Autore: Redazione Centrale

  • Trovata morta 16enne scomparsa a Fundres

    Ritrovata senza vita la 16enne di Fundres, in Val Pusteria

    BOLZANO. 6 AGO. Ritrovata senza vita la 16enne di Fundres, in Val Pusteria, scomparsa dal pomeriggio di lunedì scorso.

    Il corpo della giovane, M.W., è stato rinvenuto a quota 2.500 metri, nei pressi di Cima Grava, nell’Alta Val di Fundres.

    Dai primi rilievi sembra che la giovane sia rimasta vittima di un incidente mentre saliva in quota per andare a trovare il padre che fa il pastore, poi avrebbe perso l’equilibrio, cadendo per circa 80 metri.

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  • Allarme mucca pazza? Seconda vittima nel Salento

    Un nuovo caso a Lecce di morbo della mucca pazzaCreutzfeldt-Jakcob

    L’Asl di Lecce

    LECCE. 6 AGO. Un uomo di 67 anni di Giuggianello, in provincia di Lecce, è morto per il morbo di Creutzfeldt-Jacob, quello della cosiddetta mucca pazza. A darne notizia è l’Asl di Lecce.

    Successivamente la causa del decesso, avvenuto nella propria abitazione, è stata confermata dall’esame autoptico del tessuto cerebrale che è stato inviato in un centro di Bologna per l’individuazione della variante della malattia.

    Quello di oggi è il secondo caso nel Salento, in una settimana, di persone morte per il morbo della cosiddetta mucca pazza e la gente comincia ad avere paura.

    La malattia di Creutzfeldt-Jakob, CJD, è la forma più frequente di encefalopatia spongiforme umana trasmissibile, con un’incidenza che raggiunge approssimativamente 1,5 su 1.000.000 abitanti.

    Circa l’85 per cento dei casi sono sporadici, il 10 per cento sono genetici, mentre il 5 per cento sono iatrogeni.

    I periodi di incubazione sono lunghi e totalmente silenti e la malattia è sempre fatale. La CJD causa degenerazione del sistema nervoso centrale, senza provocare una reazione immune o infiammatoria, e si associa all’accumulo di una isoforma anomala della proteina dei prioni (PrP).

    La forma variante di CJD, la vCJD, è l’unica forma di CJD associata all’encefalopatia spongiforme bovina, BSE, o morbo della mucca pazza.

    I primi casi di vCJD sono comparsi nel Regno Unito, dove la malattia è più frequente. A differenze della forma sporadica, la vCJD colpisce, di solito, i soggetti più giovani, età media 30 anni, con una durata minima di 15 mesi.

    La sindrome clinica è caratterizzata da deficit polisettoriali prevalentemente corticali con perdita di memoria, cambiamenti di personalità, allucinazioni, disartria, mioclono, rigidità posturale e convulsioni. (nelle foto: un tessuto cerebrale colpito dal morbo di Creutzfeldt-Jacob, quello della cosiddetta mucca pazza e l’Asl di Lecce).

     

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  • Canale di Suez. Meduse giganti nel Mediterraneo

    La medusa Rhopilema nomadica

    ITALIA. 5 AGO. A meno di un giorno dall’inaugurazione dell’ampliamento del canale di Suez, prevista per domani, giovedì 6 agosto, non si placano le polemiche per la possibile invasione di specie marine, provenienti dai mari del sud, nel Mediterraneo.

    La comunità scientifica e l’Unione Europea in testa, con il commissario europeo all’ambiente Karmenu Vella, chiedono da tempo una verifica approfondita, sull’impatto alla fauna e la flora marina del Mediterraneo, alle autorità egizie che, però, ancora non hanno fornito nessuna valutazione di impatto ambientale approfondita.
    Già da tempo, le coste delle nazioni limitrofe al canale risentono del collegamento artificiale con il mar Rosso.

    In Israele la Rhopilema nomadica, una medusa urticante che può misurare anche mezzo metro e pesare 50 kg e che forma banchi enormi, ha provocato danni al turismo, con diversi avvistamenti anche in Tunisia e a Malta. Senza dimenticare alcuni casi estivi per la crescita incontrollata di alghe deleterie per l’ecosistema marino del Mediterraneo.

    Il processo di “invasione” sarà comunque lento, considerando anche il passaggio attraverso il lago, nel percorso del canale. Quello che preoccupa maggiormente, visto anche il recente innalzamento delle temperature del Mediterraneo, sarà la capacità di sopravvivenza e di riproduzione che queste specie invasive mostreranno una volta arrivate.

