Categoria: Politica Mondo

  • Trump: espulsione immediata dei clandestini che delinquono

    Trump: espulsione immediata dei clandestini che delinquono

    ROMA. 13 NOV. Emergenza sicurezza e degrado. Il neopresidente eletto Donald Trump oggi ha confermato di voler espellere immediatamente dagli Usa i clandestini che hanno commesso reati (di una certa gravità).

    Gli immigrati che sono entrati e di fatto risiedono illegalmente negli Stati Uniti sono circa 12 milioni. I clandestini che hanno commesso reati di una certa gravità risultano circa due milioni. Trump ha inoltre confermato il prolungamento della muraglia già esistente al confine col Messico, in parte pure con reticolati.

    Per quanto riguarda l’Italia, continuano invece caos e business immigrati. Il ministro degli esteri tedesco, Thomas De Mazière, la scorsa settimana ha quindi polemizzato con Alfano e Renzi e ha lanciato la proposta di bloccare l’immigrazione senza controllo nel Mediterraneo Centrale, anche per evitare altri morti in mare: “Riportiamoli dietro e realizziamo centri di accoglienza sulle coste del Nordafrica, dove i migranti potranno presentare le richieste di asilo ed essere successivamente accolti nella UE”.

     

  • Elezioni USA: Trump verso la vittoria

    Elezioni USA: Trump verso la vittoria

    ROMA 9 NOV. Svolta choc nelle elezioni presidenziali americane dove il repubblicano Donald Trump, indietro in tutti i sondaggi pre elettorali, è avanti negli Stati chiave ed è vicino abbattere Hillary Clinton diventando il 45^ presidente degli Stati Uniti d’America.

    Un risultato inatteso per il magnate americano dato da tutti per sconfitto ma che, sin dalle primarie repubblicane, ha sorpreso tutti nonostante molte uscite e comportamenti fuori luogo.

    Per Hillary probabilmente decisivi sono stati gli ultimi scandali su e mail compromettenti e alcuni dubbi sulla sua condotta quando al ministero degli Esteri con il primo Obama.

    Il mondo ha reagito con il crollo delle borse e di alcune valute monetarie come quella messicana.

    fc

  • Elezioni USA: Trump è il nuovo presidente

    Elezioni USA: Trump è il nuovo presidente

    ROMA 9 NOV. Svolta choc nelle elezioni presidenziali americane dove il repubblicano Donald Trump, indietro in tutti i sondaggi pre elettorali, è avanti negli Stati chiave ed è vicino abbattere Hillary Clinton diventando il 45^ presidente degli Stati Uniti d’America.

    Un risultato inatteso per il magnate americano dato da tutti per sconfitto ma che, sin dalle primarie repubblicane, ha sorpreso tutti nonostante molte uscite e comportamenti fuori luogo.

    Per Hillary probabilmente decisivi sono stati gli ultimi scandali su e mail compromettenti e alcuni dubbi sulla sua condotta quando al ministero degli Esteri con il primo Obama.

    Il mondo ha reagito con il crollo delle borse e di alcune valute monetarie come quella messicana.

    fc

  • Scintille nello scontro tv Trump-Clinton a Las Vegas

    Scintille nello scontro tv Trump-Clinton a Las Vegas

    LAS VEGAS. 20 OTT. Oltreoceano questa notte intorno alle 2, ora italiana, si è svolto l’ultimo incontro-scontro tra i due candidati per l’elezione alla presidenza degli Stati Uniti, Hillary Clinton e Donald Trump.

    Ad uscirne vincitrice, a venti giorni dal voto americano, Hillary Clinton, secondo i sondaggi realizzati subito dopo lo scontro tv.

    Si è trattato di uno scontro a tutto campo. Si è parlato di armi, Russia, immigrazione, donne d anche aborto con la Clinton che ha definito Trump “Il candidato più pericoloso della storia”, mentre lo stesso Trump replica: “Elezioni truccate, non so se accetterò l’esito del voto”.

