Categoria: Consumatori

  • SANDOZ RITIRA CONFEZIONI COMPRESSE ZYRTEC

    USA. 12. GIU. Sandoz ha annunciato il richiamo di 1.023.430 confezioni di compresse filmate di Zyrtec (10 mg).  Secondo un rapporto pubblicato dall’Enforcement Report, un sistema di allerta rapido istituito dalla Food and Drug Administration (FDA), che è l’Agenzia americana che si occupa di supervisionare e regolare il mercato statunitense dei prodotti alimentari, sanitari e cosmetici, le confezioni di Zyrtec sono state segnalate per ragioni di sicurezza a causa di impurità riscontrata nel punto tempo di stabilità di 21 mesi. Zyrtec è un medicamento efficace nel trattamento base di malattie allergiche.

    La sua azione consiste nel blocco dell’effetto dell’istamina liberata nell’organismo durante le reazioni allergiche. Zyrtec si usa negli adulti e nei bambini a partire dai 6 anni per il trattamento di malattie allergiche come il raffreddore da fieno, la rinite allergica e l’infiammazione allergica del tessuto connettivo, come pure dell’orticaria cronica (spesso associata a prurito).

    Possono essere trattati con Zyrtec anche i bambini dai 2 ai 6 anni che soffrono di raffreddore da fieno. Il richiamo riguarda le confezioni da 6-compresse in un blister, da 12 (2 blister) e 24 (4 blister).Lo Zyrtec è venduto anche in Italia senza prescrizione medica e per questo motivo l’auspicio collettivo è che – in virtù di tale comunicazione e dell’allerta lanciata dall’ente americano – l’Agenzia italiana per il farmaco (AIFA) e il Ministro della Salute, verifichino se il ritiro possa interessare anche il mercato italiano ed europeo.

    Leggi l’articolo originale: SANDOZ RITIRA CONFEZIONI COMPRESSE ZYRTEC

  • NUOVO ALLARME PER LA CENTRALE NUCLEARE FLAMAVILLE, NORD DELLA FRANCIA

    FRANCIA. 09. GIU. Paura in Francia e in Europa. Nuovo allarme per la centrale nucleare di Flamaville, attualmente in costruzione nel nord della Francia. Secondo un documento interno rivelato da Mediapart e Le Parisien, le valvole di sicurezza della centrale supermoderna riscontrano gravi problemi di funzionamento. Un ennesimo colpo per quello che doveva essere il fiore all’occhiello dell’industria atomica francese e che tra ritardi e problemi a ripetizione viene ormai descritto come il “cantiere maledetto”.

    Problemi di questo tipo non riguardano solo l’Europa, difatti a fine agosto 2012 Greenpeace aveva messo sotto osservazione anche la centrale nucleare argentina di Atucha come uno dei diciannove impianti a possedere un reattore potenzialmente difettoso.

    Che le centrali nucleari europee siano vecchie e malandate o supermoderne restano insicure. Ce lo hanno testimoniato sia i numerosi incidenti e stop preventivi che i rapporti sulla sicurezza, basti citare il caso francese con il rapporto della IRSN che conferma come nessuna delle centrali nucleari francesi sia sicura in caso di eventi estremi come forti terremoti e devastanti alluvioni.

    Leggi l’articolo originale: NUOVO ALLARME PER LA CENTRALE NUCLEARE FLAMAVILLE, NORD DELLA FRANCIA

  • ANTIDOLORIFICI SE USATI IN MANIERA ECCESSIVA CAUSEREBBERO MAL DI TESTA PERMANENTE

    GERMANIA. o4. GIU. Molti utilizzano gli antidolorifici per combattere il mal di testa. Il problema è che possono scatenare mal di testa permanente. Principi attivi come l’acido acetilsalicilico, l’ibuprofene e paracetamolo possono ridurre il dolore opprimente del mal di testa.