    Inoltre, se, nell’est del Mediterraneo, la povertà faunistica dei bacini orientali dovuta a vicissitudini biogeografiche, ha lasciato numerosissime nicchie ecologiche libere per i nuovi colonizzatori marini, solo una minoranza di queste specie, ad ora, si è stabilita anche nel bacino occidentale, mar Tirreno e Ligure per esempio,  molto più ricco di biodiversità.

    il canale di Suez

    Per l’economia del Mediterraneo si tratta, invece, di un grosso balzo in avanti.
    Il traffico crescente degli ultimi anni ha congestionato il Canale, che spesso viene utilizzato al massimo della sua capacità, con lunghe code di navi in attesa di passare. In alcuni punti il traffico procede con un senso unico alternato, perché non c’è abbastanza spazio per fare passare le navi di grande stazza parallelamente. I tempi di attesa sono di circa 18 ore ma, secondo i progettisti, grazie ai lavori di ampliamento, sarà possibile portare i tempi di attesa a un massimo di 11 ore, consentendo il passaggio di circa 100 navi al giorno rispetto alle 50 che transitano ora.  (nelle foto: la medusa urticante Rhopilema nomadica e il Canale di Suez).

    Wikipediahttps://it.wikipedia.org/wiki/Canale_di_Suez

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  • Ciclismo. Morta la 22enne Chiara Pietrobon

    E’ morta la 22enne Chiara Pietrobon

    VENEZIA. 2 AGO. La ventiduenne atleta veneziana della Top Girls Fassa Bortolo, Chiara Pierobon, è morta mentre era in Germania per partecipare allo Sparkassen Giro, settima prova di Coppa del Mondo UCI.

    L’atleta, da quanto si legge in una nota di Federciclismo, è stata colpita da un malore durante il viaggio. Trasportata all’ospedale di Ingolstadt, è deceduta per sospetta embolia polmonare.

    Chiara Pietrobon era nata il 21 gennaio 1993 a Mirano, Venezia e si era messa in luce vincendo il Campionato Italiano su strada nel 2006, i titoli italiani della corsa a punti e della velocità nel 2007.

    Nella scorsa stagione era stata convocata dal Ct Edoardo Salvoldi nella nazionale per i Mondiali di Ponferrada.

    Sabato prossimo avrebbe dovuto partecipare con la maglia azzurra alla prova in linea del Campionato Europeo a Tartu, in Estonia.

    Il presidente Renato Di Rocco ha espresso la sua vicinanza ai familiari e alla Top Girls Fassa Bortolo.

    Internet: http://gstopgirls.com/

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  • Cocoricò. Il pugno di ferro del Questore: chiusura per 4 mesi

    Chiusura di quattro mesi per il Cocoricò

    RIMINI. 2 AGO. Una chiusura di 120 giorni, 4 mesi a partire da lunedì, per il Cocoricò di Riccione, in pratica uno stop alla stagione estiva.

    A deciderlo il questore Maurizio Improta, in base all’articolo 100 del Tulps, dopo la morte il 19 luglio di Lamberto Lucaccioni, il 16enne di Città di Castello morto a causa di un’overdose di ecstasy.

    Il provvedimento è stato notificato all’alba di oggi, giorno di chiusura all’amministratore della società che gestisce la discoteca.

    “Per la gestione del Cocoricò, la chiusura del locale per 4 mesi decisa dal Questore di Rimini è una sanzione enorme. Ferma restando confermata la stima, mia personale e dei miei assistiti, verso le istituzioni tutte e, in particolare, in questo caso, verso il Signor Questore di Rimini – si legge in una nota dell’avvocato Alessandro Catrani, legale del Gruppo Cocoricò – siamo sinceramente sorpresi per l’entità enorme della sanzione adottata, giunta fra l’altro al termine di un lungo linciaggio mediatico senza precedenti, e stiamo leggendo attentamente le motivazioni del provvedimento, appena notificatoci, per poi predisporre ogni più utile attività defensionale da esercitare nelle opportune sedi”.

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  • Aidaa. Cani: abbandoni a Luglio 2015 -14%

    Meno 14% gli abbandoni di cani nel luglio 2015

    ROMA. 1 AGO. Calano le segnalazioni relative ai cani vaganti e abbandonati sulle strade delle città italiane e anche gli ingressi in canile rispetto allo mese di luglio del 2014.