    Il duello tv è stato moderato da Chris Wallace di Fox News ed è subito gelo tra i due candidati che salgono sul palco senza neppure darsi una stretta di mano.

    Il primo argomento sono le armi da fuoco con la Clinton che si è detta rattristata dalle decine di bambini feriti o uccisi da pistole e fucili, chiedendo una stretta sulla loro diffusione.

    Trump ha replicato dicendosi orgoglioso di avere l’appoggio della Nra, la potente lobby delle armi in America.

    Abbiamo bisogno di confini sicuri. Senza confini sicuri non esiste nessun paese. Costruirò il muro”, precisa Trump rilanciando la sua linea dura sull’immigrazione, e accusando Clinton di volere un’amnistia.

  • Gran Bretagna fuori dall’Ue, vince la Brexit

    La Gran Bretagna fuori dall’Europa, vince la Brexit

    LONDRA. 23 GIU. La Commissione elettorale della Gran Bretagna conferma la vittoria dei Leave. Vince così il ‘Brexit’ e la Gran Bretagna è fuori dall’Europa.

    Secondo il ‘sito della BBC, il Leave’ ha ottenuto il 51,9% dei voti e il ‘Remain’ il 48,1%.

    Per la Brexit hanno votato 17.410.742 elettori mentre per restare nell’Ue i voti sono stati 16.141.241. L’affluenza al referendum viene fissata al 72,2%.

    “Questa è la vittoria che significa un nuovo giorno dell’indipendenza per il nostro Paese. E’ l’alba di un Regno Unito indipendente”. Lo ha detto il leader dell’Ukip Nigel Farage. Ed Ancora: ”E’ arrivato il momento di liberarci da Bruxelles”.

    Cameron si dimetterà ad ottobre. “Ci dovrà essere un nuovo primo ministro eletto a ottobre”. Lo ha detto il premier britannico David Cameron aggiungendo che il nuovo premier “dovrà guidare i negoziati con l’Ue. Il popolo britannico ha votato per uscire dall’Europa e la volontà del popolo britannico sarà rispettata”.

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  • Fidel: Fratello Obama non abbiamo bisogno di regali dall’impero

    Fidel, le sue ‘riflessioni’ sulla visita di Obama a Cuba diventano virali

    L’AVANA. 29 MAR. Fidel Castro commenta la storica visita di Barack Obama a Cuba, in una delle sue abituali ‘riflessioni’ pubblicate sul periodico Granma, riflessioni che diventano virali e di tendenza su Twitter.

    La ‘riflessione’ dal titolo “Fratello Obama” è critica nei confronti del discorso che il presidente Usa ha rivolto al popolo cubano al Gran Teatro de La Habana Alicia Alonso.

    Fidel definisce il contenuto del discorso ‘mieloso’ ed esordisce con “Non abbiamo bisogno dei regali dall’impero. I nostri sforzi saranno legali e pacifici, perchè è il nostro impegno con la pace e la fraternità di tutti gli esseri umani che vivono in questo pianeta”.

    Elenca poi una serie di cubani eroi della rivoluzione da Martí, ad Antonio Maceo ed ancora Bonifacio Byrne e Camilo Cienfuegos e denunce contro la politica di Washington, non solo riguardo nei confronti di Cuba ma anche ricordando la guerra civile in Angola, alla quale hanno partecipato militari castristi, in quella che definisce “una pagina onorabile nella lotta per la liberazione dell’essere umano”.

