che ha colpito le Regioni del Centro Italia,  il Presidente del Consiglio ha disposto una giornata di lutto nazionale con l’esposizione delle bandiere italiana ed europea a mezz’asta sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale. I funerali solenni saranno celebrati alle ore 18 ad Amatrice dal Vescovo di Rieti Monsignor Domenico Pompili presso l’area dell’Istituto Don Minozzi”.

    E’ il testo del comunicato ufficiale del Governo Italiano.

    Pertanto, dopo la giornata di lutto di sabato con i funerali delle vittime ad Arquata del Tronto e Pescara del Tronto, oggi bandiere di nuovo a mezz’asta anche a Genova e in Liguria.

    La nostra testata partecipa alla giornata di lutto nazionale. Giornalisti, collaboratori e tecnici sono vicini ai famigliari delle vittime e alla popolazione del Centro Italia, colpita dal terremoto.

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  • Stamford, addio al simpatico Gene Wilder

    Addio al simpatico Gene Wilder

    STAMFORD. 30 AGO. Ad 83 anni muore l’attore americano Gene Wilder, tra gli attori preferiti dal regista Mel Brooks. Wilder è stato la star del film “Willy Wonka & the Chocolate Factory” del ’71 e del mitico “Frankenstein Junior”.

    E’ morto nella sua casa di Stamford, in Connecticut e a dare il triste annuncio è stato il nipote, Jordan Walker-Pearlman, che ha fatto sapere che la causa di morte sono state alcune complicanze dovute all’Alzheimer, di cui l’attore era malato dal 1989. L’attore comico, nominato due volte al premio Oscar, era noto in tutto il mondo, il suo vero nome era Jerome Silberman ed è nato l’11 giugno 1933 a Milwaukee, in Wisconsin, da una famiglia di ebrei russi immigrati.

    Inizia a recitare nei teatri off-Broadway, entrando a far parte dell’Actor’s Studio. L’esordio sul grande schermo arriva nel 1967, con il film “Gangster Story” di Arthur Penn. La svolta per la sua carriera però coincide con l’inizio del sodalizio – che diverrà poi storico – con il geniale Mel Brooks. Prima arriva la candidatura all’Academy Awards come Miglior attore non protagonista per il ruolo di Leo Bloom in “Per favore, non toccate la vecchietta”, poi il successo con la parodia “Frankenstein Junior” (1974), dove veste i panni del Dottor Frederick Frankenstein. La pellicola si aggiudica il premio Oscar per la Miglior sceneggiatura, che lo stesso Wilder stila a quattro mani con Brooks. Fra i suoi più grandi successi ci sono anche “La signora in rosso”, con Kelly LeBrock, “Non guardarmi: non ti sento” (1989) e “Non dirmelo… non ci credo” (1991).

    La sua comicità era di una grandezza assoluta, il suo genio mancherà davvero molto al cinema mondiale.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • Terra Madre 2016. Energia: rinnovabili o la Terra soffoca

    TORINO 29 AGO. Nell’ambito di “Seminiamo Sostenibilità”, nato per raccontare un passo alla volta il percorso ideato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e dedicato alla sostenibilità dell’evento “Terra Madre Salone del Gusto 2016” a Torino dal 22 al 26 settembre prossimi, si può scoprire il progetto SEeD, seme, appunto, acronimo di “Systemic Event Design”. In questa quarta puntata scopriamo come è possibile ridurre l’impatto ambientale di un evento come quello torinese attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili.

    “Se non troveremo un modo per limitare i danni ambientali, per risparmiare energia e conservare le altre risorse naturali, oltre che per rallentare il riscaldamento del pianeta, siamo destinati al disastro”, scrive Joseph Stiglitz, premio Nobel per ’economia. Anche Slow Food vuole fare la propria parte per ridurre il suo impatto ambientale, usando fonti di energia rinnovabili e diminuendo i consumi: perciò è orgogliosa di annunciare che “Terra Madre Salone del Gusto 2016” sarà il primo evento di Slow Food nel quale verrà utilizzata solo energia rinnovabile certificata.