    Quest’anno le segnalazioni registrate da AIDAA e dalle dodici associazioni locali che collaborano al servizio io lo segnalo sono state 1.538 contro le oltre 1.800 dello scorso anno (periodo 1 luglio – 31 luglio 2015) con una diminuzione di 260 casi.

    Tra le regioni a farla da padrone Lazio, Puglia e Calabria. La città con il maggior numero di segnalazioni Roma con 59 seguita a ruota da Taranto con 46, Palermo 39 e L’Aquila con 37.

    Complessivamente da inizio estate i dati comunque si equivalgono a quelli dello scorso anno tenendo conto del maggiore numero di abbandoni del mese di giugno.

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  • Peta. Azione eclatante da Hermès a Milano

    MILANO. 31 LUG. Ieri a Milano c’è stata una protesta eclatante degli attivisti di Peta davanti al negozio Hermès con una modella ‘insanguinata’ e semi nuda sdraiata sul marciapiede davanti alle vetrine.

    Così, fra lo stupore e la curiosità della gente, un’attivista della Peta, People for the ethical treatment of animals, si è sdraiata in un ‘bagno di sangue’ (naturalmente finto ndr), di fronte al negozio milanese di Hermès, in via Montenapoleone, indossando solo dei leggings in stampa coccodrillo, per denunciare gli atti di crudeltà verso coccodrilli e animali esotici che, ad avviso dell’associazione animalista, vengono compiuti per produrre le celebri borse. A fianco, appoggiato sul corpo della modella, il cartello che si commenta da solo: «Hermes: uno stile che uccide?».

    L’azione – si legge in un comunicato della stessa Peta “E’ stata organizzata a seguito delle indagini Peta negli allevamenti fornitori per le concerie di proprietà di Hermès” che avrebbe “svelato rettili intrappolati in aridi pozzi severamente affollati. Un responsabile di struttura in uno degli allevamenti ha segato la gola ad alligatori vivi, e alcuni degli animali si muovevano ancora minuti dopo il grezzo tentativo di ucciderli”. (“PETA’s investigation revealed that the grisly source of Hermès’ accessories are living, feeling animals, some of whom were painfully mutilated and left to die,” says PETA Executive Vice President Tracy Reiman. “PETA will be campaigning outside the company, and, as a shareholder, also working from the inside to demand a ban on exotic animal–skin accessories, including crocodile-skin bags and alligator-skin watchbands”).

    “Peta – spiega il direttore Mimi Bekhechi – svela l’orgine macabra degli accessori di lusso di Hermès – animali vivi, in grado di percepire, che vengono mutilati e lasciati morire lentamente nel dolore, in squallidi allevamenti” che conclude: “Chiediamo a Hermès di smettere di trarre profitto dalla vita e dalla morte di questi poveri animali, togliendo per sempre dagli scaffali le loro pelli esotiche”. (nella foto: una modella di Peta posa davanti a Hermès a Milano in via Montenapoleone. Nel video di Peta, che consigliamo solo ad un pubblico adulto e non sensibile per le immagini cruenti, la denuncia della stessa associazione)

    Internet: http://www.peta.org/blog/hermes-newest-shareholder-is-peta/

    Clicca qui per vedere il video incorporato.

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  • “SI’, VIAGGIARE!”, QUARTA PUNTATA: LO SPETTACOLO DI VOLTERRA

    Veduta Paese Volterra

    GENOVA 30 LUG. Quarta puntata della nostra rubrica estiva per le vacanze “Sì, Viaggiare!”.

    Dopo la scorsa puntata che ci ha portato oltre confine, in Francia, ritorniamo nel Bel Paese e nella bellissima Toscana. Dopo aver visitato Pisa e Lucca ecco ora Volterra.

    Un fantastico borgo medievale ricco di storia e cultura, incastonato nella meravigliosa bellezza delle colline toscane, uniche nel loro genere. Le mura che circondano il confine della città rendono Volterra unica, arroccata sulla propria collina quasi a difesa del proprio splendore.

    COME ARRIVARE

    Auto:

    Si arriva a Volterra da tre strade principali: da Cecina (40 km), da Colle Val d’Elsa (28 km) o da Pontedera (48 km).

    Distanze da Volterra:

    – Toscana: Firenze: 70 km; Siena: 47 km; Pisa: 63 km: Livorno: 66 km; Grosseto: 120 Km.

    – Nord: Genova: 217 km; Bologna: 166 km: Milano 328; Torino: 386 km; Venezia: 311 km; Trieste: 435 km.