    E se Obana nel suo discorso ha detto “Sono venuto qui per lasciare indietro le ultime vestigia della guerra fredda nelle Americhe. Sono venuto qui stendendo le mani dell’amicizia al popolo cubano il presidente nordamericano ed ancora: “Cuba, come gli Stati Uniti, è stata costituta da schiavi portati dell’ Africa, come gli Stati Uniti il popolo cubano ha eredità di schiavi e di schiavisti”, Fidel spiega come il mondo sia cambiato grazie anche agli europei e come “Le popolazioni native non esistano per niente nella mente di Obama” che “non dice nemmeno che la discriminazione razziale è stata spazzata via dalla Rivoluzione; che la pensione e il salario di tutti i cubani sono stati decretati da questa, prima che il Signor Barack Obama compisse dieci anni”…

    “Obama – prosegue Fidel Castro – ha pronunciato un discorso nel quale utilizza parole sdolcinate”: ‘È già ora di dimenticate il passato; lasciamo il passato; guardiamo al futuro, guardiamolo insieme, un futuro che dà speranza, e non sarà facile, ci sono differenze e a queste dobbiamo dare tempo, ma la mia presenza qui mi dà più speranze in questo di quello che possiamo fare insieme come amici, come famiglia, come vicini, insieme’.

    “Ci immaginiamo – ironizza Fidel Castro – che ognuno di noi abbia corso il rischio di un infarto ascoltando queste parole del presidente degli Stati Uniti. Dopo un blocco spietato che dura da quasi 60 anni e quelli che sono morti negli attacchi mercenari alle navi e nei porti cubani, un aereo di linea pieno di passeggeri, fatto esplodere in volo, le invasioni mercenarie, i molteplici attacchi di violenza e di forza (cosa si aspetta?)”.

    Poi la conclusione del lider maximo: “Nessuno può illudersi che il popolo di questo nobile e abnegato paese rinuncerà alla gloria, ai diritti, e alla ricchezza spirituale che ha guadagnato con lo sviluppo dell’ educazione, la scienza e la cultura… Siamo capaci di produrre alimenti e le ricchezze materiali di cui abbiamo bisogno con lo sforzo dell’intelligenza del nostro popolo.

    Non abbiamo bisogno di regali dall’impero. I nostri sforzi saranno legali e pacifici, perché è il nostro impegno con la pace e la fraternità di tutti gli esseri umani che vivono su questo pianeta”.

    La riflessione di Fidel Castro su Granma: http://www.granma.cu/mundo/2016-03-28/articulo-de-fidel-recorre-el-mundo-28-03-2016-22-03-00

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  • Schengen, Vienna interrompe temporaneamente l’accordo

    Il cancelliere Werner Faymann comunica che l’ Austria interrompe momentaneamente l’accordo di Schengen

    VIENNA. 17 GEN. L’Austria ha deciso di annullare temporaneamente le regole di Schengen sulla libera circolazione in Europa.

    Ad annunciarlo il cancelliere Werner Faymann in un’intervista al giornale Oesterreich, in cui afferma: “Come fa la Germania, abbiamo deciso di aumentare i controlli alle frontiere e di effettuare rimpatri”.

    Ed ancora: “Chiunque raggiungerà l’Austria verrà controllato. Chi non ha diritto all’asilo verrà rispedito indietro” … “Se l’Ue non lo fa, non protegge le frontiere esterne di Schengen, è l’esistenza stessa dell’accordo a decadere”. (nella foto: il cancelliere austriaco Werner Faymann)

    Cos’è l’accordo di Schengen: https://it.wikipedia.org/wiki/Accordi_di_Schengen

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  • Allarme nucleare da Putin?

    Razzi da crociera A-101

    MOSCA. 11 DIC. Vladimir Putin  non ci sta a farsi mettere i piedi sopra dall’ISIS ed è pronto a tutto per far fuori i terroristi. Senza mezzi termini il leader del Cremlino  lancia quindi un avvertimento che ha i toni della minaccia: “I missili Kalibr e i razzi da crociera A-101 possono essere armati sia con testate convenzionali sia con testate speciali, cioè quelle nucleari. Certamente nulla di questo è necessario nella lotta ai terroristi, e spero che non sarà mai necessario”. E così, dopo aver esplicitamente parlato di armi atomiche,  Putin rincara ordinando all’esercito del suo Paese di “agire in maniera estremamente dura in Siria, distruggendo chi minaccia le forze di Mosca attive per combattere il Califfato“.

