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  • Salvati i due naufraghi imbarcazione affondata e diretta alla Maddalena | Video

    Salvati i due naufraghi imbarcazione affondata e diretta alla Maddalena | Video

    Erano iniziate il 25 ottobre 2018, le ricerche dei due uomini dispersi a bordo di un’imbarcazione in legno di 14 metri partita il giorno 24 da Porto Ercole, in provincia di Grosseto, e diretta a La Maddalena.

    I familiari delle due persone a bordo, allarmati dall’assenza di notizie, hanno contattato la Sala operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Olbia che ha immediatamente disposto l’uscita in mare della motovedetta CP870 dislocata presso la Capitaneria di Porto di La Maddalena.

    Inoltre è stato richiesto, alla Centrale Operativa del Comando Generale delle Capitanerie di Porto di Roma, l’intervento di un aereo del Nucleo aeromobili della Guardia Costiera di Pescara.

    Dopo aver acquisito ulteriori informazioni ed avere effettuato le opportune indagini, le ricerche, coordinate dal Comando Regionale della Guardia Costiera di Olbia, sono proseguite attraverso l’impiego di 6 motovedette: CP 273, CP 894 e CP2116 di Olbia, CP 709 di Golfo Aranci, CP 870 e CP 306 di La Maddalena, dell’aero ATR42MP (MANTA) del nucleo aereo di Pescara e dell’elicottero NEMO 07 del nucleo elicotteri di Decimomannu della Guardia Costiera.

    Oggi alle ore 17:30, la motovedetta CP 273 della Guardia Costiera di Olbia ha ritrovato il primo dei naufraghi a bordo di una zattera di salvataggio a circa 50 Miglia dall’Isola di La Maddalena.

    Il ritrovamento è stato possibile grazie al rinvenimento, da parte di un aereo della Guardia Costiera impiegato nelle operazioni di ricerca, dei rottami galleggianti dell’imbarcazione affondata, forse a seguito di infiltrazioni d’acqua nello scafo.

    È di pochi minuti fa la notizia del ritrovamento anche del secondo uomo disperso in mare.

    L’elicottero NEMO 07 della Guardia Costiera dopo aver avvistato il naufrago anch’esso su una zattera galleggiante lo ha trasportato ad Olbia.

    Entrambi i naufraghi, visibilmente scossi, risultano però coscienti e sono stati entrambi trasportati presso l’ospedale di Olbia.

  • Simulazione incidente con inquinamento al largo della Maddalena | Video

    Simulazione incidente con inquinamento al largo della Maddalena | Video

    Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa sta partecipando, nelle acque dell’Arcipelago di La Maddalena antistanti l’isola di Caprera, ad una complessa esercitazione internazionale finalizzata alla risposta in caso di inquinamento da idrocarburi in mare.

    La simulazione, organizzata nell’ambito dell’Accordo RAMOGE stipulato nel 1976 da Italia, Francia e Principato di Monaco per il coordinamento degli interventi di tutela del mare in caso di sversamento di prodotti petroliferi e sostanze pericolose, inscena l’urto di una nave cisterna in avaria contro gli scogli affioranti della secca dei “Monaci”, a est di Caprera, con riversamento in mare di 200 tonnellate di prodotto inquinante, sostituito da lolla di riso, un prodotto organico molto appetibile per i pesci.

    “Questa esercitazione rappresenta un’occasione unica per testare in un’area di mare particolarmente sensibile la risposta in caso di incidente petrolifero – ha affermato il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa -. Se riusciamo a intervenire in quest’area, coordinandoci anche con altri due Paesi, vuol dire che riusciremo a farlo in qualsiasi tratto di mare del Mediterraneo”.

    La prova odierna vede coinvolti per la parte marina gli attori internazionali dell’Accordo RAMOGE che operano in mare (Guardia Costiera, mezzi antinquinamento convenzionati con il Ministero dell’Ambiente, Marina Militare italiana, Prefettura Marittima francese, Marina Nazionale Francese, CEPPOL (Centre d’expertises pratiques de lutte antipollution) – ed – EMSA (European Marittime Safaty Agency) con la partecipazione di Vigili del Fuoco, ISPRA, CNR, ARPA Sardegna, Castalia (per le navi antinquinamento), E-Geos (per i satelliti) ed ENI (per la nave cisterna), mentre per la risposta a terra tutte le autorità locali competenti: Comune  di La Maddalena, Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena, Protezione Civile di La Maddalena, Prefettura di Sassari, Regione Sardegna, ARPA Sardegna e ISPRA, in un’azione sinergica e coordinata attraverso l’attuazione degli specifici piani di emergenza.

    “L’esercitazione ha una doppia valenza – ha aggiunto il Ministro Costa – serve non solo a testare il sistema di risposta a un’emergenza, ma anche a capire cosa fare perché l’emergenza non si verifichi mai. La prevenzione è la nostra prima arma – ha concluso Costa -. Oggi lo Stato c’è ed è rappresentato ai massimi livelli della tutela ambientale. Per questo voglio ringraziare tutte le forze in campo”.