    Il modello produttivo dell’uomo sta irrimediabilmente rovinando la natura, mentre si dovrebbe guardare proprio agli ecosistemi, ai loro flussi di materia ed energia che si rinnovano e si autoalimentano e alla loro capacità di assorbire e metabolizzare ogni eccedenza per ripensare al modello di sviluppo umano. Insomma, si dovrebbe attuare una “Terza Rivoluzione Industriale”, secondo le parole di Jeremy Rifkin, che utilizzi energia a emissioni zero. L’impronta ecologica che è stata generata, vale a dire il consumo umano di risorse naturali rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle, ha di fatto quasi esaurito le riserve di combustibili fossili.

    Agli inizi del 1900 si impiegava giornalmente solo l’equivalente di pochi barili di petrolio per ottenere l’energia utilizzata a livello mondiale. Oggi si consumano invece ogni giorno oltre 80 milioni di barili di petrolio (fonte State of the World 2007, Worldwatch Institute). Il valore delle energie fossili (petrolio, carbone, metano), sfruttate in misura sempre maggiore negli ultimi decenni, viene spesso erroneamente calcolato in merito ai soli costi di estrazione, trattamento e transazione commerciale, quando invece si dovrebbe considerare l’impoverimento delle risorse e i costi ambientali, sociali ed economici dovuti all’impatto della loro combustione. I combustibili fossili sono infatti tra le principali cause dell’incremento non controllabile dell’effetto serra naturale che ha portato, a sua volta, a un aumento della temperatura media terrestre di quasi 1° dal 1850 a oggi.

    Slow Food ha così pensato di ridurre l’impatto ambientale di “Terra Madre Salone del Gusto 2016” attraverso il ricorso all’energia rinnovabile, la cui fornitura sarà garantita dall’azienda partner del progetto sistemico, Iren. Il fabbisogno energetico necessario per lo svolgimento dell’evento torinese sarà così per la prima volta garantito da sole fonti rinnovabili ma all’associazione della Chiocciola piacerebbe in futuro fare un passo in più: produrla in loco attraverso, per esempio, l’utilizzo di pannelli fotovoltaici. Il risparmio energetico durante la manifestazione sarà reso possibile anche dall’utilizzo di corpi illuminanti e elettrodomestici, come per esempio le cantinette refrigeranti per il vino, a basso consumo.

    Ci sono molte buone pratiche finalizzate al risparmio energetico che ognuno di noi dovrebbe adottare. Per esempio, quando si acquista un elettrodomestico si dovrebbe leggere l’etichetta energetica per accertarsi che sia di classe A++, A+ o A che consumano meno energia. I consumi effettivi dipendono anche dal modo in cui si utilizzano gli elettrodomestici: nel caso di frigoriferi e congelatori, per esempio, bisognerebbe evitare di aprire gli sportelli troppo spesso e troppo a lungo, regolare il termostato su una posizione intermedia, posizionarli correttamente (lontano da fonti di calore, con almeno 10 cm di spazio dalla parete), fare un’adeguata manutenzione e introdurre gli alimenti in base alle loro esigenze di conservazione.

    Marcello Di Meglio

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  • Sisma | La postale incastra millantatore per raccolta fondi

    Sisma | La postale di Imperia incastra millantatore per racoclta fondi

    IMPERIA. 29 AGO. A poche ore dal drammatico sisma che martedì mattina ha colpito il centro Italia, la Polizia Postale e delle Comunicazioni con il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha messo fine ad una vera e propria attività di abuso di credulità popolare online, individuandone l’autore, un 28enne reggino che attraverso un falso profilo creato ad hoc su un noto social network, millantava un’attività di raccolta fondi per conto della Protezione Civile di Messina e l’A.N.P.A.S. (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze).

    Si partiva dalla richiesta di 5 euro, per “una corsa contro il tempo, per dargli un pasto completo”, ed il riferimento era ovviamente alle popolazioni così duramente colpite dal terremoto.

    Ma le indicazioni per effettuare i versamenti portavano ad un conto intestato al giovane, attivato ed utilizzato per il gioco e le scommesse online.

    L’insistenza e la sollecitudine con la quale, però, richiedeva i versamenti ha fatto sorgere qualche sospetto ad alcuni utenti della Rete desiderosi di partecipare alla gara di solidarietà: una di essi, per caso anche lei originaria di Reggio Calabria ma da anni residente in Liguria, ha deciso di rivolgersi alla Polizia Postale di Imperia.

    Gli investigatori liguri, coordinati dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni che sin dalle prime ore successive al sisma ha attivato un monitoraggio dedicato della Rete per prevenire possibili sfruttamenti della solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite, hanno tempestivamente attivato gli accertamenti tecnici finalizzati ad individuare la provenienza dei messaggi e gli opportuni contatti con gli Enti di Protezione Civile interessati.