    “Ogni obiettivo che minacci unità russe o nostre infrastrutture al suolo sarà distrutto immediatamente”- dice Sergei Shoighu, ministro della Difesa di Mosca – “Marina, aviazione ed esercito verranno dotati di nuove componenti della nostra forza nucleare”.

    Intanto continua lo scontro a distanza tra Ankara e Mosca. Il premier turco, Ahmet Davutoglu, ha accusato la Russia di compiere un tentativo di “pulizia etnica” a Latakia, in Siria, nei confronti delle forze turcomanne e di colpire soprattutto i combattenti anti-Assad dell’Esercito siriano libero, aiutando così l’Isis.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • Fiom-Cgil sul presente e futuro di Bombardier a Vado Ligure

    SAVONA. 13 NOV. La Fiom- Cgil di Savona interviene sulla situazione attuale e gli scenari futuri della Bomabardier di Vado Ligure.

    In una nota la segreteria generale di Savona spiega che: “Nella mattinata di ieri, giovedì 12 novembre, abbiamo incontrato, insieme alla rappresentanza sindacale unitaria, l’Assessore Regionale ai Trasporti e al Lavoro Giovanni Berrino. Nell’incontro abbiamo sottolineato come la Regione sia sempre stata a fianco dei lavoratori Bombardier in questi ultimi dieci anni – racconta Andrea Pasa, segretario Generale Fiom Cgil Savona – gli abbiamo fatto presente delle criticità attuali relative alla mancanza di carico di lavoro e gli abbiamo chiesto di poter intervenire presso il Ministero del Lavoro a Roma per poter avere un incontro entro l’anno, al fine di mettere in campo tutti gli strumenti conservativi che possano permettere ai lavoratori dello stabilimento di Vado Ligure di avere un sostegno al reddito e soprattutto non perdere il posto di lavoro fino a quando non partiranno le attività legate al treno Regionale.