    – Sud: Roma: 244 km; Napoli: 454 km; Bari: 694 km; Catanzaro: 877 km.

    Treno:

    Per chi si muove in treno, la stazione di Saline di Volterra, frazione a circa 10 km dal centro di Volterra, è collegata unicamente alla stazione di Cecina, con littorina e con percorrenze poco frequenti, prevalentemente durante il periodo scolastico. A volte la tratta Cecina – Saline di Volterra viene effettuata con servizio automobilistico sostitutivo sempre a carico delle Ferrovie dello Stato.

    Le stazioni ferroviarie vicine più utilizzate sono quelle di Cecina e di Pontedera. Questa stazioni sono collegate con Volterra con autobus.

    Clicca per vedere lo slideshow.

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  • IN LIGURIA CIRCOLA L’1,14% DELLE AUTO ELETTRICHE ITALIANE

    GENOVA. 29 LUG. In Liguria circola l’1,14% del totale di auto elettriche del nostro Paese. Tra le province liguri quella in cui le auto elettriche sono più diffuse è Genova, dove circola lo 0,58% delle auto elettriche italiane. Segue La Spezia (0,23%), Savona (0,17%) e Imperia (0,15%). Sono i dati elaborati dal Centro Studi Continental, incrociati con il database di Aci.
    Il Centro Studi Continental ha realizzato anche una graduatoria delle regioni e delle province italiane in base alla diffusione di auto elettriche. In testa alla classifica regionale c’è il Lazio, con il 20,17% sul totale del parco circolante italiano di auto elettriche. La Liguria, con il suo 1,14%, si colloca in quattordicesima posizione.
    La graduatoria delle dieci province italiane in cui circolano più auto elettriche vede in testa Roma (19,2%), al secondo posto Milano (10,8%), e poi Bolzano (6,1%), Trento (5,9%), Firenze (4,1%), Reggio Emilia e Torino (3,7%), Bologna (2,7%), Brescia (1,9%) e Palermo (1,8%). Come si vede si tratta di province del centro nord Italia, con la sola eccezione di Palermo, che piazza al decimo posto. Altro particolare interessante da notare è che nelle prime dieci province in graduatoria circola circa il 60% del totale delle auto elettriche del nostro Paese.
    Dai dati fin qui esposti emerge che vi sono alcune realtà locali, province e regioni, che sono più sensibili al tema auto elettriche rispetto alle altre. Su tutte si distinguono le città di Roma e Milano, città che dispongono da un lato di una rete di punti di ricarica, essenziali per la diffusone di queste vetture e dall’altro hanno promosso normative sulla circolazione particolarmente rigide che premiamo chi utilizza veicoli a zero emissioni, come le auto elettriche.
    Vi è però da dire che a livello di numeri assoluti il parco circolante di auto elettriche è composto sull’intero territorio nazionale da 3.430 unità, che sono veramente un’inezia rispetto ai circa 37 milioni di autovetture in circolazione. Per fare un esempio, la città leader, che è Roma, pur avendo il 20% del parco circolante nazionale ha in effetti in circolazione sulle sue strade solo 659 auto elettriche.
    Ciò vuol dire che moltissimo deve ancora essere fatto per favorire la diffusione di queste vetture che, a fronte di importanti vantaggi (zero emissioni, bassissimi costi di ricarica) sono penalizzate dalla carenza di strutture di ricarica, da una durata della batteria incompatibile con l’uso extraurbano e da tempi di ricarica ancora troppo lunghi. E’ su questi fattori che si deve lavorare per favorire la diffusione delle auto elettriche, puntando in particolare sulle grandi città, dove la sensibilità verso questo tipo di veicoli, come si è visto, è già oggi particolarmente sviluppata.

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  • SEQUESTRATO PORTO TURISTICO DI ROMA OSTIA. 4 ARRESTI

    ROMA. 29 LUG. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma stanno eseguendo 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei componenti di un’ampia associazione criminale che fa capo a Mauro Balini, imprenditore e presidente del Porto Turistico di Roma Ostia.

    Sono in corso il sequestro di beni all’interno del Porto per un oltre 400 milioni di euro.

    Tra i beni sequestrati nel Porto turistico di Roma, che si trova a Ostia, ci sono posti barca, parcheggi, strutture amministrative, commerciali e aree portuali.

    Del caso se ne stanno occupando il Procuratore Aggiunto Nello Rossi, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Gen. B. Giuseppe Magliocco e del Comandante del Nucleo di Polizia trobutaria, Col. Cosimo Di Gesù.

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