    Dalla movimentazione del conto gioco, gli agenti della Postale avevano modo di notare numerose puntate a giochi on line, con somme di piccola entità in diverse date, e l’implementazione del medesimo conto con somme modeste (10/15 euro) denaro proveniente sia da una carta di credito, sia da una carta postepay intestata ad un 28enne reggino, un disoccupato diversamente abile con la passione del gioco online e accanito tifoso della locale squadra di calcio.

    La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, attivata per competenza territoriale, disponeva prontamente la perquisizione a casa dell’indagato, che è stata eseguita nelle prime ore di domenica mattina dagli operatori della Polpost reggina, seguiti a distanza dai colleghi della Sezione di Imperia attenti a monitorare i movimenti in Rete del 28enne: nella camera da letto del giovane, gli investigatori hanno rinvenuto tutto il materiale informatico e le carte di pagamento utilizzate per la spregevole attività.

    Vano il tentativo dell’uomo di cancellare il profilo di fantasia utilizzato per l’attività illecita, negli istanti appena precedenti l’ingresso in casa degli investigatori.
    Sarà ora l’analisi dei dispositivi sequestrati, nonché la verifica delle movimentazioni del conto gioco, a stabilire l’ammontare di quanto recuperato dalla “simulata” gara di solidarietà.

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  • Terra Madre 2016. Acqua: non sprechiamone una goccia

    TORINO 28 AGO. Nell’ambito di “Seminiamo sostenibilità”, nato per raccontare un passo alla volta il percorso ideato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e dedicato alla sostenibilità dell’evento “Terra Madre Salone del Gusto 2016” a Torino dal 22 al 26 settembre prossimi, si può scoprire con Slow Food il progetto SEeD, seme, appunto, acronimo di “Systemic Event Design”. In questa puntata parliamo dell’acqua e di quanto sia importante non sprecarla: vogliamo raccontare di come durante la manifestazione si valorizzerà questo bene comune fornendo ai visitatori acqua sicura, buona, gratuita, oltre che locale e sostenibile.

    Nel 2002, prima del summit mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg, l’IGBP (acronimo di International Geosphere Biosphere Programme), attraverso una serie di ricerche sull’intervento umano nelle grandi perturbazioni ambientali, ha rilevato che più della metà della quantità globale di acqua dolce accessibile è utilizzata in modo diretto o indiretto dall’uomo, e le riserve idriche sotterranee si stanno rapidamente esaurendo in moltissime aree del pianeta (dalla Cina agli Stati Uniti, dall’India all’Iran). Oggi sono 750 milioni le persone nel mondo che non hanno ancora accesso all’acqua potabile e si stima che, in media, circa 1000 bambini muoiano ogni giorno per malattie diarroiche dovute anche al consumo di acqua non sicura (fonte Giornata Mondiale dell’Acqua 2015, UNICEF).

    Come risolvere quindi il problema della scarsità delle risorse idriche garantendo il diritto universale e fondamentale dell’acqua potabile?

    Alcune nazioni come Israele stanno cercando di rispondere alla questione investendo nella desalinizzazione delle acque marine, altri come gli Stati Uniti acquistano fonti idriche che possano garantire un approvvigionamento nel lungo termine come il bacino imbrifero (la zona di raccolta delle acque piovane che alimentano un fiume, n.d.r.) delle montagne del Catskill, acquistato dallo Stato di New York per 1,5 miliardi di Dollari.

    Una delle soluzioni all’emergenza, oltre all’aumento della produzione e a una migliore distribuzione della risorsa, è istruire le persone a non sprecare l’acqua e a non inquinarla, evitando così di alterare il ciclo idrologico naturale. Per fare la propria parte durante l’evento torinese Slow Food ha progettato così una fornitura gratuita e sostenibile di acqua  attraverso l’utilizzo delle colonnine dell’azienda partner del progetto sistemico SMAT.