    L’incontro con il Ministero del Lavoro si rende sempre più necessario alla luce della riforma degli ammortizzatori sociali dello scorso 24 settembre, in cui il Governo ha praticamente ridotto la possibilità di fruire della cassa integrazione straordinaria anche per investimenti da 36 mesi a 24 mesi – continua Pasa – Nella riunione abbiamo ricordato che lo stabilimento Bombardier di Vado Ligure sta attraversando un momento davvero cruciale della sua centenaria storia. Entro il corrente anno Trenitalia metterà in campo il bando di Gara per il trasporto Regionale ed entro la primavera del 2016 deciderà a chi affidare la commessa. Commessa importantissima e molto appetibile, perché l’investimento di Trenitalia per il rifacimento della flotta dei treni Regionali questa volta è davvero consistente. La Bombardier ha un prodotto davvero molto innovativo ed ha dimostrato in questi anni di essere leader incontrastato per la progettazione e costruzione non solo di locomotive per il trasporto passeggeri (E464) ma anche capace di diversificare e produrre in Vado Ligure quattro attività diverse contemporaneamente, raggiungendo parametri di efficienza e termini di consegna al cliente finale davvero molto positivi. Nello stabilimento di Vado Ligure oggi ci lavorano circa 600 persone e dal mese di agosto è iniziato un periodo di cassa integrazione ordinaria che ad oggi interessa circa 70 lavoratori. Nel mese di dicembre 2014 abbiamo siglato insieme all’impresa e alla Regione Liguria un importantissimo accordo sindacale nel quale si impegna l’impresa a mettere in campo solo ammortizzatori sociali conservativi e soprattutto impegna il Gruppo Bombardier ad investire sul sito di Vado Ligure con il progetto OMNEO (treno per il trasporto regionale) e la Regione Liguria per un finanziamento di circa 7,5 milioni di euro da investire sul sito Vadese, denari provenienti dai fondi Europei e Nazionali legati all’innovazione e alla ricerca. I lavoratori della Bombardier di Vado Ligure a distanza di quasi due anni, attendono la firma dell’Accordo di Programma specifico da parte della Regione Liguria e dei Ministeri competenti per lo sblocco dei denari, commesse da parte del Gruppo Bombardier da affidare allo stabilimento di Vado Ligure che permetterebbero di avere carichi di lavoro più alti di quelli di oggi, e soprattutto alle Istituzioni locali ulteriori opportunità da poter mettere in campo .
    L’affidamento da parte di Trenitalia della Gara per la produzione e costruzione dei treni Regionali è assolutamente necessaria e vitale per la sopravvivenza dello stabilimento stesso, ma è senza dubbio importante iniziare a provare ad inserire Bombardier nella filiera delle opportunità (poche) che questo territorio può offrire. Partendo dall’Intesa sottoscritta ieri tra Autorità Portuale di Savona e la Regione Piemonte che ha come obbiettivo finalmente l’implementazione del trasporto su ferro relativo alle merci, in cui Bombardier potrebbe fare la sua parte. Oppure potrebbe essere quella legata alla costruzione e alla definitiva messa in funzione del Terminal Maerk di Vado Ligure, in cui vi è anche un progetto di nuovo terminal ferroviario, che dovrà essere potenziato in previsione dell’incremento del traffico ferroviario generato dall’entrata in funzione della piattaforma contenitori con l’obiettivo di fondo dell’Autorità Portuale di Savona – Vado Ligure di sviluppare la logistica ferroviaria anche per rispondere all’esigenza di ottimizzare l’inoltro su rotaia dei contenitori che saranno movimentati da Maersk (il 40% del traffico totale sarà trasportato su treno).
    Inoltre la sperimentazione del sistema Metrocargo, nuova tecnologia di carico e scarico dei treni con modalità “orizzontale”, rispetto alla movimentazione tradizionale in cui le operazioni di carico/scarico comportano tempi elevati, Metrocargo permette di prelevare le unità di carico via camion, caricarle orizzontalmente sul primo treno utile per raggiungere l’area di destinazione in tempi molto ristretti (circa 30 minuti) e con minore impatto ambientale , ciò è stato valutato positivamente sia dall’Autorità Portuale che direttamente da Maersk prevedendo l’installazione dell’impianto sul fascio di binari alle spalle della piattaforma e quindi la necessità di incrementare nei prossimi anni il traffico ferroviario cargo .
    Opportunità che potrebbe dare la possibilità anche allo stabilimento Bombardier di Vado Ligure di poter fornire materiale ferroviario nel settore dei treni merci “cargo”, visto che già oggi lo stabilimento vadese costruisce e progetta locomotive per il settore merci per diversi Clienti Europei (pubblici e privati).
    Sarebbe un autogoal clamoroso non pensare di inserire Bombardier tra le imprese che possono concorrere alla fornitura di materiale ferroviario per la Piattaforma Maersk di Vado Ligure, o addirittura affidare ad altre imprese le attività di questo specifico settore, in un momento di crisi dei carichi di lavoro come quello che attualmente sta attraversando lo stabilimento Bombardier di Vado Ligure, nel quale ci sono oggi più di 70 lavoratori sospesi in cassa integrazione con la previsione di arrivare a più di 150 lavoratori nei prossimi mesi, in attesa della Gara sul trasporto regionale che Trenitalia emanerà entro fine 2015.
    Questi ragionamenti, devono essere affrontati oggi, non possono più essere rimandati: rimandarli potrebbe significare la fine di una azienda che da oltre cento anni è presente sul territorio savonese, rischiando di mettere in ginocchio un pezzo di economia importantissimo per l’intera Provincia.
    Nell’incontro di oggi l’Assessore Berrino e i funzionari della Regione Liguria che erano presenti, si sono impegnati a velocizzare l’iter legato alla firma dell’Accordo di Programma specifico, interessando anche l’Assessore di Competenza (Sviluppo Economico Edoardo Rixi) entro il mese di novembre, di effettuare una prima verifica con il Ministero del Lavoro per la questione legata agli ammortizzatori sociali e incontrare Trenitalia per capire i tempi della Gara del trasporto Regionale. Inoltre gli abbiamo chiesto di poter organizzare un incontro con le Organizzazioni Sindacali e l’Impresa alle presenza dei due Assessori Berrino e Rixi proprio per iniziare a mettere in campo una strategia comune, utile alla sopravvivenza del sito pensando anche a opportunità diverse da quelle che sono oggi in discussione, intrecciando progetti territoriali che oggi finalmente sono in itinere che potrebbero davvero dare risposte anche a settori diversi da quelli di appartenenza. Parole ormai dimenticate: fare sistema”.