    Ma i mal di testa permanenti sono più frequenti nelle persone colpite da emicrania, perché molto spesso prendono antidolorifici.  Prendendo specifici farmaci per l’emicrania può portare ad attacchi più frequenti.  Lo segnala l’ Associazione Professionale dei neurologi tedeschi (BVDN). Il neurolo DR. Frank Bergmann  consiglia: “Quando il mal di testa è cronico o ricorrente, bisogna evitare di prendere qualsiasi farmaco analgesico per almeno 14 giorni”.

    “Circa l’80 per cento delle persone colpite, ha dichiarato che poi va meglio.”  Senza prescrizione da parte del medico non devono essere assunti antidolorifici e farmaci speciali contro l’emicrania per più di dieci volte al mese e non più di tre giorni.  Chi ha spesso mal di testa, dovrebbe andare da uno specialista.  Si può determinare il tipo di cefalea e trattarla di conseguenza.

    L’emicrania può essere curata non solo con i farmaci ha inoltre dichiarato Bergmann: “Per esempio, l’esercizio aerobico come il nuoto, il ciclismo o il nordic walking la camminata con bastoni riducono la frequenza degli attacchi di emicrania”.

    Tecniche come il rilassamento muscolare progressivo contribuiscono al relax e al miglioramento della qualità della vita. L’emicrania è una delle malattie neurologiche più comuni: in Italia,   colpisce circa 10 milioni di persone in modo episodico, 2 milioni in modo cronico, con valori più elevati per le donne (9,1%), rispetto agli uomini (7,8%) con un costo totale, nel 2004, di 3,5 miliardi di euro. Non solo: secondo un’indagine ISTAT, nel nostro paese la cefalea/emicrania ricorrente, è tra le patologie croniche con maggiore incidenza, quarta solo dopo l’artrosi, l’ipertensione arteriosa e le malattie allergiche.

    Leggi l’articolo originale: ANTIDOLORIFICI SE USATI IN MANIERA ECCESSIVA CAUSEREBBERO MAL DI TESTA PERMANENTE

  • IL MITO DEL TURISMO MEDICO: SOLO IL 3% DELLE PERSONE GIUNGE IN EUROPA PER MOTIVI DI SALUTE

    GENOVA. 18. MAG. Pochi i migranti che arrivano in Europa per avvalersi del sistema sanitario, secondo un sondaggio di Médecins du Monde.

    Il cosiddetto” turismo medico “sta dimostrando di essere un mito”. Solo il 3% delle persone che sono emigrate lo ha fatto per motivi di salute. Il motivo principale è per il 50,2% delle persone economico.

    Mentre i più poveri hanno scarso accesso alle cure sanitarie in Europa, lo ha denunciato Lunedi a Londra, l’ONG Medici del Mondo (MdM), in un rapporto che analizza anche il “mito” della migrazione per ragioni mediche.

    “Mentre i bisogni di salute non soddisfatti sono complessivamente aumentati per le persone più povere (tra cui un numero crescente di cittadini) in molti paesi a causa delle misure dovute alla crisi e all’austerità economica. Secondo l’ONG i pazienti che bussano alla porta del MdM vivono in situazioni molto precarie.

    “Sembra che le persone vulnerabili non sono trattate correttamente in Europa. I risultati si basano su un sondaggio condotto lo scorso anno su 22.171 persone (78% degli immigrati non europei) in nove paesi dell’Unione europea, tra cui Germania, Francia, Italia e Regno Unito.

    Negli ultimi dodici mesi al 15,2% dei pazienti erano state negate le cure mediche. L’ONG sostiene la necessità di ” una politica sanitaria che includa i deboli ed i malati, piuttosto che una politica di esclusione, come avviene attualmente.

    Alle persone che vivono in condizioni di povertà si pensa solo in termini di insufficienti risorse economiche, ignorando che esiste tutta una serie di altre privazioni che peggiorano lo stato di precarietà e ne impediscono il superamento. Il diritto alla casa, al lavoro, alla famiglia, all’alimentazione, alla salute, all’educazione, alla giustizia, pur tutelati dalla Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, sono i primi a essere messi in discussione e negati.

    Leggi l’articolo originale: IL MITO DEL TURISMO MEDICO: SOLO IL 3% DELLE PERSONE GIUNGE IN EUROPA PER MOTIVI DI SALUTE