    Si sfrutterà per l’occasione anche l’acqua pubblica fruibile attraverso le numerose fontanelle presenti nella città di Torino, i tradizionali “toret”. In questo modo l’acqua sarà disponibile per tutti ed eviteremo così di utilizzare bottiglie in PET che, forse non è noto, per essere prodotte consumano circa la metà dell’acqua che trasportano. Quando le si acquistano il costo effettivo dell’acqua costituisce solo l’1% del costo di produzione totale, mentre l’imballaggio ben il 60%. Bere l’acqua dal rubinetto, dalle fontane o in qualsiasi altra modalità “sfusa” conviene da molti punti di vista, così facendo si riduce infatti l’inquinamento causato dagli imballaggi e si risparmia dal punto di vista economico.

    Inoltre, il corpo umano di un adulto è composto per il 70% del suo peso da acqua. Parafrasando la celebre frase di Feuerbach “L’uomo è ciò che mangia” sarebbe più corretto aggiungere “L’uomo è ciò che mangia e beve”. Dunque risulta importante bere acqua di qualità ed è ciò che Slow Food propone con Lurisia, official partner dell’evento e del progetto sistemico nei Laboratori del Gusto dove verrà fornita acqua imbottigliata in vetro con il sistema del vuoto a rendere, un metodo basato sulla riconsegna e sul riutilizzo della bottiglia in vetro.

    Ogni giorno in Italia consumiamo in media 236 litri di acqua potabile a persona, uno dei tassi più alti in Europa (fonte World Water Forum 2012). Presa coscienza dello scenario, l’impegno nel non sprecare l’acqua e nel non inquinarla deve concretizzarsi quotidianamente attraverso l’adozione di pratiche e comportamenti virtuosi. Bisogna impegnarsi per esempio a evitare diete sbilanciate verso prodotti di origine animale, che hanno un impatto idrico maggiore a causa dell’acqua impiegata per produrre il foraggio: basti pensare che servono più di 15 mila litri d’acqua per 1 chilogrammo di carne bovina (fonte waterfootprint.org).

    Un altro importante accorgimento è quello di acquistare frutta e verdura di stagione in quanto la loro produzione e distribuzione consuma minori quantitativi di acqua. È importante anche non inquinare le risorse idriche evitando per esempio di smaltire i rifiuti gettandoli nello scarico. Per esempio disperdere nell’ambiente 1 litro di olio usato inquina sino a 1000 metri cubi d’acqua.

    Marcello Di Meglio

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  • Sisma, impegno Lega Nazionale Difesa Cane

    Sisma anche la Lega Nazionale Difesa del Cane fa la sua parte

    GENOVA. 28 AGO. A seguito del sisma che ha distrutto interi paesi, Lega Nazionale per la Difesa del Cane raccoglie cibo e altro materiale da inviare sul luogo della tragedia per aiutare ad accudire gli animali che hanno perso le loro famiglie.

    Ancora una volta fondamentale il contributo degli ‘angeli a 4 zampe’ nei soccorsi.

    Se, da una parte, il bilancio dei morti continua a salire e centinaia di persone hanno perso le loro cose e i loro affetti, proprio tra questi affetti ci sono anche i cani e i gatti che probabilmente stanno vagando o che vengono estratti dalle macerie, spaventati e disorientati, e molti di loro non potranno ricongiungersi con le loro famiglie.

    Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha così preso contatti con la Protezione Civile per dare il suo sostegno in termini di materiali di consumo da utilizzare per il recupero e l’accudimento degli animali dispersi o randagi, che in questo momento drammatico saranno sicuramente in difficoltà.

    L’Associazione ha attivato in tutta Italia diversi punti di raccolta di cibo e altro materiale che verrà recapitato direttamente ai coordinatori dei soccorsi sul luogo della tragedia a partire dalla prossima settimana.

    LNDC non ha attivato e non attiverà nessuna raccolta fondi, a meno che non si renda necessario per qualche Sezione che si prenderà in carico eventuali animali vittime del terremoto e bisognosi di cure particolari.

    “Siamo vicini alle popolazioni coinvolte da questo tragico evento e ci auguriamo che il bilancio delle vittime non continui a salire. Fedeli alla mission della nostra associazione, molti nostri attivisti si sono offerti di raggiungere le zone del sisma da tutta Italia per dare una mano concreta con la competenza di Guardie Zoofile e volontari di lungo corso”, afferma Piera Rosati – Presidente di Lega Nazionale per la Difesa del Cane.