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  • Renzi sprezzante con Varoufakis e Corbyn

    Renzi è sprezzante con Varoufakis e Corbyn

    ROMA. 23 SET. Se con Berlusconi si era rischiato più volte l’incidente diplomatico quanto ‘simpaticamente’ aveva esordito dando del Kapò al deputato Martin Schulz, della Spd, oppure facendo le corna alla foto del vertice spagnolo di Caceres, con Renzi, l’Italia fa l’ennesima figuraccia e doppia nel giro di un paio di giorni.

    Eh si, dapprima Renzi se l’è presa con l’ex ministro greco Yanis Varoufakis, generando un botta e risposta tra i due.

    Proprio ieri il presidente del consiglio italiano affermava nei confronti di Varoufakis: “Chi di scissione ferisce, di elezioni perisce… Anche sto Varoufakis se lo semo levati“. Affermazione poco galante e poco gradita alla quale lo stesso Varoufakis con vemenza e stile, rispondeva dal suo blog: “Signor Renzi, ho un messaggio per te… Puoi gioire quanto vuoi per il fatto che non sono più il ministro delle finanze, né sono più in Parlamento. Ma non ti sei liberato di me. Io sono politicamente vivo e vegeto, e le persone in Italia mi riconoscono quando cammino per le strade del vostro Paese. No, ciò di cui ti sei liberato partecipando a quel vile colpo di Stato contro Alexis Tsipras e la democrazia greca lo scorso luglio, è stata la tua integrità come democratico europeo. Forse anche la tua anima. Per fortuna tutto ciò non è irreversibile. Ma devi riconoscere i tuoi errori. Non vedo l’ora di vederti tornare nel rango dei democratici europei”.

    Il blog di Yanis Varoufakishttp://yanisvaroufakis.eu/2015/09/22/a-message-for-mr-rentzi/

    Poi nel mentre si pensava che le acque si fossero calmate, ecco comparire su Twitter, partorito da una mente ‘illuminata’ un video, postato dal portavoce del presidente del Consiglio sul suo account ‘nomfup’, in cui il vulcaniano Spock di Star Treck viene baciato.

    L’ex ministro greco Varoufakis è stato per più volte accostato dal popolo della rete, per somiglianza, a Spock di Star Treck e la comparsa del video sembra proprio una risposta ironica alla reazione indignata odierna dell’ex ministro.

    Clicca qui per vedere il video incorporato.

    Ma il premier Renzi non si limita a prendersela solo con Varoufakis, ma fa anche una battuta sul leader inglese anti-austerity dell’opposizione laburista Jeremy Corbyn.

    Battuta per niente gradita dagli inglesi e definita dal Financial Times un “aspro” e “insolito attacco” da parte di un capo di governo straniero. Proprio il Financial Times cita le parole del premier Renzi secondo cui il Partito laburista mostra di “godere nel perdere” le elezioni e come abbia “reso felice” il primo ministro conservatore David Cameron con la scelta di un leader che “non canta l’inno”. L.B.

     

    Tweet di @yanisvaroufakis

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