    “Stiamo valutando la possibilità di organizzare queste ‘squadre’ per essere realmente d’aiuto e non di intralcio alle attività dei soccorritori che stanno operando con grande professionalità e spirito di sacrificio. Vorrei ricordare anche l’importante contributo di quelli che amo definire ‘angeli a 4 zampe’, cani che si mettono totalmente a disposizione dell’uomo e senza i quali molti salvataggi non sarebbero possibili. Inoltre, stiamo prendendo contatti con le ASL locali per offrire la nostra disponibilità a ospitare in diverse Sezioni d’Italia eventuali animali dispersi.”

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  • Terra Madre 2016. I rifiuti sono un problema da rivedere…anzi da riciclare

    TORINO 27 AGO. Nell’ambito di “Seminiamo Sostenibilità”, nato per raccontare un passo alla volta il percorso ideato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e dedicato alla sostenibilità dell’evento “Terra Madre Salone del Gusto 2016” dal 22 al 26 settembre a Torino, Solw Food vuol far scoprire il progetto SEeD, seme, appunto, acronimo di “Systemic Event Design. In questa puntata scopriamo come è possibile ridurre l’impatto ambientale di un evento come Terra Madre attraverso una sempre più attenta gestione dei rifiuti.

    Nel 2015 sono stati prodotti nel mondo dai 7 ai 10 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi urbani (fonte Global Waste Management Outlook 2015, United Nations Environment Programme).

    In Italia lo scenario non è differente: nel 2015 sono stati prodotti circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti urbani. Di questi circa il 57% (17 milioni di tonnellate) costituisce l’indifferenziato, mentre il restante 43% il differenziato. Delle circa 13 milioni di tonnellate di rifiuti differenziati il 49% viene avviato a riciclo, il 34% viene trasformato in compost, il 2% viene riutilizzato, mentre il 15% non viene valorizzato (quasi 2 milioni di tonnellate) (fonte Dati ISPRA 2015). Questa mole di rifiuti ha un impatto negativo sull’ambiente ed è insostenibile dal punto di vista economico (smaltire i rifiuti costa in media ad una famiglia italiana circa 4 euro a settimana, n.d.r.) ed etico, ancora oggi, a fronte degli ingenti sprechi alimentari, sono 805 milioni le persone che soffrono la fame, (fonte FAO 2015). Come è possibile ridurre una tale quantità di rifiuti?

    La risposta potrebbe essere la raccolta differenziata: se differenzi i rifiuti infatti è come se non buttassi via niente, perché la maggior parte di quello che gettiamo via è riciclabile o riutilizzabile e, se raccolto correttamente, acquista nuovo valore. In questo modo ad esempio, come evento “Terra Madre Salone del Gusto 2016”, si riesce a valorizzare i rifiuti organici trasformandoli in compost per uso agricolo, si fa sì che la carta e il cartone diventino materia prima riciclata per nuove pubblicazioni, e che elementi come il vetro e l’acciaio diventino nuovi imballaggi per i prodotti dei Presìdi Slow Food. Inoltre si risparmiano le risorse naturali e l’energia necessaria alla produzione di nuove materie prime e si riducono sia gli spazi per i rifiuti, sia i gas serra generati dal loro smaltimento.

    Durante l’evento torinese i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti saranno forniti dal partner del progetto sistemico Amiat società del Gruppo Iren, mentre Legambiente formerà i volontari che spiegheranno come differenziare al meglio nelle oltre 100 isole ecologiche distribuite all’interno dell’area dell’evento.

    Per ridurre il numero di rifiuti inoltre si sono motivati gli espositori e i visitatori ad adottare una serie di buone pratiche come l’utilizzo di materiali biodegradabili e compostabili per la fruizione del cibo, quello di imballaggi sostenibili per la protezione ed il trasporto degli alimenti ed ancora l’utilizzo di cassette o altri componenti in legno certificati FSC. In più, per la prima volta, gli espositori saranno seguiti da un gruppo di volontari di “Eco dalle Città”, formati apposta per assisterli dal momento dell’allestimento alla fase post evento.

    La raccolta differenziata, l’adozione di azioni virtuose da parte degli espositori, la riduzione di molti componenti da parte dell’organizzazione, le progettualità sistemiche, hanno permesso all’evento di ridurre progressivamente il numero di rifiuti prodotti riducendo del 58% l’indifferenziato sul totale dei rifiuti (dati 2014 rispetto all’edizione del 2006 di inizio del progetto), mentre è aumentato del 219% il differenziato. Il trend è assolutamente positivo se si pensa che il Salone del Gusto è cresciuto in termini di numero degli espositori (dai 525 nell’edizione del 2006 ai 1000 nel 2014), dei visitatori (dai 172.000 del 2006 ai 220.000 del 2014) e della superficie fieristica e commerciale (dai circa 51.000 mq dell’edizione 2006 ai circa 80.000 mq del 2014). Questi risultati sono stati resi possibili grazie anche al sempre più attento contributo alla raccolta differenziata da parte dei visitatori. Nell’edizione 2012 dell’evento è stata raggiunta insieme una purezza del 92% del rifiuto differenziato e questo ha permesso di valorizzarlo al meglio.

    Valorizzare i rifiuti differenziandoli, trasformarli da scarti che sottraggono risorse, danneggiano gli ecosistemi e la biodiversità, a beni con un valore economico pronti per essere riutilizzati è necessario perché differenziare significa risparmiare ma significa anche voler bene alla Terra.

    Marcello Di Meglio

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  • Il mito della sorte incombente | Il Nano Morgante

    Il mito della sorte incombente

    GENOVA. 27 AGO. “Sfatare un mito” è  impresa ardua. Il mito, una volta “mito”, tende a rimanere tale. Ed il conseguente obiettivo di “sfatarlo” rischia di essere un obiettivo individuale esorbitante, utopico. Il più delle volte, inutile. Tanto quanto la sua creazione.

    Non di meno, il mito dell’inerranza, cioè dell’infallibilità (in questo caso applicata al quotidiano), dovrebbe essere sfatato per alleggerire l’insormontabile fardello che ostacola le idee e l’agire. Tanto più che, in conforto all’assunto, ogni idea meritoria e lodata azione hanno, nel tempo, sempre comportato innumerevoli errori ed altrettanti tentativi. Ed enfatici (anche se postumi) encomi.

    Confidando quindi nella benevolenza dei posteri,  delineo come invalidante il diffuso mito della sorte incombente. La diffusa appercezione che rimanda ad ogni libero agire un destino inesorabilmente inglorioso, laddove le avversità assumono il ruolo di protagoniste, fautrici impietose e mute di giochi a noi incomprensibili e mai “fortunosi”.

    In verità, nei composti ragionamenti e nelle cifre stilistiche  che ne conseguono, il pensiero umano, pur animato da trascendenze, irradia effetti reali.

    Interpretare quindi la sorte come un’Entità accigliata, inter-ferente e pronta a calare la sua scure sul nostro capo e sulle nostre azioni é una consuetudine incauta, un gemito scaramantico di dubbia efficacia.

    Quest’Epoca lacerata e dissennata sembra sopravvivere in modo dimesso ed artificioso, subire la pressione della sua a-storicità, del suo tendenziale e progressivo disconoscimento della contemporaneità ed utilità della Cultura passata.

    In realtà, rifacendoci alla Storia, nessuna entità malevola scruta l’agire umano, nessuna sorte incombe sul destino dell’uomo se non quella stessa che l’uomo produce e proietta, più o meno inconsapevolmente, su di sé.

    Ciò avvalora la tesi che tutto ciò che ci accade è causale: poiché, nei limiti naturali e temporali che ci pertengono, pur nella complessità degli eventi, la causa è in noi stessi:  “siamo solo noi”, esorcizzando la sorte con le parole di Vasco Rossi.

    Massimiliano Barbin Bertorelli

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  • Sisma, sale a 290 il bilancio delle vittime. Mattarella ai funerali

    Sisma, sale a 290 il bilancio delle vittime. Mattarella ai funerali di Ascoli

    ROMA. 27 AGO. Nel mentre proseguono le scosse sismiche, una delle quali di magnitudo 4.0 alle 4:50 di questa mattina, sale drammaticamente a 290 il bilancio, delle vittime del sisma che ha colpito il centro Italia.

    Fino a questo momento sono 224 i morti ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 49 ad Arquata del Tronto.

    Invece il numero delle persone assistite nei campi allestiti nelle regioni Lazio, Marche e Umbria, invece, è di circa 2500 unità. A comunicarlo è la Protezione civile.

    Questa mattina, alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella, si sono svolti i funerali  delle vittime delle Marche.

    Approfondimento.

    Sempre dalla Protezione civile giunge la notizia che la cifra raccolta a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto grazie al numero solidale 45500, attivo dalle 15 dello scorso 24 agosto, ha raggiunto la considerevole cifra di 6.120.296 euro.

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